Veronica Rawlins (Viola Davis) si ritrova improvvisamente vedova dopo che suo marito Harry (Liam Neeson) muore durante una rapina andata male, in cui perdono la vita anche i suoi complici. Inconsapevole dell’attività criminale di Harry, Veronica subisce le minacce dei fratelli Jamal e Jatemme Manning (Brian Tyree Henry e Daniel Kaluuya), che a causa della morte di suo marito hanno perso i soldi del colpo. La donna scopre, però, che Harry le ha lasciato in eredità un quaderno con il piano per un altro colpo, così decide di contattare le vedove dei suoi complici, per portare a termine la rapina e ricostruirsi una vita.
Tratto da una miniserie televisiva di Lynda La Plante del 1983, Widows – Eredità criminale è stato adattato per il grande schermo da una delle penne più ricercate di Hollywood, la Gillian Flynn de L’amore bugiardo di David Fincher.
Un po’ heist movie, un po’ thriller, un po’ action, un po’ melodramma, Widows è un film drammaturgicamente ricchissimo, talmente intriso di drammi personali e intrighi politici da poterne trarre materiale per due o tre pellicole.
Nonostante l’evidente virata mainstream del regista di Hunger, Shame e 12 anni schiavo, ci troviamo di fronte a un film di gran classe, che dissemina riferimenti socio-politici molto attuali senza mai risultare retorico o didascalico, e che maneggia abilmente i generi, riuscendo perfino superarli.
Pur in un contesto molto diverso da quelli a cui ci aveva abituato, McQueen gira con un talento straordinario, muovendosi in modo credibile in una storia in cui a farla da padrone sono quattro donne che hanno il coraggio di riprendere in mano le loro vite.
Widows, infatti, trascorre il grosso del tempo non tanto alla preparazione del colpo, quanto allo sviluppo e all’evoluzione delle dinamiche tra le protagoniste, donne segnate da amori violenti, fasulli e malsani, che si trovano costrette a unire le forze per poter sopravvivere.
Un ruolo importante rivestono a tal proposito le quattro protagoniste, che offrono interpretazioni davvero ammirevoli: mai sopra le righe, ma sempre intensa e dolente, Viola Davis costruisce una Veronica che ha fatto del dolore e della solitudine la sua corazza; Elizabeth Debicki è bravissima nel rendere la trasformazione della sua Alice da donna remissiva ad artefice della propria fortuna; Cynthia Erivo sorprende per la sua prova fisica ed energica; mentre, pur se un po’ sacrificata, Michelle Rodriguez risulta efficace anche in ruolo molto diverso da quelli che recita di solito.
Ma è nella direzione dell’intero cast che McQueen svolge davvero un ottimo lavoro, tant’è che tutti i personaggi, persino i più piccoli, lasciano il segno pur se presenti in pochissime scene: vedasi, ad esempio, la quarta vedova di Carrie Coon, o il vecchio e razzista Tom Mulligan col volto del grande Robert Duvall.
Complesso, sfaccettato, multiforme,Widows vi aspetta al cinema dal 15 novembre distribuito da 20th Century Fox: non perdetelo per nulla al mondo!
Alberto Leali