Nicosia, capitale di Cipro. Secondo la legge locale, nessun animale, pianta o altro prodotto può essere trasferito dal settore greco dell’isola a quello turco e viceversa. Questo divieto viene però violato da Jimi, il cane dello spiantato musicista Yiannis (Adam Bousdoukos), che supera accidentalmente la zona cuscinetto dell’ONU. Il suo padrone tenterà di tutto per riportarlo indietro, ma non sarà affatto facile.
Premiato al Tribeca Film Festival nella International Narrative Competition, Torna a casa, Jimi! Dieci cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro è una gran bella sorpresa, un film che lancia un messaggio profondo e serissimo attraverso la leggerezza di un’avventura paradossalmente rocambolesca.
Sfruttando i toni della commedia, il regista cipriota Marios Piperides riflette con amarezza sul significato dei confini e sulle drammatiche dinamiche socio-politiche di un Paese spezzato.
Una Cipro dove l’assurdo meccanismo diplomatico-burocratico non fa che accentuare la divisione, il sospetto e l’odio fra le sue genti. Un’isola dalle metà ora estranee, che un tempo condividevano luoghi, odori e ricordi: gli stessi che molti ancora riconoscono e che invece sono stati strappati alla loro storia.
Eppure, le implicazioni politiche, indispensabili per il descrizione dei personaggi e dell’ambientazione, non risultano mai invadenti, smorzate dall’irresistibile umorismo e da momenti di gustoso surrealismo.
Gli spassosi dialoghi e il susseguirsi di situazioni sempre più paradossali, eppure tristemente aderenti alla realtà, rendono il film dinamico e sferzante, mentre la variegata complessità della natura umana si rinviene in personaggi disegnati con incisiva abilità.
Piperides, anche sceneggiatore, realizza un lucido ritratto della Cipro contemporanea, che nonostante le ferite, gli obblighi e le contraddizioni, non ha perso i valori dell’umanità e della solidarietà.
Lo dimostrano tutti i personaggi della vicenda (bravissimi Adam Bousdoukos, Fatih Al,Vicky Papadopoulou e Özgür Karadeniz), in fuga dai problemi che loro stessi hanno creato, ma che, nonostante la divisione politica, si ritrovano uniti dallo stesso umano sentire.
Torna a casa, Jimi! è, dunque,un piccolo e prezioso gioiello, che invita ad abbattere i confini attraverso l’unione, la collaborazione e la coesistenza pacifica, perché, come dice il regista, “costruire muri e dividere le persone non porta da nessuna parte”.
Al cinema dal 18 aprile distribuito da Tucker Film.
Alberto Leali