Venezia 75: alla SIC@SIC il corto Nessuno è innocente di Toni D’Angelo con protagonista Salvatore Esposito
Il regista napoletano Toni D’Angelo alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia con Nessuno è innocente, il cortometraggio che ha aperto la SIC@SIC, la selezione di corti italiani della Settimana Internazionale della Critica di quest’anno.
Nessuno è innocente è un potente manifesto contro i pregiudizi e i luoghi comuni, che pone al centro della vicenda un ingegnere napoletano, Ermanno (Salvatore Esposito), che conosce Scampia solo attraverso l’inquietante racconto dei media. Dovendo recarvisi per un importante occasione lavorativa, l’uomo finirà per assecondare la sua visione distorta.
Toni, il titolo del tuo cortometraggio fa molto riflettere. Cosa puoi dirci di più?
“Oltre al protagonista, in realtà tutti noi siamo colpevoli. In questo corto ho voluto raccontare luci e ombre di una realtà territoriale. La scelta di Scampia è stata dettata dal fatto che su questo luogo sono state raccontate solo le ombre, trasmettendo una visione distorta che ha fatto davvero male al territorio. Scampia peraltro subisce molto il pregiudizio degli stessi napoletani, che come il protagonista Ermanno, si rivelano spesso ancor più razzisti degli altri”.
Tu come descriveresti Scampia?
“Scampia viene raccontata come una periferia della periferia, un luogo in cui vive solo la criminalità e in cui sparatorie e ammazzamenti sono all’ordine del giorno. In realtà, come tutti i luoghi, ha della gente buona e della gente cattiva. Sono tanti i film su Napoli usciti negli ultimi periodi e tanti si sono soffermati solo sugli aspetti malfamati e pericolosi delle periferie. Beh, io ho voluto raccontare la periferia napoletana per quello che realmente è, staccandomi quindi dall’immagine stereotipata che passa attraverso i film e i media. D’altronde, ho sempre amato il racconto, affatto stereotipato, delle periferie nei film di Spike Lee. Certo, Scampia non è New York, ma il concetto penso sia chiaro!”.
Napoli è Napoli è la frase di apertura del corto. E’ importante sottolinearlo?
“Napoli è per molti solo pizza, Totò e mandolino: beh, il pregiudizio parte proprio da questo! In realtà è una città meravigliosa ed estremamente complessa, che bisogna vivere per conoscere realmente. E’ inoltre molto ospitale e legata all’arte e alla cultura; non a caso i migliori registi italiani sono napoletani. Ed è importante, soprattutto, che questa città non si faccia strumentalizzare dalla politica”.
Roberto Puntato