Prende il via la seconda stagione della family comedy È arrivata la felicità, in onda su Rai 1 dal 20 febbraio. Tante le novità che dovranno affrontare i protagonisti, compresa Francesca Scuccimarra (Tezeta Abraham), che decide di intraprendere un anno di totale chiusura col mondo maschile
In E’ arrivata la felicità Tezeta Abraham è Francesca, un’immigrata di seconda generazione dall’accento borgataro, che gestisce una libreria romana con le fide amiche Angelica (Claudia Pandolfi) e Valeria (Giulia Bevilacqua). Se nella prima stagione, la ricordiamo bisognosa di affetto e alla ricerca costante di un compagno, che trova, dopo vari tentativi, in Vittorio, in E’ arrivata la felicità 2, la ragazza decide, dopo l’ennesima delusione, di dara una svolta alla sua vita e di chiudere col mondo maschile. Ci riuscirà?
A tu per tu con Tezeta Abraham, che ci racconta le novità che la riguardano in questa seconda stagione della serie di Rai 1.
Dunque, Tezeta, come ci ha lasciati Francesca nella prima stagione?
“Nella scorsa stagione, Francesca si fidanza con Vittorio, l’ex della sua migliore amica Angelica, ma anche con lui finisce male. Se nella prima stagione andava molto alla ricerca degli uomini, anzi li rincorreva proprio, nella seconda, si accorge che forse non era quella la strada giusta e che ha un po’ esagerato. Decide, così, di concentrarsi maggiormente su se stessa e di diventare più riflessiva, per comprendere i motivi per cui non riesce a trovare l’amore. Quindi diciamo che in questa nuova serie Francesca è più matura.”
Quali sono le prove che dovrà affrontare Francesca in questa seconda stagione?
“Beh, dovrà affrontare una dura prova quando nella sua vita arriverà un ragazzo di nome Luca, amico di Rita (Federica De Cola) e interpretato da Primo Reggiani. Lui è bello come non mai e ha questi occhioni neri in cui lei si perde. Chissà, riuscirà ad innamorarsi di nuovo? “
Se dovessi chiederti quanto c’è di Francesca in Tezeta, cosa mi risponderesti?
“Molto, un buon 60%. E’ una ragazza straniera che arriva in Italia molto giovane e che sente quel Paese subito suo, tant’è che acquisisce un forte accento romano. Per lei, però, non è facile ottenere la cittadinanza, come non lo è stato per me, che ce l’ho fatta dopo 19 anni. La storia di Francesca è molto attuale e simile a quella di tante persone che si sono trovate nella sua stessa situazione.”
Roberto Puntato