Torna, dal 25 giugno al 2 agosto, la celebre famiglia della scena in un itinerario tra storia, radici e teatro, per riscoprire la grande dinastia di teatranti
Il Teatro Valle riapre alle mostre, dal 25 giugno al 2 agosto, con un nuovo omaggio alla grande famiglia d’arte che tutto il mondo conosce e ammira, Il Teatro Valle racconta: dagli Scarpetta ai De Filippo va in scena il Teatro, a cura di Maria Procino e Sandro Piccioni.
Dopo la mostra allestita lo scorso dicembre, La grande arte del ridere, il Teatro di Roma torna a onorare ancora una volta l’opera, il talento e il genio degli Scarpetta-De Filippo attraverso foto, locandine ma anche attraverso i loro stessi ricordi, riflessioni, poesie e le parole di chi ebbe la fortuna di vederli, come Alberto Savinio, Massimo Bontempelli, Renato Simoni e molti altri.
Nella nuova esposizione verrà riproposto l’omaggio agli Scarpetta come incipit di un viaggio nel teatro e nella storia, e alle radici, di una grande famiglia della scena. In alcuni palchi del teatro sarà possibile vedere e ascoltare alcuni brevi video che raccontano sei tra i più importanti lavori dei De Filippo rappresentati al Valle dagli anni ’30, commedie che saranno poi proiettate integralmente nel foyer per tutto il periodo della mostra: da Miseria e nobiltà, Natale in casa Cupiello, Don Rafele ’o trumbone e Cupido scherza e scappa di Peppino a Quaranta… ma non li dimostra di Peppino e Titina De Filippo, fino alla vicenda di Sik-Sik trasposta nel film Quei due (diretto nel 1935 da Gennaro Righelli), interpretato da Eduardo, Peppino De Filippo e Assia Noris.
Inoltre, il pubblico potrà ascoltare alcuni minuti della straordinaria e ultima interpretazione di Eduardo: quella del 1979 al Teatro San Ferdinando di Napoli, quando Eduardo torna in scena con Sik Sik, l’artefice magico e inizia, a 79 anni, la sua ultima tournée con la quale diede l’addio alle scene passando il testimone a suo figlio Luca. Giulio Baffi, allora direttore del San Ferdinando, a titolo personale e in maniera artigianale, registrò la voce di Eduardo.
Ancora un’occasione speciale per non smettere di scoprire o riscoprire una famiglia di maestri del nostro teatro, attori e drammaturghi più seguiti e amati in Italia, e grandi innovatori della scena teatrale, che hanno lasciato il segno, non solo nella commedia napoletana, ma nell’identità nazionale. È nel 1930 che, dopo varie esperienze in altre compagnie e soprattutto nella Compagnia del fratello Vincenzo Scarpetta, i tre fratelli De Filippo decidono di creare una loro formazione: nasce, così, il Teatro Umoristico i De Filippo che avrà un grandissimo successo in tutta Italia fino a far dire allo stesso Mussolini «I De Filippo non si toccano». Da allora iniziò un altro lungo capitolo della storia del teatro per una dinastia familiare e teatrale che, dall’Ottocento, ancora oggi non ha fine sui palcoscenici.
La mostra è aperta, ad ingresso libero, giovedì venerdì e sabato dalle ore 17 alle ore 20, domenica dalle ore 11 alle ore 18. Non sono consentiti assembramenti di persone. È obbligatorio l’uso della mascherina se la distanza interpersonale e minore di un metro. Evitare gli affollamenti in fila mantenendo una distanza maggiore di un metro tra le persone.