Una sorta di Amélie Poulain inglese è la protagonista del tenero ‘This beautiful fantastic’ di Simon Aboud, che narra di una giovane insicura e fantasiosa, Bella Brown, che non riesce a dar sfogo alle proprie abilità creative perché bloccata dalle paure e dai ricordi di un passato doloroso. Grazie però al legame che instaura con il suo vicino di casa, Alfie Stephenson, un anziano apparentemente burbero e indifferente, Bella riuscirà ad aprirsi alla vita e ad acquisire fiducia in se stessa, potendo finalmente portare a realizzazione i propri sogni. A guidare il percorso di crescita di Bella c’è però soprattutto lo splendido giardino di cui la giovane deve prendersi cura e che ha nel film un ruolo decisivo: esso infatti vive e sente proprio come la protagonista, in un continuo e costante flusso mutevole. Un film delicato e garbato, dolce e curato nei minimi dettagli, che ricerca la poesia nelle piccole cose e nel racconto di un legame speciale che va oltre l’amicizia e che segna una rinascita alla vita. L’ottimo Tom Wilkinson è accompagnato dalla bella Jessica Brown Findlay, che col volto e il look di una ragazza d’altri tempi risulta perfettamente credibile nel ruolo della protagonista e calata nelle atmosfere atemporali del film. Una fiaba luminosa, colorata e sognante, un inno ottimistico alla necessità di credere in se stessi e nei propri sogni mettendo da parte ossessioni, sofferenze e solitudine. C’e da dire però che il ritmo di ‘This beautiful fantastic’ non è certo il suo punto di forza e purtroppo ciò rende spesso poco coinvolgenti le vicende dei personaggi che si susseguono sullo schermo. Inoltre, non sempre la sceneggiatura riesce ad evitare la prevedibilità, anche se è innegabile che i personaggi, anche quelli minori, sono ben tratteggiati e che poco convenzionale è la Londra raccontata, periferica e quasi irreale. La pellicola è il primo prodotto distribuito da Ambi Media Italia, nuova realtà di distribuzione cinematografica, sicuramente da tenere d’occhio.
Alberto Leali