Tra i premiati “Eismayer” di Da vid Wagner e l’italiano “Margini” di Niccolò Falsetti
La giuria internazionale composta da Rok Biček, Nico Marzano e Barbara Wurm ha assegnato il Gran Premio IWONDERFULL a “Eismayer” di Da
Questa la motivazione: “Questa opera prima, matura e sorprendentemente coerente su molti livelli (recitazione, ambientazione, regia) è un eccezionale esempio di narrazione efficace, diretta e senza soluzione di continuità. Il film accetta la sfida di conquistare uno degli ultimi baluardi istituzionali dell’omofobia: l’esercito. Descrivendo il regno dell’autodisciplina e della mera obbedienza, rappresenta una riflessione sorprendentemente genuina e pacata sulla natura dei nostri sentimenti, sul loro nesso con i nostri corpi, i nostri atteggiamenti e le nostre convinzioni. Un film sul “coraggio di superare” e sul coming out, sul conoscere se stessi e gli altri”.
La stessa giuria ha anche assegnato una menzione speciale al film “Anhell69” di Theo Montoya perché “Mediante un’estetica audace ed eclettica, che rende conto di energie dolorose ma allo stesso tempo vitali, sospese tra la vita e la morte – quest’ultima percepita come un dato di fatto – quest’opera fluttua coerentemente attraverso gli strati urbani di tragedie imperanti. La giuria decide, all’unanimità, di premiare questo sensibile e poetico “canto di morte”, una travolgente “película trans” nel suo genere.”
All’unico film italiano in Concorso, “Margini” di Niccolò Falsetti, va il Premio del Pubblico THE FILM CLUB con una percentuale di gradimento di 4,52/5,00. L’affluenza nelle sale ha superato i numeri pre-pandemia.
La giuria composta da Marta Bellamoli, Riccardo Chiaramondia, Marianna Giorgia Marchesini, Lorenzo Rigobello e Vittoria Savoia ha deciso di assegnare il Premio Circolo del Cinema di Verona al film “Anhell69” di Theo Montoya con la seguente motivazione: “Per la capacità di unire il documentario con le suggestioni tipiche della tradizione cinematografica colombiana. Per aver fatto convivere i vivi e i morti attraverso uno spiritualismo terreno, in cui sangue e sperma diventano la chiave per accedere a un mondo altro. Per una coraggiosa opera di documentarismo magico.”
Il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, assegnato da un’apposita commissione di esperti composta Marco Contino, Anna Maria Pasetti e Lorenzo Rossi è andato al film “Anhell69” di Theo Montoya. La motivazione: “Per la capacità di raccontare l’annichilimento di una generazione attraverso una fotografia che innesta sulle testimonianze di vittime e sopravvissuti le atmosfere di una favola dark, un cinema nel cinema che, tra luci e tenebre, restituisce il senso di una realtà di uomini ed ectoplasmi, di vita e morte”.
Nell’ambito della settima edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica) la giuria composta da tre professionisti dell’industria cinematografica – Marco Alessi, Valerio Ferrara e Tita Tummillo De Palo – ha selezionato i seguenti vincitori tra i sette cortometraggi in concorso:
Premio Miglior Cortometraggio “Puiet” di Lore
Premio Migliore Regia “Albertine where are you?” di Maria Guidone con la motivazione “Un lavoro di regia che va oltre le convenzioni stilistiche e proietta la spettatrice in un viaggio spazio temporale tra il presente, il passato e il futuro, interrogandosi sull’amore universale e libertà dei corpi. Un racconto che diventa saggio per poi tornare racconto senza perdere mai la propria eleganza, armonia e fluidità.”
Premio Miglior Contributo Tecnico “Reginetta” di Federic
“Si conclude quella che abbiamo immaginato come una “edizione della rinascita”, aperta e inclusiva, orientata a un ideale di condivisione, all’amicizia, all’amore, al senso di comunità. Abbiamo privilegiato un’idea di cinema autoriale eppure accessibile e i vincitori della SIC 2022 assecondano questa linea editoriale che vuole anche essere un segnale di fiducia e un invito al ritorno in sala da parte del pubblico”, commenta così questa edizione il Delegato Generale Beatrice Fiorentino.