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The Watchers – Loro ti guardano, tratto dal romanzo omonimo di A. M. Shine, vede al suo esordio alla regia di un lungometraggio Ishana Night Shyamalan, figlia del celebre M. Night, regista di cult come Il sesto senso e Unbreakable.
Gli spettatori senza dubbio terranno d’occhio le somiglianze tra lo stile di regia del padre e quello della figlia, per rilevare quanto il primo, qui in veste di produttore, abbia influito il lavoro della seconda.
Possiamo certamente dire che l’influenza del padre è ben visibile nell’accurata ricostruzione dell’atmosfera, nel modo di costruire magistralmente la tensione ed ovviamente nel plot twist finale, vero marchio di fabbrica del cinema di M. Night. D’altronde, ricordiamo che Ishana ha curato la regia di diversi progetti paterni, a cominciare da alcuni episodi dell’intrigante serie The Servant.
Ma, ancor più, è a The Village, una delle opere più belle e riuscite di M. Night, a cui rimanda per certi versi l’opera prima di Ishana. E ciò perché The Watchers, proprio come quel film, è una interessante intersezione tra fantasy horror e racconto di folklore, pur con sviluppo ed esiti del tutto diversi. In comune ci sono, però, la foresta vasta e minacciosa, che sembra essere infestata da mostruose creature, e il peso delle tradizioni popolari sullo sviluppo del racconto (in The Watchers ancor più nettamente).
The Watchers ha come protagonista l’artista Mina (Dakota Fanning), un’americana che vive a Galway, la cui macchina si rompe mentre guida attraverso una foresta incontaminata nell’Irlanda occidentale.
Mina trova rifugio in una capanna disabitata insieme ad altre tre persone intrappolate nel bosco. Al tramonto, i quattro devono però rimanere all’interno della loro struttura per non essere attaccati dalle misteriose creature della foresta che escono di notte.
Questi esseri li osservano dall’esterno attraverso un vetro unidirezionale e imitano le loro sembianze, prima di attaccarli nel caso escano allo scoperto. Per parafrasare lo slogan del film: Tu non puoi vedere gli Osservatori, ma loro vedono tutto.
Inquietante, misterioso, coinvolgente, The Watchers, proprio come The Village, sfrutta efficacemente l’aspetto folkloristico del racconto, creando al contempo, e soprattutto fino al disvelamento degli Osservatori, un senso di minaccia e una suspense ammirevoli.
Se gran parte della brutalità e del voyeurismo suggeriti dalla prima metà del film viene smorzata da sviluppi inattesi, ma meno spaventevoli di quanto si lasciava presagire, sono innegabili il talento evocativo e l’abilità dietro la macchina da presa di Shyamalan.
Molto brava è anche la protagonista Dakota Fanning, che ci regala un’interpretazione intensa ed efficacissima, dimostrandosi un’attrice di razza.
Il plot twist finale, che come suddetto rimanda ai lavori del padre e probabilmente è anche nel romanzo d’origine, potrebbe creare divisioni, ma il bello, in fondo, è proprio questo.
In sintesi, The Watchers è un esordio promettente, che lascia ben sperare nel futuro della giovane regista.
Ilaria Berlingeri