Un evento imperdibile, un pezzo di storia della musica, da venerdì 19 gennaio fino al 27 maggio 2018. 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia: a Roma, in esclusiva per l’Italia, la mostra The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains, ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey “Po” Powell di Hipgnosis, in collaborazione con Nick Mason, consulente della mostra per conto dei Pink Floyd.
Uno straordinario, immersivo viaggio fotografico e audiovisivo nella carriera del leggendario gruppo rock, accolto da elogi di critica e da un enorme successo di pubblico al Victoria Albert Museum di Londra, che ha ospitato la mostra nel suo colossale, impressionante allestimento.
Tocca adesso a Roma e al Museo MACRO di Via Nizza accogliere l’esposizione: “La scelta di Roma per ospitare un evento così importante dimostra che la capitale non è affatto ai margini – afferma il vicesindaco Luca Bergamo alla conferenza stampa di presentazione – ma ha ancora un posto fondamentale nel mondo della cultura“.
“Più che una mostra, un’esperienza emozionante ed avvincente – afferma la Sindaca Virginia Raggi – Sembra quasi di rivivere i loro concerti. Siamo il primo Paese dopo il Regno Unito ad ospitare la mostra e siamo infinitamente orgogliosi“.
The Pink Floyd Exhibition racconta il ruolo cruciale della band britannica nel panorama culturale dagli anni sessanta in poi: nel corso della loro lunga e travagliata carriera, i Pink Floyd sono riusciti a riscrivere le tendenze musicali della propria epoca, diventando uno dei gruppi più importanti di sempre.
Presenti alla conferenza, due dei membri della band, Nick Mason e Roger Waters. “E’ sempre bello tornare in Italia – dice Mason, ricordando la prima esibizione della band nel 1968 al Piper, proprio vicino al Macro che ospita la mostra – Abbiamo sicuramente lasciato una raccolta di opere, ma può sembrare che il nostro viaggio sia stato più premeditato di quanto non lo sia in realtà. Spesso si è trattato di cose occasionali, il risultato di un momento. E’ bello ricordare il passato con una mostra che lo celebra, ma adesso occorre pensare al futuro”
Gli fa eco Roger Waters: “Questa mostra è un grande viaggio emotivo e politico e mi è piaciuto vederla, ma sinceramente non mi interessano molto la nostra eredità e il nostro passato, mi interessano il presente e gli individui. Siamo su un treno espresso verso l’estinzione e non ci facciamo più neanche caso; viviamo tutti i giorni la precarietà. Certo, in passato abbiamo realizzato opere che sono rimaste e ne sono orgoglioso, ma c’è tanto altro davanti a noi oggi, che è più importante. Io, ad esempio, ho lasciato questa eredità da molti anni ormai; oggi però continuo a lavorare e a fare concerti“.
Musica psichedelica, rock progressivo, esperimenti sonori, ricerca filosofica, critica sociale, grafiche innovative (grazie a talenti come Storm Thorgerson o Gerald Scarfe), concerti spettacolari: per tutto questo, la band venne riconosciuta come uno dei fenomeni più importanti della scena musicale contemporanea.
Il percorso espositivo guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri della band passati e presenti, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. 350 gli oggetti in mostra: strumenti musicali da collezione mai esposti prima, tastiere, pedaliere, sintetizzatori, video in cui i componenti della band raccontano la nascita dei brani più celebri ed episodi della loro carriera, parti degli allestimenti scenici, lo storico maiale rosa gonfiabile icona di Animals, i pupazzi e le animazioni realizzati da Gerald Scarfe per il tour di The Wall, le gigantesche maschere di pietra di The Division Bell, gli anni della psichedelia e quelli dei concerti italiani (tra cui, in esclusiva per Roma, il video di One Of These Days, tratto dalla celebre esibizione dei Pink Floyd a Pompei), le esperienze cinematografiche e i grandi successi discografici.
Il momento culminante è poi la Performance Zone, in cui viene sorprendentemente ricreato l’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D.
The Pink Floyd Exhibition è presentata da Michael Cohl di Concert Productions International B.V., Mondo Mostre e Live Nation. La mostra è curata dal direttore creativo dei Pink Floyd Aubrey “Po” Powell (della partnership di design Hipgnosis) e Paula Webb Stainton, che ha lavorato a stretto contatto con i membri dei Pink Floyd tra cui Nick Mason (Exhibition Consultant per Pink Floyd), con l’ulteriore collaborazione di Victoria Broackes, curatrice del V&A di Londra. La mostra è una collaborazione con i designer Stufish, i maggiori architetti di intrattenimento e collaboratori di lunga data della band, oltre ai rinomati exhibition designers Real Studios.
Alberto Leali