Al cinema dal 21 marzo con No.Mad Entertainment, è diretto dall’esordiente Guillaume Renusson. Nel cast anche l’attrice iraniana premiata a Cannes Zar Amir Ebrahimi
Dopo la morte della moglie, Samuel (Denis Ménochet) sente il bisogno di ritirarsi nello chalet di famiglia, nel cuore delle Alpi italiane, per ritrovare se stesso. Una notte, una giovane donna afgana (Zar Amir Ebrahimi), Chehreh, si rifugia nello chalet, in attesa di attraversare la montagna per raggiungere la Francia. Samuel non vorrebbe farsi coinvolgere, ma nonostante i molti dubbi e le avverse condizioni meteorologiche, decide di aiutarla a raggiungere il confine. I due si scontreranno da un lato con l’ostilità della natura, dall’altro con quella degli uomini.
Film di apertura della XXII edizione del RIFF Awards – Rome Independent Film Festival, l’emozionante opera prima di Guillaume Renusson racconta un’avvincente caccia all’uomo in mezzo alle nevi, guidata dalle straordinarie interpretazioni di Denis Ménochet e Zar Amir Ebrahimi.
Sopravvissuti è un film di genere, ma fortemente ancorato alla realtà, che non teme di affrontare tematiche importanti, come il dramma dei migranti e i loro disperati tentativi di riaprirsi al futuro, il peso dei fantasmi del passato e le ferite del presente, il bisogno di riscoprirsi vicini contro i pericoli della paura e del pregiudizio verso l’altro.
Lo fa in maniera efficace e intelligente, non rinunciando mai all’azione e alla tensione, e allo stesso tempo regalandoci due ritratti umani di indubbio impatto.
Da una parte c’è il Samuel di Denis Ménochet, massiccio nel fisico ma fragile nell’animo, dall’altro la Chehreh di Zar Amir Ebrahimi, in fuga da una minaccia troppo grande eppure forte e resistente.
Due esseri, quindi, che la vita non ha certo risparmiato e che scoprono la forza della solidarietà di fronte a chi manifesta la più cieca brutalità nella caccia ai migranti.
Tra film politico, thriller e racconto psicologico, Sopravvissuti vanta, oltre all’abile sceneggiatura, che non cade mai nel didascalico, un’ottima colonna sonora, in cui ogni rumore può essere foriero di pericolo.
Gli splendidi scenari montani, inoltre, fanno da sfondo agli emozionanti inseguimenti, supportati da una regia robusta e dinamica.
Francesca Chiara Sinno