Il regista di Trainspotting e The Millionaire torna con una commedia musicale, romantica e divertente, dal 26 settembre al cinema con Universal Pictures
Canzoni, nostalgia, sentimenti, strizzatine d’occhio. In Yesterday, Danny Boyle e lo sceneggiatore Richard Curtis (4 matrimoni e un funerale, Love Actually) si divertono a giocare con la beatlemania per la gioia di un pubblico che guarda malinconicamente al passato come a un’epoca dorata e irraggiungibile.
Nel film nessuno conosce i Beatles, anzi, i Beatles non sono mai esistiti. La causa? Un misterioso blackout globale di 12 secondi. Ad approfittarne è il fortunato protagonista Jack (Himesh Patel), un musicista squattrinato di un paesino della provincia inglese, che finalmente vede realizzarsi i suoi sogni di gloria.
Da sempre supportato dalla sua migliore amica d’infanzia, l’innamoratissima Ellie (Lily James), il ragazzo fingerà che i pezzi della band di Liverpool siano stati scritti da lui e, in brevissimo tempo, diventerà una star mondiale, anche e soprattutto grazie ad un fan come Ed Sheeran (nei panni di se stesso).
Come The Millionaire, Yesterday segna il ritorno di Danny Boyle a un cinema più brillante e popolare, dopo il poco fortunato sequel di Trainspotting e opere più impegnate come 127 ore e Steve Jobs.
Il risultato è un godibile mix di musica, risate e sentimenti, che tocca temi non nuovi ma universali come amore, amicizia, successo, memoria, verità, menzogna.
Inoltre, con leggerezza scanzonata e alcune trovate geniali, Yesterday racconta l’impatto culturale che ancora oggi i Beatles hanno sulla musica e sulla società occidentale.
Non certamente tra i migliori lavori di Boyle, è, però, un film assolutamente gradevole, consigliabile non solo ai fan dei Beatles, ma anche a quelli delle commedie romantiche in stile british.
Roberto Puntato