L’attore napoletano in scena con gli spettacoli Come un animale senza nome e L’ammore nun’è ammore dal 28 novembre al 3 dicembre
Torna a grande richiesta al Teatro Vascello, Lino Musella, attore fra i più amati e premiati della sua generazione.
Due gli spettacoli in scena: dal 28 al 30 novembre l’opera-concerto originale, su testi di Pier Paolo Pasolini, dal titolo Come un animale senza nome e dall’1 al 3 dicembre il personalissimo omaggio al genio di Shakespeare di L’ammore nun’è ammore.
Come un animale senza nome
Il poema autobiografico del “Poeta delle ceneri” sarà la colonna vertebrale del corpus poetico pasoliniano che la voce di Lino Musella renderà in forma di costellazione sonora, nuova e vibrante, accompagnata dalle sonorità musicali del Maestro Luca Canciello.
La straordinaria e misteriosa potenza del fantasma pasoliniano torna a interrogare il nostro presente a più di cento anni dalla nascita del poeta.
L’ammore nun’è ammore
Lino Musella, abituato a muoversi tra cinema e teatro, è quiprotagonista di un affascinante percorso poetico attraverso gli immortali versi di Shakespaere, qui “traditi” in napoletano dall’artista Dario Jacobelli.
L’ammore nun’è ammore nato a Le vie dei Festival, grazie ad un precedente studio realizzato alla Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli è un’originale ‘recita dei sentimenti’ tra emozioni, atmosfere magnetiche e intensi desideri.
Musella racconta l’amore, la bellezza e la caducità della vita in una lingua coraggiosa, viscerale e seducente. Ad affiancarlo sulla scena, Marco Vidino ai cordofoni e alle percussioni con le sue musiche suggestive e avvolgenti che accompagnano gli spettatori in questo intimo viaggio.
Dario Jacobelli, poeta scomparso prematuramente nel 2013, autore di racconti e romanzi, abile paroliere per musicisti come i Bisca, i 99 Posse e gli Almamegretta ricorda l’attore si dedicò negli ultimi anni della sua vita alla traduzione in napoletano e al tradimento, come amava definirlo, di 30 Sonetti di Shakespeare.
Non aveva scadenze, non doveva rispettare le indicazioni o correzioni di nessun editore. Per committenti aveva i suoi amici più cari ai quali dedicava ogni sua nuova traduzione. I Sonetti in napoletano suonano bene. Battono di un proprio cuore. Indossano una maschera che li costringe a sollevarsi dal foglio per prendere il volo, tenendo i piedi per terra.