Al cinema dal 16 novembre con Eagle Pictures. Nel cast Patrick Dempsey, Addison Rae, Milo Manheim, Jalen Thomas Brooks, Nell Verlaque, Rick Hoffman e Gina Gershon
Plymouth, Giorno del Ringraziamento. La festa americana per eccellenza si trasforma in una carneficina a causa della furia omicida di un folle travestito da John Carver.
Eli Roth, assieme allo sceneggiatore Jeff Rendell, confeziona uno slasher classico e derivativo, che rispetta tutti i topos del genere e fa largo uso di citazioni.
Non per questo, però, il suo Thanksgiving, ispirato e guidato dal suo stesso fake trailer in Grindhouse, risulta poco efficace o divertente. Anzi, Roth va sul sicuro, intrattenendo il pubblico con gusto artigianale e regalando appaganti sequenze gore.
Certo, non manca la critica alle follie del capitalismo e al consumismo imperante (vedasi il romeriano incipit nel centro commerciale), ma per il resto sembra di assistere a uno dei tanti B-movie anni ’80 sulla scia del successo di Halloween e Venerdì 13, in cui tutto è incentrato sulle morti fantasiose e sul serial killer mascherato e imprendibile.
Il fine di Roth, quindi, è esclusivamente quello di intrattenere il suo pubblico, da un lato, con scene splatter come non se ne vedavano da tempo, dall’altro con un’ironia indubbiamente gustosa.
Poco importano la trama, le ambizioni e i messaggi sociologici, qui contano la gestione del sangue, che è sempre stato il punto di forza del cinema di Roth, il ritmo forsennato e i vorticosi movimenti di macchina.
Non è certo un film che resterà agli annali, ma se siete cultori del genere, vi farà trascorrere un’ora e mezza di goduria fra sangue e risate.
Maria Grande