Premio Ugo Tognazzi per la miglior commedia alla Festa del Cinema di Roma, arriva al cinema dal 16 marzo con Lucky Red
La documentarista Zoe (Lily James) e il medico Kazim (Shazad Latif) – inglese lei, pakistano nato a Londra lui – sono vicini di casa e amici di lunga data. Quando Kazim comunica a Zoe di volersi sposare secondo la tradizione, ovvero lasciando scegliere ai suoi genitori la sua sposa, lei non reagisce bene, poiché in realtà prova per il ragazzo un sentimento che va oltre l’amicizia. Deciderà, così, di girare un documentario che abbia per tema proprio i “matrimoni assistiti”.
Non è la solita stereotipata commedia romantica What’s love? e il motivo è che alla regia c’è Shekhar Kapur (Elizabeth: the Golden Age), mentre alla sceneggiatura c’è la giornalista e Jemima Goldsmith, entrambi dotati di una conoscenza diretta sia della società indopakistana che di quella inglese.
Lo scheletro della rom com in realtà è mantenuto, ma ciò che rende What’s love? originale è la notevole attenzione ai personaggi, alle loro psicologie e al loro contesto sociale, unitamente a una serie di belle riflessioni in merito al concetto stesso di amore.
Il film, infatti, riesce con garbo e abilità ad evitare lo stereotipo etnico, spingendo a interrogarci sul peso delle differenze culturali e sulle più disparate modalità di affrontare l’amore ai nostri giorni.
In particolare, è giusto che i genitori intervengano in maniera massiccia nella sfera sentimentale dei propri figli, scegliendo perfino il loro partner? O al contrario è bene fare affidamento alle piattaforme social e agli incontri casuali per trovare la persona che fa per noi? O ancora, è meglio sbarazzarsi dell’idea stessa di avere una relazione per vivere liberamente la propria vita, fossilizzandosi esclusivamente sui propri interessi e sul proprio lavoro?
Kapur dissemina umorismo british, citazioni a classici del genere e influenze bollywoodiane: realizza, così, un’opera ibrida dotata di colorata energia e che diverte in modo pungente e mai banale.
Interessante, inoltre, è l’idea di introdurre nella narrazione uno sguardo metacinematografico, servendosi della produzione di un documentario sui matrimoni combinati di cui si sta occupando la protagonista Zoe. In tal modo, il film si riempie di punti di vista, indagando in maniera approfondita e certamente originale quel mistero rivoluzionario che è l’amore.
What’s love? è dunque un film intelligente, capace di intrattenere sia il pubblico meno esigente in cerca di una piacevole commedia romantica, sia i non amanti del genere che invece vi troveranno una serie di spunti interessanti.
Molto ben costruito è in particolare il personaggio di Zoe, interpretato da una bravissima Lily James, in perenne conflitto fra desiderio di affermazione professionale, pessime scelte private, autoisolamento e sogni romantici.
Buono nel complesso tutto il cast, a cominciare dall’irresistibile Emma Thompson nei panni della madre di Zoe.
Carla Curatoli