Classici intramontabili e capolavori contemporanei nel nutrito nuovo cartellone del Teatro Eliseo
Classici intramontabili, da Shakespeare a Molière, e capolavori contemporanei, da Bergman, passando per Boll, Ibsen, Miller, Goethe, Hare. Ecco il programma della prossima stagione del Teatro Eliseo di Roma, presentata dal suo direttore artistico Luca Barbareschi, che figura anche tra i protagonisti in palcoscenico.
La stagione avrà inizio il 5 novembre e si concluderà il 26 aprile.
Ad aprire le danze è Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman per la regia del maestro russo Andrei Konchalowsky, seguiranno, nell’ordine: La tempesta di Shakespeare, diretto da Luca De Fusco con protagonisti Eros Pagni e Gaia Aprea; L’onore perduto di Katharina Blum di Heinrich Boll con Elena Radonicich e Peppino Mazzotta e lo spettacolo di Natale e Capodanno Il cielo sopra il letto di David Hare con Luca Barbareschi, regista e attore, e Lucrezia Lante della Rovere.
Si riparte dopo le feste con La scuola delle mogli di Molière, di e con Arturo Cirillo; il shakespeariano Re Lear con i veterani Glauco Mauri e Roberto Sturno e Vetri rotti di Arthur Miller con Elena Sofia Ricci e Maurizio Donadoni, diretti da Armando Pugliese.
E ancora, il cartellone del Teatro Eliseo si arricchisce con I ragazzi che si amano, spettacolo tratto da Jacques Prevert con Gabriele Lavia; Il costruttore Solness di Heinrik Ibsen con protagonista Umberto Orsini diretto da Alessandro Serra; Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller con Alessandro Haber; e infine Le affinità elettive di Goethe con Elena Arvigo, Silvia D’Amico, Denis Fasolo, Gabriele Portoghese e Oskar Winiarski, diretti da Andrea Baracco
Tra i titoli che comporranno, invece, il prezioso programma 2019/2020 del Piccolo Eliseo, sono da segnalare: Non farmi perdere tempo con Lunetta Savino; Zero, il monologo di Massimiliano Bruno che torna dopo il successo di Sogno di una notte di mezza estate; Giusto la fine del mondo con Anna Bonaiuto; Accabadora, tratto dal testo di Michela Murgia e interpretato da Anna Della Rosa; Le braci di Sándor Márai con Renato Carpentieri e Stefano Jotti; Paolo Borsellino essendo stato di Ruggero Cappuccio e la commedia Roger, con Emilio Solfrizzi.
Alberto Leali