Tutti i vini premiati con il massimo riconoscimento assegnato dalla Guida 2024, presentata il 15 ottobre
TOSCANA
Anche quest’anno la Toscana si conferma come la regione più premiata della Guida, con ben 89 Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla Guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.
Questi importanti numeri sono riconducibili a una vastità di territorio e di denominazioni, oltre che una grande varietà di stili e di terroir, che rendono la regione dinamica, con una voglia di crescere e di approfondire il legame con il territorio che non conosce sosta.
- Arcanum 2019, Tenuta di Arceno
- Auritea 2018, Tenute Lunelli – Tenuta Podernovo
- Bolgheri Rosso Rute 2021, Guado al Melo
- Bolgheri Rosso Sup. 2020, Castello di Bolgheri
- Bolgheri Rosso Sup. Grattamacco 2020, Grattamacco
- Bolgheri Rosso Sup. Le Gonnare 2020, Fabio Motta
- Bolgheri Rosso Sup. Ornellaia 2020, Ornellaia
- Bolgheri Rosso Sup. Sondraia 2020, Poggio al Tesoro
- Bolgheri Sassicaia 2020, Tenuta San Guido
- Brunello di Montalcino 2018, Fuligni
- Brunello di Montalcino 2018, Le Macioche
- Brunello di Montalcino 2018, Poggio di Sotto
- Brunello di Montalcino Campo del Drago 2018, Castiglion del Bosco
- Brunello di Montalcino Diecianni Ris. 2013, Le Chiuse
- Brunello di Montalcino Filo di Seta 2018, Castello Romitorio
- Brunello di Montalcino Fiore di No 2018, La Fiorita
- Brunello di Montalcino Giodo 2018, Giodo
- Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2018, Casanova di Neri
- Brunello di Montalcino Mercatale Ris. 2017, Ridolfi
- Brunello di Montalcino Poggio al Vento Ris. 2016, Tenuta Col d’Orcia
- Brunello di Montalcino Ris. 2016, Biondi – Santi Tenuta Greppo
- Brunello di Montalcino V. del Suolo 2018, Argiano
- Brunello di Montalcino Vallocchio 2018, Tenuta Fanti
- Carmignano Arrendevole Ris. 2020, Tenuta Ceri
- Carmignano Grumarello Ris. 2019, Tenuta di Artimino
- Carmignano Ris. 2020, Tenuta Le Farnete – Cantagallo
- Chianti Cl. 2019, Castell’in Villa
- Chianti Cl. 2020, Val delle Corti
- Chianti Cl. 2021, Castello di Radda
- Chianti Cl. 2021, L’Erta di Radda
- Chianti Cl. 2021, Tenuta di Lilliano
- Chianti Cl. Gran Selezione Colledilà 2020, Barone Ricasoli
- Chianti Cl. Gran Selezione Coltassala 2020, Castello di Volpaia
- Chianti Cl. Gran Selezione Il Poggio 2018, Castello di Monsanto
- Chianti Cl. Gran Selezione La Corte 2020, Castello di Querceto
- Chianti Cl. Gran Selezione Le Bolle 2019, Castello Vicchiomaggio
- Chianti Cl. Gran Selezione Sergio Zingarelli 2019, Rocca delle Macìe
- Chianti Cl. Gran Selezione V. del Capannino 2020, Tenuta di Bibbiano
- Chianti Cl. Gran Selezione V. Gittori 2020, Riecine
- Chianti Cl. Gran Selezione Villa Rosa 2019, Famiglia Cecchi
- Chianti Cl. Il Campitello Ris. 2020, Monteraponi
- Chianti Cl. La Forra Ris. 2019, Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari
- Chianti Cl. La Porta di Vertine 2020, Bertinga
- Chianti Cl. Lamole 2021, I Fabbri
- Chianti Cl. Petrignano 2020, Dievole
- Chianti Cl. Ris. 2019, Vallepicciola
- Chianti Cl. Ris. 2019, Villa Le Corti
- Chianti Cl. Ris. 2020, Castello di Albola
- Chianti Cl. Riserva Ducale 2020, Ruffino
- Chianti Cl. V. Barbischio Ris. 2020, Maurizio Alongi
- Chianti Cl. Villa Antinori Ris. 2020, Marchesi Antinori
- Chianti Colli Fiorentini Badia a Corte Ris. 2020, Torre a Cona
- Chianti Rufina Ris. 2018, Castello del Trebbio
- Chianti Rufina Terraelectae Vign. Montesodi Ris. 2020, Marchesi Frescobaldi
- Colli di Luni Vermentino V. Basse 2022, Terenzuola
- Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano 2018, Tenuta di Valgiano
- Cortona Syrah Apice 2019, Stefano Amerighi
- Cortona Syrah Il Castagno 2020, Fabrizio Dionisio
- Duemani 2020, Due Mani
- Guardiavigna 2019, Podere Forte
- I Sodi di San Niccolò 2019, Castellare di Castellina
- Il Borro 2019, Il Borro
- La Regola 2020, Podere La Regola
- Le Pergole Torte 2020, Montevertine
- Lupicaia 2018, Castello del Terriccio
- Maremma Toscana Alicante Oltreconfine 2021, Bruni
- Maremma Toscana Merlot Baffonero 2020, Rocca di Frassinello
- Mello 700 2020, Tolaini
- Montecucco Sangiovese Poggio Lombrone Ris. 2019, ColleMassari
- Monteti 2019, Tenuta Monteti
- Morellino di Scansano Madrechiesa Ris. 2020, Terenzi
- Morellino di Scansano V. Liuzza Ris. 2021, Roccapesta
- Nobile di Montepulciano Asinone 2020, Poliziano
- Nobile di Montepulciano Costa Grande 2019, Boscarelli
- Nobile di Montepulciano I Quadri 2020, Bindella – Tenuta Vallocaia
- Nobile di Montepulciano Madonna della Querce 2018, Maria Caterina Dei
- Nobile di Montepulciano Pagliareto Sel. Bio 2019, Lunadoro
- Nobile di Montepulciano SorAldo 2018, De’Ricci
- Oreno 2021, Tenuta Sette Ponti
- Orpicchio 2020, Dianella
- Paleo Rosso 2020, Le Macchiole
- Petra 2020, Petra
- Pinot Nero 2020, Podere della Civettaja
- Poggio de’ Colli 2020, Piaggia
- Siepi 2020, Castello di Fonterutoli
- Tenuta di Trinoro 2020, Tenuta di Trinoro
- Uno 2020, Tenuta Carleone
- Valdarno di Sopra Merlot V. Galatrona 2020, Fattoria Petrolo
- Vernaccia di San Gimignano Carato 2020, Montenidoli
- Vernaccia di San Gimignano L’Albereta Ris. 2020, Il Colombaio di Santa Chiara
- Vernaccia di San Gimignano Ris. 2019, Panizzi
Il Chianti Classico
E’ la denominazione più conosciuta in Italia e nel mondo. Quest’anno più che in altri emerge l’autorevolezza della Gran Selezione, spesso frutto di singole vigne, per vini dal grande potenziale evolutivo, così come la piacevolezza del Chianti Classico annata, che solo Gambero Rosso premia con numeri così rilevanti. Tiene bene anche la tipologia Riserva, e, soprattutto, si sgombra il campo dalla presenza ingombrante di alcuni Supertuscan senza anima e carattere.
Montalcino, Montepulciano,
Quella di Montalcino è un’annata intermedia, fresca ed agile come la 2018, e un’annata calda e siccitosa come la 2017 per la Riserva. Tutto ciò ha fatto emergere ancora una volta i migliori interpreti della vigna. Montepulciano dal canto suo replica con vini dalla personalità sempre più decisa e autonoma rispetto ai suoi grandi vicini, un percorso che vede nella tappa delle Pievi – importante come quella dei Terraelectae della Rufina e le UGA del Chianti Classico – un passaggio fondamentale. Bolgheri rimane un polo d’attrazione irresistibile per imprenditori italiani e stranieri, e si conferma una terra ideale, seppur con un carattere tutto mediterraneo, per varietà internazionali come cabernet sauvignon e merlot. Stesso ragionamento per Cortona, ormai stabilmente sulla mappa degli amanti del Syrah italiani e non solo.
La Maremma
La Maremma dei bianchi vede una crescita irresistibile del Vermentino, mentre tra i rossi si conferma il Morellino di Scansano. Un rosso che ha un’immagine approcciabile e di presa presso il grande pubblico, ma che riesce a sfiorare anche vini memorabili dalle vigne migliori.
Vitigni internazionali
Ma è tutta la Costa Toscana un vero laboratorio en plein air, con vini da vitigni internazionali, dove il cabernet franc sembra avere una marcia in più, ma non solo. A ben guardare ogni angolo della regione ha qualcosa di nuovo e affascinante da offrire, come testimonia la nouvelle vague dei Pinot Nero dell’Appennino. Tra le novità, entrano nell’esclusivo club dei Tre Bicchieri le seguenti aziende: De’ Ricci a Montepulciano, Dianella a Vinci e Tenuta Ceri a Carmignano.
PIEMONTE
Ecco i vini del Piemonte che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. Sono ben 75 le etichette premiate, un segno tangibile di come il momento magico del vino piemontese continui.
La nebbiolizzazione del vigneto Langa è diventata una bella opportunità per territori nuovi che, approfittando del successo raccolto dal vitigno, hanno pigiato sul pedale dell’acceleratore, incrementando gli ettari dedicati con denominazioni meno note e territori di recentissimo riconoscimento. Nel Monferrato, in buona parte della provincia di Asti e Alessandria, numerosi viticoltori lo hanno messo a dimora, riuscendo anche ad ottenere vini di interesse crescente, con qualche punta veramente notevole.
Ma c’è una nuova doc da conoscere, foriera di importanti promesse: l’Albugnano. Si tratta di un territorio piuttosto ristretto del Nord della provincia di Asti. Al momento la produzione è nelle mani di pochi agricoltori e di qualche illuminato imprenditore, ma si protrebbe assistere assistere a una nuova corsa all’oro non dissimile da quella Tortonese.
Per il resto si conferma il trend positivo per Colli Tortonesi, Alta Langa e Monferrato Casalese per l’uva grignolino con il fascino integro esercitato a tutti i livelli dalle denominazioni più famose.
Sono cinque le aziende che si aggiudicano per la prima volta i Tre Bicchieri: Giacomo Boveri, Fabrizia Caldera, la famiglia Penna di Cascina Barisel, Livia Fontana e Bruna Grimaldi.
Alta Langa Blanc de Blanc Pas Dosé Sessantacinquemesi Ris. 2016 | Ettore Germano |
Alta Langa Extra Brut Millesimo 2Mila19 2019 | Marcalberto |
Alta Langa Pas Dosé Zero Sboccatura Tardiva 2017 | Enrico Serafino |
Barbaresco Angelo 2019 | Albino Rocca |
Barbaresco Asili 2020 | Carlo Giacosa |
Barbaresco Asili V. V. 2018 | Roagna |
Barbaresco Currà 2019 | Sottimano |
Barbaresco Giacone Lorens 2020 | Lodali |
Barbaresco Manzola 2019 | Fiorenzo Nada |
Barbaresco Pajoré 2019 | Socré |
Barbaresco Rabajà 2020 | Castello di Verduno |
Barbaresco Rabajà Ris. 2016 | Giuseppe Cortese |
Barbaresco Sorì Tildin 2020 | Gaja |
Barbaresco Vallegrande V. V. Ris. 2018 | Ca’del Baio |
Barbaresco Vanotu 2020 | Pelissero |
Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2020 | Braida |
Barbera d’Asti Lavignone 2022 | Pico Maccario |
Barbera d’Asti Sup. La Luna e i Falò 2021 | Vite Colte |
Barolo 2018 | Cascina Fontana |
Barolo Arborina 2019 | Mauro Veglio |
Barolo Badarina 2019 | Bruna Grimaldi |
Barolo Baudana Luigi Baudana 2019 | G. D. Vajra |
Barolo Bricco Ambrogio Indio Ris. 2017 | Negretti |
Barolo Bricco Boschis 2019 | Cavallotto – Tenuta Bricco Boschis |
Barolo Brunate 2019 | Giuseppe Rinaldi |
Barolo Castelletto Ris. 2017 | Fortemasso |
Barolo Falletto V. Le Rocche Ris. 2017 | Bruno Giacosa |
Barolo Ginestra Casa Maté 2019 | Elio Grasso |
Barolo Ginestra Ris. 2015 | Paolo Conterno |
Barolo Meriame 2019 | Paolo Manzone |
Barolo Monvigliero 2019 | Bel Colle |
Barolo Ornato 2019 | Pio Cesare |
Barolo Parafada 2019 | Massolino – Vigna Rionda |
Barolo Ravera 2019 | Elvio Cogno |
Barolo Ravera 2019 | Vietti |
Barolo Ravera Ris. 2017 | Cascina Lo Zoccolaio |
Barolo Ris. 2016 | Fontanafredda |
Barolo Rocche di Castiglione 2019 | Brovia |
Barolo Sottocastello di Novello 2019 | Ca’Viola |
Barolo Terlo V. Costa Grimaldi 2019 | Poderi Luigi Einaudi |
Barolo Vigna Rionda Ester Canale Rosso 2019 | Giovanni Rosso |
Barolo Vignarionda 2019 | Guido Porro |
Barolo Villero 2019 | Livia Fontana |
Boca 2018 | Le Piane |
Colli Tortonesi Timorasso Derthona Lacrime del Bricco 2020 | Giacomo Boveri |
Colli Tortonesi Timorasso Derthona Pitasso 2021 | Claudio Mariotto |
Dogliani Papà Celso 2022 | Abbona |
Dogliani Sup. San Bernardo 2019 | Anna Maria Abbona |
Dolcetto di Ovada Sup. Du Riva 2019 | Tacchino |
Gattinara San Francesco Ris. 2019 | Antoniolo |
Gavi del Comune di Gavi Bruno Broglia 2019 | Broglia – Tenuta La Meirana |
Gavi del Comune di Gavi Minaia 2022 | Nicola Bergaglio |
Gavi del Comune di Gavi Monterotondo Et. Nera 2021 | La Mesma |
Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade 2022 | La Toledana |
Ghemme V. Pelizzane 2016 | Torraccia del Piantavigna |
Grignolino d’Asti Monferace 2018 | Tenuta Santa Caterina |
Grignolino del M.to Casalese Bricco del Bosco V. V. Ris. 2019 | Giulio Accornero e Figli |
Langhe Rosso Larigi 2021 | Elio Altare |
M.to Rosso La Mandorla di Mauro 2021 | Luigi Spertino |
Moscato d’Asti Canelli Casa di Bianca 2022 | Gianni Doglia |
Moscato d’Asti Canelli Tenuta del Fant 2022 | Tenuta Il Falchetto |
Nebbiolo d’Alba Sup. Cumot 2020 | Bricco Maiolica |
Nizza Cipressi 2021 | Michele Chiarlo |
Nizza La Cappelletta 2020 | Cascina Barisél |
Nizza Pomorosso 2020 | Coppo |
Ovada Convivio 2021 | Gaggino |
Piemonte Pinot Nero Bricco del Falco 2019 | Isolabella della Croce |
Roero Arneis Renesio Incisa Ris. 2019 | Monchiero Carbone |
Roero Arneis Seminari 2022 | Stefanino Costa |
Roero Bric Valdiana 2020 | Giovanni Almondo |
Roero Le Coste Ris. 2020 | Cascina Ca’Rossa |
Roero Renesio Ris. 2019 | Malvirà |
Roero Sudisfà Ris. 2020 | Angelo Negro |
Ruché di Castagnole M.to Prevost 2022 | Fabrizia Caldera |
Sizzano 2020 | Villa Guelpa |
CAMPANIA
Sono 22 i vini della Campania che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri, il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso.
Si parte con l’Irpinia, il bacino campano nel quale è sempre più possibile trovare dei bianchi folgoranti e dove le ultime annate sono state interpretate in maniera più che corretta, con il Fiano di Avellino che stacca un po’ il Greco di Tufo, ribadendo e rafforzando la sua essenza di grande bianco italiano.
Le altre note positive arrivano da alcuni territori sempre più alla ribalta: se i Campi Flegrei sono una scommessa già vinta, particolarmente interessanti stanno diventando la mediterraneità solare del Cilento e la presa vulcanica del Vesuvio. Anche il Sannio vive un ottimo momento con la sua Falanghina che spicca nel panorama regionale e nazionale e con l’Aglianico sempre più a fuoco.
A perdere terreno invece è una denominazione importante come Taurasi, che merita di essere trattata con più rispetto in futuro per recuperare i gradini persi.
Ecco i 22 vini premiati:
Campi Flegrei Piedirosso 2020, Contrada Salandra
Campi Flegrei Piedirosso Colle Rotondella 2022, Cantine Astroni
Cilento Rosso Dellemore 2020, Casebianche
Costa d’Amalfi Ravello Bianco Selva delle Monache 2022, Ettore Sammarco
Falanghina del Sannio Guardia Sanframondi Vignasuprema 2021, Aia dei Colombi
Falanghina del Sannio Identitas 2022, Cantina di Solopaca
Falanghina del Sannio Janare Senete 2022, La Guardiense – Janare
Falanghina del Sannio Svelato 2022, Terre Stregate
Falanghina del Sannio Taburno V. T. Libero 2019, Fontanavecchia
Fiano 2021, Pietracupa
Fiano di Avellino 2022, Di Meo
Fiano di Avellino Alimata 2021, Villa Raiano
Fiano di Avellino Le Grade 2022, Vinosia
Fiano di Avellino Pietramara Et. Bianca Ris. 2020, I Favati
Fiano di Avellino Tognano Ris. 2020, Rocca del Principe
Greco di Tufo Cutizzi 2022, Feudi di San Gregorio
Greco di Tufo Daltavilla 2022, Villa Matilde Avallone
Greco di Tufo Oikos Ris. 2021, Fonzone
Greco di Tufo Puddinghe 2022, Sanpaolo – Claudio Quarta Vignaiolo
Pian di Stio 2022, San Salvatore 1988
Taurasi Quattro Cerri 2019, Masseria Della Porta
Taurasi Ris. 2019, Donnachiara
FRIULI VENEZIA GIULIA
Sono tante le etichette eccellenti del Friuli Venezia Giulia che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri.
In una terra vocata per i vini bianchi, penalizzata da un’annata siccitosa come il 2022, le belle sorprese sono state numerose. È vero che molti dei Tre Bicchieri assegnati quest’anno sono frutto di vendemmie precedenti, e che l’eccellenza è stata raggiunta con periodi di affinamento più o meno lunghi, ma comunque ben sei vini della vendemmia 2022 hanno ottenuto il massimo riconoscimento.
Tre provengono dal Collio, e questo non fa certo notizia: il Friulano di Mario Schiopetto, la Malvasia di Doro Princic e il Sauvignon di Tiare (quest’ultimo al decimo traguardo consecutivo. Chapeau!). Un altro fa parte della denominazione Friuli Colli Orientali, il Friulano di Torre Rosazza. Il Carso risponde con la Malvasia Dileo di Castelvecchio che eguaglia il risultato della scorsa edizione; poi c’è il Pinot Bianco dei Vigneti Le Monde che ormai da molti anni rende onore al Friuli occidentale.
Ai succitati vini prodotti da monovitigno, si aggiungono dodici sono blend. Il Collio Bianco ha raccolto quattro allori con il Broy di Collavini, il Fosarin di Ronco dei Tassi, il Luna di Ponca di Borgo Conventi e il Col Disôre di Russiz Superiore. Il Friuli Colli Orientalirisponde col Biancosesto della Tunella, con I Fiori di Leonie della linea Myò di Zorzettig e con il Pomèdes di Scubla. Poi ci sono il mitico Vintage Tunina di Jermann, il Rosazzo Terre Alte di Livio Felluga, il Desiderium della linea I Ferretti della Tenuta Luisa e l’Eclisse de La Roncaia.
A concludere l’elenco dei premiati ci sono il Pinot Bianco Santarosa del Castello di Spessa, il Pinot Grigio Gris di Lis Neris, il Sauvignon Vieris di Vie di Romans e il Friulano Vigne 50 Anni di Le Vigne di Zamò. Infine, sono tre i vini ottenuti da fermentazione con macerazione della buccia, i cosiddetti “orange wine”: il fascinoso Collio Chardonnay Riserva ’18 di Primosic in quel di Oslavia sul Collio goriziano, poi la Malvasia di Skerk e la Vitosvka Collection di Zidarich, ambasciatori del Carso. Chiude la rassegna un eccellente vino rosso: Petrussa ha proposto uno Schioppettino ’19 di straordinaria eleganza, a dimostrazione del potenziale anche rossista di questa regione e delle sue uve tradizionali, come il refosco dal peduncolo rosso, il tazzelenghe ed il pignolo.
Ecco i vini premiati Friuli Venezia Giulia:
Carso Malvasia Dileo 2022 | Castelvecchio |
Collio Bianco Broy 2021 | Eugenio Collavini |
Collio Bianco Col Disôre 2020 | Russiz Superiore |
Collio Bianco Fosarin 2021 | Ronco dei Tassi |
Collio Bianco Luna di Ponca 2020 | Tenuta Borgo Conventi |
Collio Chardonnay Ris. 2018 | Primosic |
Collio Friulano 2022 | Schiopetto |
Collio Malvasia 2022 | Doro Princic |
Collio Pinot Bianco Santarosa 2021 | Castello di Spessa |
Collio Sauvignon 2022 | Tiare – Roberto Snidarcig |
Desiderium I Ferretti 2021 | Tenuta Luisa |
Eclisse 2021 | La Roncaia |
FCO Bianco Myò I Fiori di Leonie 2020 | Zorzettig |
FCO Bianco Pomèdes 2021 | Roberto Scubla |
FCO Biancosesto 2021 | Tunella |
FCO Friulano 2022 | Torre Rosazza |
FCO Friulano V. 50 Anni 2021 | Le Vigne di Zamò |
FCO Schioppettino 2019 | Vigna Petrussa |
Friuli Isonzo Pinot Grigio Gris 2021 | Lis Neris |
Friuli Isonzo Sauvignon Vieris 2021 | Vie di Romans |
Friuli Pinot Bianco 2022 | Le Monde |
Malvasia 2020 | Skerk |
Rosazzo Terre Alte 2020 | Livio Felluga |
Vintage Tunina 2021 | Jermann |
Vitovska V. Collection 2016 | Zidarich |
VENETO
Degustazioni di grandi soddisfazioni quest’anno in Veneto, determinate sicuramente da una serie di ottime annate come la 2021 e la 2022 che, pur diametralmente opposte, hanno dato vita a vini dagli aromi raffinati con dinamiche gustative di grande tensione e agilità nel primo caso, e a vini intensamente fruttati, disponibili e immediati nel secondo.
Sono 45 i vini del Veneto che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri.
- Amarone della Valpolicella 2019, Monte Zovo – Famiglia Cottini
- Amarone della Valpolicella Barriques 2017, Zeni 1870
- Amarone della Valpolicella Campo dei Gigli 2018, Tenuta Sant’Antonio
- Amarone della Valpolicella Cascina San Vincenzo Famiglia Pasqua 2018, Pasqua
- Amarone della Valpolicella Cl. 2013, Bertani
- Amarone della Valpolicella Cl. 2019, Allegrini
- Amarone della Valpolicella Cl. Albasini 2016, Villa Spinosa
- Amarone della Valpolicella Cl. Capitel Monte Olmi Ris. 2017, F.lli Tedeschi
- Amarone della Valpolicella Cl. Leone Zardini Ris. 2017, Pietro Zardini
- Amarone della Valpolicella Cl. Ravazzol Ris. 2013, Ca’La Bionda
- Amarone della Valpolicella Cl. Sant’Urbano 2019, Speri
- Amarone della Valpolicella Val**zzane 2016, Camerani – Corte Sant’Alda
- Bardolino Montebaldo V. Morlongo 2021, Vigneti Villabella
- Campo Sella 2019, Sutto
- Capitel Croce 2022, Roberto Anselmi
- Cartizze Brut La Rivetta 2022, Villa Sandi
- Chiaretto di Bardolino Traccia di Rosa 2021, Le Fraghe
- Colli Berici Cabernet Bradisismo 2020, Inama
- Colli Euganei Cabernet Borgo delle Casette Ris. 2019, Il Filò delle Vigne
- Colli Euganei Rosso Gemola 2017, Vignalta
- Conegliano Valdobbiadene Rive di Ogliano Extra Brut 2022, BiancaVigna
- Custoza Sup. Amedeo 2021, Cavalchina
- Custoza Sup. Ca’ del Magro 2021, Monte del Frà
- Custoza Sup. Summa 2021, Gorgo
- Lessini Durello Brut Nera Ris. 2015, Fongaro Spumanti
- Lessini Durello Pas Dosé M. Cl. Cuvée Serafino Ris. 2016, Dal Maso
- Lugana Molceo Ris. 2021, Ottella
- Madre 2021, Italo Cescon
- Montello Colli Asolani Il Rosso dell’Abazia 2019, Serafini & Vidotto
- Soave Cl. Calvarino 2021, Leonildo Pieropan
- Soave Cl. Campo Vulcano 2022, I Campi
- Soave Cl. Le Battistelle 2021, Le Battistelle
- Soave Cl. Monte Carbonare 2021, Suavia
- Soave Cl. Monte Fiorentine 2021, Ca’Rugate
- Soave Cl. Monte Grande 2021, Graziano Prà
- Soave Sup. Il Casale 2021, Agostino Vicentini
- Soave Sup. Roncà Monte Calvarina Runcata 2021, Dal Cero – Tenuta Corte Giacobbe
- Valdadige Terra dei Forti Pinot Grigio Rìvoli 2020, Roeno
- Valdobbiadene Rive di Col San Martino Brut Cuvée del Fondatore Graziano Merotto 2022, Graziano Merotto
- Valdobbiadene Rive di Colbertaldo Asciutto Vign. Giardino 2022, Adami
- Valdobbiadene Rive di Farrò Extra Brut Particella 232 2022, Sorelle Bronca
- Valdobbiadene Rive di S. Pietro di Feletto Brut Ai Boschi XXIII 2022, Andreola
- Valpolicella Cl. Sup. 2020, Rubinelli Vajol
- Valpolicella Cl. Sup. 44 Verticale 2020, Buglioni
- Valpolicella Sup. Case Vecie 2021, Brigaldara
Tra i bianchi, si possono assaporare Soave nitidi nell’espressione aromatica tipica e dal profilo gustativo fine e slanciato, Custoza in cui invece la ricchezza della piattaforma ampelografica permette interpretazioni molto differenti fra loro, ma che lasciano sempre emergere la forza delle colline moreniche del Garda. Sul fronte dei rossiinvece la forbice temporale si apre sensibilmente, ed esplora Bardolino e Valpolicella per le vendemmie più recenti per poi iniziare un percorso a ritroso negli anni per i bordolesi delle province orientali che si chiude con gli Amarone 2013. Il territorio recita da protagonista anche con vitigni di carattere internazionale, con i bordolesi di Colli Euganei e Berici che si contrappongono a quelli della provincia trevigiana con i primi più ricchi e solari e i secondi giocati più sull’eleganza e la tensione. Ottimi risultati anche dal bacino gardesano, dove alla qualità indiscutibile dei migliori Bardolino fanno eco Chiaretto di personalità e grinta, nonché dalla Lessinia, sempre più terra di spumanti di carattere. Le colline patrimonio dell’Unesco non mancano di far valere la classe dei migliori Prosecco Superiore, sempre più retti dalla sapidità più che dal residuo zuccherino. Ne guadagnano in piacevolezza e versatilità.
Tra le novità, i fratelli Zeni, Mariano Buglioni e la famiglia Rubinelli fanno il loro debutto nell’esclusivo club delle aziende premiate con vini dallo stile elegante e dinamico, accanto a tanti vini nuovi anche per aziende già premiate nelle precedenti edizioni, come il Pinot Grigio Rivoli dei fratelli Fugatti, Il Valpolicella Case Vecie di Brigaldara, la Cuvée Serafino di Dal Maso o l’imperdibile Traccia di Rosa di Matilde Poggi.
EMILIA ROMAGNA
Sono 15 i vini dell’Emilia Romagna che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri.
Il Pigro Dosaggio Zero M.Cl. 2020, Cantine Romagnoli
Lambrusco di Sorbara Brut In Purezza Silvia Zucchi 2022, Zucchi
Lambrusco di Sorbara Brut Rosé del Cristo M. Cl. 2020, Cavicchioli
Lambrusco di Sorbara Brut Rosé M. Cl. 2018, Cantina della Volta
Lambrusco di Sorbara Leclisse 2022, Alberto Paltrinieri
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Vini del Re 2022, Cantina Sociale Settecani
Lambrusco Salamino di Santa Croce Dedicato ad Alfredo Molinari, Cantina di Carpi e Sorbara
Reggiano Lambrusco Concerto 2022, Ermete Medici & Figli
Romagna Albana Secco Codronchio 2021, Fattoria Monticino Rosso
Romagna Albana Secco Vitalba 2022, Tre Monti
Romagna Sangiovese Marzeno Sup. Poggio Vicchio 2021, Fattoria Zerbina
Romagna Sangiovese Modigliana Tramazo 2020, Mutiliana
Romagna Sangiovese Modigliana V. Beccaccia 2021, Villa Papiano
Romagna Sangiovese Predappio Le Lucciole Ris. 2020, Chiara Condello
Romagna Sangiovese Sup. Sole Rosso Ris. 2020, Enio Ottaviani
Un’unica regione politica, ma due diverse per suoli, vitigni, clima e tradizioni vinicole, a partire dall’Emilia, protagonista col Lambrusco, il grande vino popolare, presente da sempre nelle tavole emiliane, ma ormai capace di presenziare a testa alta tra i grandi vini italiani. Dal Sorbara al Reggiano, ma soprattutto il Grasparossa di Castelvetro e il Salamino di Santa Croce che – vera novità di quest’anno – salgono sul gradino più alto del podio. Ma questa zona della regione non si ferma al Lambrusco: il piacentino (altra novità) emerge grazie a un Metodo Classico e siamo convinti che la spumantistica di qualità possa essere una strada da percorrere per quel territorio che invece stenta sulle tipologie tradizionali. Facciamo rotta verso est e, prima della Romagna, sosta nel Bolognese. Bene il Pignoletto dove ci sono tanti vini deliziosi, ben fatti, dai prezzi onesti, perfetti per il bere quotidiano, meno interessanti i tanti (troppi) vini frutto di varietà internazionali, dall’identità poco marcata.
La Romagna, invece, è la regione vitivinicola rivelazione dell’anno: il lavoro sulle 16 sottozone del Romagna Sangiovese sta dando i suoi frutti, i vini sono sempre più centrati in seno a finezza ed eleganza e il territorio sta venendo fuori nel migliore modo possibile. Bene, benissimo anche l’Albana, frutto del particolare vitigno omonimo, che si presta a diverse e affascinanti vinificazioni. Sarebbe già tanto, ma non ci si ferma qui. Il Trebbiano è il vitigno più coltivato in assoluto e siamo convinti possa essere una varietà su cui puntare, non solo per i vini più semplici o come base spumante, ma anche per delle belle selezioni di vigna. Ultimi, ma non di certo ultimi, citiamo alcuni vitigni autoctoni (su tutti longanesi, famoso, rebola, centesimino) e alcuni internazionali che si sono acclimatati molto bene tanto da poterli considerare tradizionali: in alcuni casi danno origine a produzioni piccole, in altri meno, ma in ogni caso riescono molto bene a mettere in evidenza la biodiversità ampelografica del territorio.
MARCHE
Sono 23 i vini delle Marche che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri: tre debutti assoluti, tanti nomi consolidati e qualche ritorno eccellente. Tra quest’ultimi contiamo Fattoria Le Terrazze che riporta il massimo premio nel comprensorio del Conero, dando anche una chiara indicazione su come interpretare il terroir con moderna sensibilità.
La debuttante Madonnabruna accende un faro sulla campagna fermana, un po’ ai margini negli anni passati ma non per questo meno vitale. Si muove in positivo pure il Piceno con il suo rosso simbolo reso protagonista anche da Numa, azienda di nuova generazione che mostra moderne vie espressive. Matelica e i Castelli di Jesi appaiono in forma smagliante, sia per la qualità sia per le novità. Oltre alla scoperta di nuovi vigneron che con molta probabilità saranno protagonisti nei prossimi anni, il club dei Tre Bicchieri accoglie per la prima volta Col di Cortee ridà il benvenuto a Fattoria San Lorenzo, Tenuta dell’Ugolino, Roberto Venturi.
I Tre Bicchieri delle Marche:
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Ambrosia Ris. 2020, Vignamato
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Franz Ris. 2020, Tenuta di Frà
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Lauro Ris. 2020, Poderi Mattioli
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Qudì Ris. 2019, Roberto Venturi
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Rincrocca Ris. 2020, La Staffa
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. V. Il Cantico della Figura Ris. 2020, Andrea Felici
Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. 2020, Bucci
Conero Sassi Neri Ris. 2019, Fattoria Le Terrazze
Falerio Pecorino Maree 2022, Madonnabruna
Il San Lorenzo Bianco 2009, Fattoria San Lorenzo
Offida Pecorino 2022, Tenuta Santori
Offida Pecorino Artemisia 2022, Tenuta Spinelli
Rosso Piceno Sup. 2020, Numa
Rosso Piceno Sup. Morellone 2019, Le Caniette
Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare 2020, Velenosi
Sipario 2019, Pantaleone
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. V. V. Historical 2018, Umani Ronchi
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vign. di Tobia 2021, Col di Corte
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl.Sup. Vign. del Balluccio 2021, Tenuta dell’Ugolino
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. 2020, Belisario
Verdicchio di Matelica Collestefano 2022, Collestefano
Verdicchio di Matelica Petrara 2022, Borgo Paglianetto
Verdicchio di Matelica Vign. Fogliano 2020, Bisci
UMBRIA
Sono 17 i vini dell’Umbria che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri.
Nella regione piccola c’è il vino buono e lo conferma la verde Umbria con una superficie vitata di circa 13mila ettari, meno del 2% dell’intero patrimonio nazionale ma risultati eccezionali.
In tutto i Tre Bicchieri sono 17, un vero record per la regione. Partiamo da Montefalco, dove l’enoturismo è capace, tramite l’omonima denominazione, di mettere in bottiglia vini autentici, di carattere, ma soprattutto variegati. Si parte dal Sagrantino che anno dopo anno convince sempre di più. La strada intrapresa è quella giusta e il grande rosso (fitto, tannico e di struttura) gioca oramai la sua partita anche su linee di finezza e bevibilità. Ben sei i Tre Bicchieri conquistati sono senza dubbio un grande traguardo.
Ma ci sono anche le altre anime di Montefalco: il Rosso, in prevalenza da uve sangiovese; il Montefalco Grechetto e il Montefalco Bianco, frutto di uvaggio dove il trebbiano spoletino è presente almeno per il 50%. Quest’ultimo è invece protagonista assoluto nella Doc Spoleto e sta dando una prova di grande stile. Sui bianchi, si fa rotta verso Orvieto dove l’indicazione (che arriva dai premiati, ma non solo) è chiara: sono vini dall’indubbio potenziale d’invecchiamento .
Ma ottimi sono i rossi ciliegiolo e del gamay del Trasimeno, per concludere col sangiovese che segna la viticoltura di Torgiano, dove la piccolissima Doc offre pochi (ma buonissimi) prodotti, a partire da quel Vigna Monticchio che fece conoscere i vini umbri nel mondo, per arrivare al Freccia degli Scacchi di Terre Margaritelli.
Ecco i 17 premiati:
Cervaro della Sala 2021
Castello della Sala
Montefalco Sagrantino 2019
Scacciadiavoli
Montefalco Sagrantino 25 Anni 2019
Arnaldo Capraio
Montefalco Sagrantino Colle alle Macchie 2019
Giampaolo Tabarrini
Montefalco Sagrantino Collenottolo 2018
Tenuta Bellafonte
Montefalco Sagrantino Exubera 2017
Terre de La Custodia
Montefalco Sagrantino Fidenzio 2018
Tudernum
Orvieto Cl. Sup. Campo del Guardiano 2020
Palazzone
Orvieto Cl. Sup. Luigi e Giovanna 2020
Barberani
Orvieto Cl. Sup. Mare Antico 2021
Decugnano dei Barbi
Primo d’Anfora 2020
Argilla e
Ràmici Ciliegiolo 2020
Leonardo Bussoletti
Spoleto Trebbiano Spoletino Anteprima Tonda 2020
Antonelli – San Marco
Sua Signoria 2022
Briziarelli
Torgiano Rosso Freccia degli Scacchi Ris. 2020
Terre Margaritelli
Torgiano Rosso Rubesco V. Monticchio Ris. 2019
Lungarotti
Trasimeno Gamay Poggio Petroso Ris. 2020
Duca della Corgna
CANTON TICINO
Sono tre i vini eccellenti del Canton Ticino che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri.
Ticino Merlot Ligornetto 2020 Vinattieri Ticino
Ticino Merlot Moncucchetto Ris. 2019 Moncucchetto
Ticino Rosso Castello Luigi 2019 Castello Luigi
Il Ticino è al quarto posto tra i cantoni svizzeri come superficie vitata, con il 90% della produzione costituito da uve rosse. Le vigne si estendono per circa 1163 ettari sui 14606 del totale nazionale. Guardando la cartina, sono due le regioni che compongono il territorio e sono delimitate dal Monte Ceneri: a nord il Sopra Ceneri, a sud il Sotto Ceneri.
I terreni e il clima sono diversi fra loro, a meridione, tra il lago di Lugano e Chiasso, troviamo maggior presenza di argilla, suoli ricchi e profondi che danno origine a vini eleganti e morbidi. Nella zona settentrionale del Cantone abbiamo invece terreni pietrosi, ricchi di sabbia e limo, ideali per la produzione di vini strutturati ed austeri. L’altezza delle vigne varia tra i 220 e i 700 metri di quota, dove troviamo i tipici ronchi, i pendii terrazzati che hanno una pendenza fino al 30%: viticoltura eroica, tipica delle zone alpine e prealpine. La vite è presente un po’ ovunque, da Chiasso risale verso le valli, Leventina, Blenio e Mes
Tra le vigne il merlot è il protagonista assoluto, con l’85% della superficie vitata, dall’epoca dei reimpianti post-fillossera. Negli ultimi anni però assistiamo ad una riscoperta di uno dei vitigni autoctoni di queta terra, la bondola, che sempre più viticoltori stanno reimpiantando e vinificando. Il 10% dei vigneti è dedicato alle uve bianche, e ultimamente non sono pochi i produttori che si stanno confrontando con le nuove varietà interspecifiche resistenti. Ma il Merlot, perfettamente adattato a questi terroir, rimane il protagonista, al punto che non pochi produttori ne propongono – unico caso forse al mondo – versioni vinificate in bianco, anche in versione spumante. Ma quello Ticinese è un panorama che, seppur ristretto, dà segni di grande vivacità.
Cresce il numero dei vini, quello dei produttori, e molti giovani hanno deciso di costruire il loro futuro tra vigne e cantine. Tre Bicchieri a tre eccellenti e tipiche espressioni del Merlot ticinese: Luigi Zanini con l’elegante Castello Luigi ’19, poi la veterana Vinattieri Ticinesi con un ottimo Ligornetto ’20, e infine l’esordiente Moncucchetto con complesso e ricco Moncucchetto Riserva ’19.
TRENTINO
Sono 12 i vini del Trentino che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri.
Senza nulla togliere alla briosità, alla consolidata fama e alla pura bontà dei metodo classico trentini, in questa edizione della Guida il Trentino segna un notevole progresso dei vini della consuetudine dolomitica: i vini fermi. Bianchi e rossi ai vertici, insomma, sia per valore delle valutazioni (dal numero dei Tre Bicchieri ai tanti vini arrivati in finale, un vero record), ma soprattutto il carattere, unicità e grande aderenza al territorio.
Il merito va alla costante dedizione di una schiera di vignaioli, decisi a puntare sulle varietà da uve autoctone, così come anche su vitigni: interpretazioni validissime di Nosiola anzitutto, come l’Ora di Pravis – vinificato in botti d’acacia, con le uve leggermente surmature come avviene per il Vino Santo, per arrivare ad un bianco che bilancia passato e futuro, enologia con passione, fantasia e curiosità. Senza tralasciare variazioni a base di Marzemino – un rosso ancora
troppo sottovalutato – e l’importante presenza del Teroldego, proposto anche in versioni diverse da quelle della storica Doc Rotaliano, dalla quale comunque arrivano i due i vini premiati quest’anno, quello di De Vescovi e la novità di Donati.
Trentino dunque ricco di vini assolutamente identitari, con ottimo prezzo. Ma oltre i vini da uve della tradizione non mancano quelli da vitigni internazionali. Il Pinot Nero ben scandisce la sua elegante complessità (il Faedi di Bellaveder è tra i migliori in tutta Italia) così come il Riesling offre grinta e schiettezza, come dimostra il bianco prettamente renano presentato dal duo Pojer & Sandri, senza dimenticare San Leonardo dei marchesi Guerrieri Gonzaga, frutto di varietà bordolesi, che oramai è un grande classico.
I Trento rimangono comunque sulla vetta della regione, e sotto la definizione – Bollicine di Montagna – si muove una delle zone spumantistiche più convincenti d’Italia. Tante le conferme tra i premiati, e un elenco che sottolinea l’ottimo andamento delle versioni Rosé e annovera alcune validissime nuove entrate, come Mas dei Chini. Gentilezza e determinazione, in sintesi, per rilanciare il comparto enologico trentino e ribadire che Trento non è solo spumante classico.
I dodici vini premiati del Trentino:
- L’Ora 2021, Pravis
- San Leonardo 2018, San Leonardo
- Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2020, Marco Donati
- Teroldego Rotaliano Vigilius 2020, De Vescovi Ulzbach
- Trentino Pinot Nero Faedi 2020, Bellaveder
- Trentino Riesling 2022, Pojer & Sandri
- Trento Brut 976 Riserva del Fondatore 2012, Letrari
- Trento Brut Altemasi Graal Ris. 2016, Cavit
- Trento Brut Rotari Flavio Ris. 2015, Rotari
- Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2012, Ferrari
- Trento Extra Brut Rosé 2018, Moser
- Trento Inkino Extra Brut Rosè 2019, Mas dei Chini
PUGLIA
Ecco i vini della Puglia che quest’anno hanno ottenuto il massimo riconoscimento assegnato dalla guida Vini d’Italia di Gambero Rosso:
Amativo 2021 – Cantele
Askos Susumaniello 2022 – Masseria Li Veli
Brindisi Rosso Susumaniello Oltremé 2021 – Tenute Rubino
Castel del Monte Rosso V. Pedale Ris. 2019 – Torrevento
Es 2021 – Gianfranco Fino
EstRosa 2022 – Pietraventosa
Five Roses 79° Anniversario 2022 – Leone de Castris
Gioia del Colle Primitivo 17 Vign. Montevella 2020 – Polvanera
Gioia del Colle Primitivo 1821 Ris. 2019 – Tenuta Patruno Perniola
Gioia del Colle Primitivo Fanova 2021 – Terrecarsiche 1939
Gioia del Colle Primitivo Marpione Ris. 2020 – Tenuta Viglione
Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2020 – Tenute Chiaromonte
Gioia del Colle Primitivo Parco Largo 2022 – Plantamura
Gioia del Colle Primitivo Senatore 2020 – Coppi
Graticciaia 2018 – Agricole Vallone
Notarpanaro 2018 – Cosimo Taurino
Primitivo di Manduria Collezione Privata Cosimo Varvaglione Old Vines 2020 – Varvaglione 1921
Primitivo di Manduria Lirica 2021 – Produttori di Manduria
Primitivo di Manduria Notte Rossa Ris. 2019 – Terre di Sava
Primitivo di Manduria Passo del Cardinale 2022 – Paolo Leo
Primitivo di Manduria Raccontami 2021 Vespa – Vignaioli per Passione
Primitivo di Manduria Sessantanni 2019 – San Marzano Vini
Primitivo di Manduria Terra Bianca Giravolta 2019 – Felline
Salice Salentino Cantalupi Ris. 2020 – Conti Zecca
Salice Salentino Rosso Selvarossa Ris. 2020 – Cantine Due Palme
Terra d’Otranto Rosso Vega Ris. 2021 – Menhir Salento
ALTO ADIGE
Ecco i vini dell’Alto Adige che quest’anno hanno ottenuto i Tre Bicchieri:
- A. Chardonnay Kreuzweg Family Reserve 2019 – Castelfeder
- A. Chardonnay V. Au Ris. 2019 –Tiefenbrunner
- A. Gewürztraminer Auratus 2022 – Tenuta Ritterhof
- A. Gewürztraminer Brenntal Ris. 2021 – Cantina Kurtatsch
- A. Gewürztraminer Nussbaumer 2021 – Cantina Tramin
- A. Lago di Caldaro Cl. Sup. Quintessenz 2022 – Cantina Kaltern
- A. Lagrein Ris. 2020 Untermoserhof – Georg Ramoser
- A. Lagrein Taber Ris. 2021 – Cantina Bozen
- A. Merlot Nussleiten Ris. 2019 – Castel Sallegg
- A. Pinot Bianco Sanct Valentin 2021 – Cantina Produttori San Michele Appiano
- A. Pinot Bianco Sirmian 2021 – Nals Margreid
- A. Pinot Grigio Giatl Ris. 2020 – Peter Zemmer
- A. Pinot Nero Aton Ris. 2018 Elena Walch
- A. Pinot Nero Trattmann Ris. 2020 – Cantina Girlan
- A. Santa Maddalena Cl. 2022 – Pfannenstielhof – Johannes Pfeifer
- A. Sauvignon Lafóa 2021 – Cantina Colterenzio
- A. Sauvignon Renaissance Ris. 2020 – Gump Hof – Markus Prackwieser
- A. Spumante Brut M. Cl. Athesis 2020 Kettmeir
- A. Terlano Pinot Bianco Abtei Muri Ris. 2020 – Cantina Convento Muri-Gries
- A. Terlano Pinot Bianco Vorberg Ris. 2020 – Cantina Terlano
- A. Val Venosta Riesling V. Windbichel 2021 – Tenuta Unterortl – Castel Juval
- A. Valle Isarco Grüner Veltliner Praepositus 2021 – Abbazia di Novacella
- A. Valle Isarco Kerner Aristos 2022 – Cantina Produttori Valle Isarco
- A. Valle Isarco Sylvaner R 2021 Köfererhof – Günther Kerschbaumer
LOMBARDIA
Capriano del Colle Fausto 2022 – Lazzari
Farfalla Noir Collection Extra Brut M. Cl. Cave Privée 2016 – Ballabio
Franciacorta Brut Millè Ris. 2012 – Muratori
Franciacorta Dosage Zéro Annamaria Clementi Ris. 2014 – Ca’del Bosco
Franciacorta Dosaggio Zero Bagnadore Ris. 2016 – Barone Pizzini
Franciacorta Dosaggio Zero Francesco Battista Ris. 2013 – I Barisei
Franciacorta Dosaggio Zero Ris. 2016 – 1701
Franciacorta Dosaggio Zero Riserva 33 2015 – Ferghettina
Franciacorta Extra Brut 2018 – Ricci Curbastro
Franciacorta Extra Brut Boschedòr 2018 – Bosio
Franciacorta Nature 2016 – Enrico Gatti
Franciacorta Nature 61 2016 – Guido Berlucchi & C.
Franciacorta Rosé Brut 2018 – Bellavista
Franciacorta Rosé Pas Dosé Parosé Riedizione 2023 2007 – Mosnel
Lugana Sup. Madonna della Scoperta 2022 – Perla del Garda
OP Buttafuoco Storico V. Solenga 2019 – Fiamberti
OP Cruasé Roccapietra 2017
Scuropasso – Roccapietra
OP M. Cl. Pinot Nero Brut 1870 Cuvèe Storica 2019 – Giorgi
OP M. Cl. Pinot Nero Pas Dosé Riva Rinetti 2018 – Calatroni
OP Riesling Campo della Fojada Ris. 2019 – Tenuta Travaglino
Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Tavernetto 2020 – Conte Vistarino
RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi 2022 – Giovanni Avanzi
RGC Valtènesi Chiaretto Lettera C 2021 – Pasini San Giovanni
RGC Valtènesi Chiaretto Molmenti 2019 – Costaripa
RGC Valtènesi Groppello 2022
Sincette
San Martino della Battaglia Campo del Soglio 2022 – Selva Capuzza
Terrazze Alte 2021 – Tenuta Mazzolino
V18 2020 – Cordero San Giorgio
Valtellina Sfursat 5 Stelle 2020 – Nino Negri
Valtellina Sfursat Fruttaio Ca’ Rizzieri 2019 – Aldo Rainoldi
Valtellina Sup. Grumello V. Dossi Salati Ris. 2019 – Dirupi
Valtellina Sup. Sassella Convento San Lorenzo Clos Ris. 2018 – Mamete Prevostini
Valtellina Sup. Sassella Rocce Rosse Ris. 2016 – AR.PE.PE
Franciacorta e Oltrepò Pavese si presentano in piena forma al nostro appuntamento con i Tre Bicchieri, sfoggiando consapevolezza e maturità, mettendo in fila una lunga serie di cuvée sempre più definite nell’impronta territoriale: poco dosaggio e tanto carattere. Ben 16 i massimi riconoscimenti: 12 Franciacorta e 4 Oltrepò Pavese, territorio che va a segno anche con 5 vini fermi. Sul piano delle annate, segnaliamo l’ottima performance del millesimo 2018, tanto nel Bresciano quanto nel Pavese.
Sulle sponde del Lago d’Iseo diamo il benvenuto tra i Tre Bicchieri a due cantine. La prima è la 1701, che ha proposto un Franciacorta Dosaggio Riserva 2016 di impressionante fragranza e progressione, la seconda è I Barisei, con la raffinata e profonda Riserva Francesco Battista 2013. Torna sul podio, infine, e in maniera folgorante, anche Gatti, con un Nature ’16 di straordinaria eleganza. Fra le colline dell’Oltrepò Pavese, scocca l’ora del primo Tre Bicchieri per Travaglino, storica tenuta in Calvignano, che va a segno con il Riesling Campo della Fojada Riserva 2019, aggraziato e profondo. Forti segnali positivi arrivano anche dal Garda, che sta riordinano le sue denominazioni.
Intanto ci godiamo la solida crescita della Valtènesi e del suo vitigno principe: il Groppello. La sua declinazione in rosa, che in futuro sarà identificata in etichetta semplicemente con Valtènesi, offre un modello sempre più ispirato per chi è alla ricerca di vini delicati, cesellati, ricchi di dettaglio e finezza. Rimanendo sulle sponde bresciane del lago, in risalto anche diverse versioni di Lugana sempre più definite per stile e aderenza territoriale.
Ma la Lombardia del vino si fa apprezzare per la sua variegata offerta che ci porta in territori incredibili: pensiamo alle vigne del Botticino, tra cave di marmo e boschi, alle vigne del Lago di Como, ad autentiche chicche come il Moscato di Scanzorosciate, la più piccola Docg d’Italia. E non dimenticate i rossi bordolesi della Valcalepio e Capriano del Colle con le sue argille rosse.
Chiudiamo con un territorio nel cuore dei grandi appassionati di vino: la Valtellina. Pochi numeri, tanta fatica, grande qualità. Anche in quest’edizione abbiamo apprezzato dei rossi leggiadri e finissimi, capaci di abbinare naturalezza espressiva e sicuro potenziale d’invecchiamento.
LIGURIA
Cinque Terre Sciacchetrà 2020 – Cheo
Colli di Luni Vermentino Lunae Et. Nera 2022 – Cantine Lunae Bosoni
Colli di Luni Vermentino Sarticola 2022 – La Baia del Sole – Federici
Colli di Luni Vermentino Sup. Boceda 2022 – Zangani
Colline di Levanto Vermentino Luccicante 2022 – Cà du Ferrà
Rossese di Dolceacqua Posaú 2021 – Maccario Dringenberg.
VALLE D’AOSTA
Sopraquota 900 2021 – Rosset Terroir
VdA Chardonnay Cuvée Bois 2021 – Les Crêtes
VdA Chardonnay Mains et Coeur 2021 – Maison Anselmet
VdA Petite Arvine 2022 – Elio Ottin
VdA Pinot Gris 2022 – Lo Triolet
VdA Pinot Noir Pierre 2020 – Cave Gargantua
SICILIA E CALABRIA
Si rimanda al nostro precedente articolo.
ABRUZZO E MOLISE
I Tre Bicchieri dell’Abruzzo
Abruzzo Pecorino Bianchi Grilli per la Testa 2021 – Torre dei Beati
Abruzzo Pecorino Sup. La Canaglia 2022 -Fontefico
Cerasuolo d’Abruzzo Giusi 2022 -Tenuta Terraviva
Cerasuolo d’Abruzzo Tauma 2022 – Giuliano Pettinella
Cerasuolo d’Abruzzo Villa Gemma 2022 – Masciarelli
Frontone Pecorino 2020 – Cataldi Madonna
Lupaia Trebbiano Spontaneo 2022 – Castorani
Montepulciano d’Abruzzo Becco Reale 2019 – VignaMadre – Famiglia Di Carlo
Montepulciano d’Abruzzo Campo Affamato 2020 – Inalto Vini D’Altura
Montepulciano D’Abruzzo Ris. 2019 – Contesa
Montepulciano d’Abruzzo Terre dei Vestini Bellovedere Ris. 2020 – La Valentina
Trebbiano d’Abruzzo 2021 – Amorotti
Trebbiano d’Abruzzo Fosso Cancelli 2020 – Ciavolich
Trebbiano d’Abruzzo Vign. di Popoli 2020 – Valle Reale
Trebbiano d’ Abruzzo 2019 – Valentini
Tullum Pecorino Bio 2022 – Feudo Antico
I Tre Bicchieri del Molise
Molise Aglianico Contado Ris. 2019 – Di Majo Norante
LAZIO
Si rimanda al nostro precedente articolo.
SARDEGNA
Alghero Cabernet Marchese di Villamarina Ris. 2019 – Tenute Sella & Mosca
Cannonau di Sardegna Barrosu Franzisca Ris. 2020 – Giovanni Montisci
Cannonau di Sardegna Cl. Dule 2020 – Giuseppe Gabbas
Cannonau di Sardegna Le Anfore 2021 – Olianas
Cannonau di Sardegna Perda Rubia 2020 – Tenute Perda Rubia
Carignano del Sulcis Buio Buio Ris. 2020 – Cantina Mesa
Ghirada Fittiloghe 2020 – VikeVike
Mandrolisai Rosso Fradiles 2021 – Fradiles
Nasco di Cagliari Bessiu 2021 – Audarya
Sobi 2021 – Bentu Luna
Stellato Vermentino 2022 – Pala
Su’ Nico Bovale 2021 – Su’Entu
Turriga 2019 – Argiolas
Vermentino di Gallura Sup. Kramori 2022 – Saraja
Vermentino di Gallura Sup. Maìa 2021 – Siddùra
Vermentino di Gallura Sup. Sciala 2022 – Surrau
Vermentino di Gallura Sup. Sienda 2022 – Mura
BASILICATA
Aglianico del Vulture Calice 2021 – Donato D’Angelo di Filomena Ruppi
Aglianico del Vulture Il Repertorio 2021 – Cantine del Notaio
Aglianico del Vulture Nocte 2019 – Terra dei Re
Aglianico del Vulture Sup. Serpara 2017 – Re Manfredi
Aglianico del Vulture Titolo 2021 – Elena Fucci