Dal 30 novembre al cinema con I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection
Bruno (Jonathan Coen) e Albert (Pio Marmaï) sono indebitati fino al collo e hanno più di un problema famigliare che li affligge. Iniziano a frequentare, senza troppa convinzione e solo per scroccare del cibo, un gruppo di attivisti ecologici che, con azioni dimostrative, cerca di fermare il consumismo compulsivo, lanciando l’allarme sul disastroso futuro climatico del pianeta. Tra loro c’è anche l’“eco-ansiosa” Cactus (Noémie Merlant), di cui Albert s’innamora. I nostri due antieroi cercano, così, di approfittare delle sempre più audaci e radicali manifestazioni pubbliche del gruppo per trarne un profitto personale.
Toledano e Nakache fanno di nuovo centro con una commedia politica sulle conseguenze della società consumistica e sui danni all’ambiente, che dimostra di aver ben appreso la lezione della commedia all’italiana.
Il duo di Quasi amici parla stavolta del sovraconsumo e della spinta all’acquisto sfrenato e compulsivo, delle proteste e del fanatismo degli attivisti ecologici, della mercificazione e della complicità delle banche, della rincorsa verso il disastro ambientale.
Temi importanti, affrontati con sguardo duro, ma che non rischiano mai di annoiare, grazie a un montaggio pieno di ritmo, coadiuvato da una straordinaria colonna sonora, e a un’ironia agrodolce e intelligente.
Tante le idee, profonda l’attenzione ai dettagli, appassionato e mai scontato il modo in cui viene condotta la narrazione. Un anno difficile è un film che, col sorriso a denti stretti ma senza alcun atteggiamento declamatorio, si concentra sul presente e le sue follie, ma allo stesso tempo si fa monito per il futuro, invitando a comportarci meno da consumatori indemoniati e a non dimenticarci dell’ecologia, messa sempre più sotto scacco.
Ma Un anno difficile è anche e soprattutto un film sull’amicizia, tema a cui il duo di cineasti è particolarmente legato, sulle solitudini che provano a risolversi, sulle ferite non rimarginate, sul valore della solidarietà e dello scambio.
I toni leggeri, le interpretazioni brillanti e l’abilità della scrittura nel tenere in equilibrio dramma e commedia fanno di Un anno difficile l’ennesima preziosa gemma del duo di registi francese.
Un film che fa riflettere, ma che al contempo, grazie alla sua impronta burlesca e umanista, alimenta il buonumore.
Ilaria Berlingeri