Divertimento e riflessione sociale nell’adattamento firmato Piparo. Un nuovo frizzante successo, a cui contribuisce l’eccellenza di ogni comparto
Tootsie, prodotto da PeepArrow Entertainment in collaborazione con il Teatro Sistina, con la regia e l’adattamento di Massimo Romeo Piparo, è un musical che affronta tematiche profonde con una leggerezza frizzante, riuscendo a unire intrattenimento e riflessione sociale. Tratto dal celebre film del 1982 con Dustin Hoffman, lo spettacolo gioca con le identità di genere, il mondo del teatro e le dinamiche relazionali, mantenendo intatto il cuore della trama originale, ma con un linguaggio fresco e ricco di riferimenti al nostro oggi. Il musical racconta la storia di Michael Dorsey, un attore di New York che, dopo aver visto la sua carriera affondare a causa di un carattere difficile, si traveste da donna per ottenere un ruolo in una versione musicale di Romeo e Giulietta. L’alter ego Dorothy Michaels non solo lo fa diventare una star, ma lo costringe anche a confrontarsi con un mondo che non aveva mai visto da quella prospettiva, scoprendo le dinamiche di potere tra uomini e donne nel settore dello spettacolo.
La trama si sviluppa in modo coinvolgente, mescolando comici colpi di scena e momenti più intimisti. Michael, nel suo travestimento da Dorothy, esplora le difficoltà e le incertezze che molte donne devono affrontare per farsi strada in un ambiente dominato dagli uomini. Ma la commedia non si ferma solo a questo; attraverso il personaggio di Michael, riflette sul significato di “essere se stessi” in un mondo che ci spinge continuamente a indossare maschere. La sua disarmante capacità di connettersi con gli altri, quando assume le vesti di Dorothy, mette in luce quanto la società possa giudicare le persone in base a stereotipi, dimostrando che il successo e il riconoscimento spesso dipendono più dall’apparenza che dal talento.
Il musical non è solo un viaggio psicologico del protagonista, ma una satira pungente sul mondo dello spettacolo e sulle sue disfunzioni. Le dinamiche tra i personaggi sono tanto divertenti quanto riflessive: la relazione tra Michael/Dorothy e Julie, la collega di cui si innamora, è uno degli snodi cruciali. La lotta interiore di Michael, che tenta di bilanciare il suo amore per Julie con la necessità di mantenere il segreto sulla sua identità, è il motore emotivo della trama. La tensione tra il desiderio di successo e la necessità di autenticità è palpabile, ed è un tema universale che si presta a molteplici letture.
Il cast porta in scena personaggi ricchi di sfumature. Paolo Conticini, nel doppio ruolo di Michael e Dorothy, regala una performance sorprendente, riuscendo a essere credibile sia nei panni dell’attore frustrato che in quelli della donna che finalmente riesce a ottenere il riconoscimento che le era stato negato come uomo. Conticini si destreggia con disinvoltura tra le due identità riuscendo a far emergere l’umanità di entrambi i personaggi. Al suo fianco, Enzo Iacchetti, nel ruolo di Jeff, l’amico di Michael, regala momenti di comicità pura, con il suo spirito sarcastico e le sue battute irresistibili. Beatrice Baldaccini, nel ruolo di Julie, aggiunge al musical una vena di sensualità e di forza, dimostrandosi abile nel passare dal gioco romantico al tormento interiore per le inattese emozioni provocatele da Dorothy. Ilaria Fioravanti conquista tutti nel ruolo di Sandy, attrice nevrotica e frustrata da sempre innamorata di Michael, brillando sia nei momenti canori che in quelli più spiccatamente comici. Massimiliano Carulli, nei panni del regista Ron, interpreta un personaggio vanesio, viscido e dispotico, ma che suscita ilarità per la sua parlata, le sue movenze e la sua antipatia per Michael/Dorothy.
Le trascinanti coreografie di Roberto Croce sono perfettamente calibrate per il tono e il ritmo dello spettacolo, mentre gli scenari si adattano rapidamente alle diverse ambientazioni, passando con naturalezza da uno spazio all’altro, grazie a una scenografia moderna e versatile (di Teresa Caruso) che cattura l’essenza della New York che fa da sfondo alla storia. Le luci (Umile Vainieri), studiate con grande attenzione, enfatizzano i momenti emotivi e riflettono le sfumature più intime dei protagonisti, mentre le musiche di David Yazbek, eseguite dall’Orchestra dal vivo diretta dal Maestro Emanuele Friello, sono un elemento fondamentale che arricchisce l’intero spettacolo, accompagnando le emozioni dei personaggi e i momenti cruciali. Le canzoni sono sapientemente integrate nella trama, non solo come momenti di svago, ma come veicoli di riflessione, affrontando tematiche sociali e culturali moderne in modo incisivo.
In definitiva, Tootsie, con la sua miscela di humor, riflessioni sociali e personaggi indimenticabili, si conferma un’esperienza teatrale piacevole, coinvolgente e ricca di spunti. La produzione italiana, pur mantenendo intatta l’anima dello spettacolo originale, riesce a infondere nuova energia e freschezza, rendendo il musical particolarmente interessante per il pubblico di oggi.
Roberto Puntato