In scena dall’1 al 12 dicembre
Roberto Rustioni si confronta con il mondo della commedia con il lavoro Vaudeville!, dal 1 al 12 dicembre al Teatro India, sala A, una riscrittura libera e vitale da Eugène Labiche, maestro nella costruzione di equivoci e intrecci, vorticosi e irresistibili, che trascinano i personaggi in situazioni sempre più deliranti.
Uno spettacolo che rimanda a un volto ridicolo e assurdo della condizione umana. Drammaturgo e regista, Rustioni per Vaudeville! ha scelto un gruppo di attori favoriti da doti comiche immediate e congenite.
“La commedia non è solo intrattenimento o mainstream”, spiega, “a volte, quando viene attuata da talenti comici unici e geniali, si trasforma e si eleva. Si manifesta la possibilità di raccontare storie ridicole, con un umorismo arguto e folle, profondamente sovversivo, che abbatte le convenzioni dei ruoli sociali e le ipocrisie delle relazioni. Ed allora in quel caso, la commedia è catartica, ci fa sentire più vivi e ci solleva dalla nostra quotidianità che spesso ci sta stretta: ci dà una prospettiva liberatoria su quel bizzarro evento che chiamiamo la nostra vita”.
In precedenza Rustioni ha lavorato in maniera approfondita sui testi giovanili di Čechov, cercando in essi una chiave nuova, fresca e contemporanea per portarli sulla scena. Alle prese con il vaudeville francese classico, di cui Labiche è maestro, il regista elabora un apparato scenico in apparenza semplice, che invece nel corso dello spettacolo si trasforma seguendo l’evoluzione e il passaggio da un primo atto unico a quello successivo. Una metamorfosi dello spazio che segue in parallelo il cambio/gioco degli interpreti da un personaggio all’altro.
“È una riscrittura in chiave contemporanea di Labiche, questo vale anche per la qualità della scenografia.
Uno spettacolo dichiaratamente comico, coinvolgente, dove il pubblico non riesce a smettere di ridere… ma restando sempre attaccato alla vita, la vita innanzi tutto”.
Roberto Rustioni è regista e autore, da circa quindici anni impegnato in un percorso focalizzato sulle scritture contemporanee, sulla nuova drammaturgia e sulla riscrittura di classici in chiave contemporanea.
Eugène Labiche (Parigi, 1815-1888) è stato tra i drammaturghi più importanti e rappresentativi del genere vaudeville. Un classico della letteratura francese, regolarmente rappresentato alla Comédie française, grazie alla verità umana dei suoi personaggi, alla sua originalità, alla disinvoltura delle sue soluzioni sceniche. Autentico autore satirico, acuto osservatore della borghesia a cui apparteneva, Labiche metteva in farsa già nel XIX secolo quel mondo che esaltava l’onnipotenza del denaro. Sulla sua opera più celebre Un chapeau de paille d’Italie, Nino Rota scrisse l’opera lirica Il cappello di paglia di Firenze.