A 22 anni da Basquiat e otto da Miral, l’artista statunitense Julian Schnabel decide di portare sul grande schermo uno dei pittori più sfortunati ed influenti del XX secolo, Vincent Van Gogh.
Il cinema si è più volte concentrato sulla vita dell’artista olandese, da Minnelli ad Altman, da Pialat alla recente pellicola animata Loving Vincent. Con Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Schnabel racconta l’ultima parte della vita del pittore, ripercorrendone le tappe fondamentali: l’amicizia con Paul Gauguin (Oscar Isaac), l’internamento in una struttura psichiatrica, i contrasti con la popolazione di Arles, il rapporto col fratello Theo (Rupert Friend), fino al tragico epilogo.
Stavolta però il regista non si affida ad alcun virtuosismo, ma opta, assieme a Jean-Claude Carrière e Louise Kugelberg, per un minimalismo della scrittura, attraverso il racconto in prima persona delle sensazioni di Van Gogh a contatto con il soggetto ossessivo delle sue tele, la natura.
Ne deriva, così, una biografia che gioca di sottrazione ed ellissi, privilegiando l’esaltazione della bellezza naturale ricercata dall’occhio del pittore e sottolineata dalla bella fotografia di Benoît Delhomme; le inquadrature libere, mosse e sfocate servono invece a guidarci dietro i suoi occhi e dentro la sua testa.
Abbandonando così i più classici canoni del cinema biografico, Schnabel riesce nel difficile compito di rendere sullo schermo non solo il precario equilibrio emotivo di Van Gogh, ma anche il suo fondersi completamente con l’arte, facendoci vedere il mondo come lo vedeva lui.
Se appesantiscono la narrazione le allusioni cristologiche e le lunghe riflessioni desunte dalle lettere e dai diari dell’artista sull’essenza dell’arte, della natura e del proprio ruolo nel mondo, da applauso è invece l’interpretazione di Willem Dafoe, premiato col Leone d’Oro a Venezia 2018.
Col volto vivido e sofferente e pur se molto più anziano del vero Van Gogh, Dafoe rende alla perfezione la complessità interiore di un uomo ossessionato dalla bellezza e dal desiderio di catturare il sublime, tradito però da un tempo che non aveva i mezzi né la voglia di comprenderlo.
Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità sarà nelle sale italiane dal 3 gennaio 2019 distribuito da Lucky Red.
Alberto Leali