Quest’anno una speciale preapertura con Notre-Dame e Giovanna d’Arco; inaugura una prima rappresentazione assoluta, Julius Caesar di Giorgio Battistelli
La nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma è costruita con lo stesso metodo che ha guidato il Lirico romano negli ultimi anni: ricerca dell’eccellenza artistica e voglia di sperimentare coniugate alla responsabilità verso il pubblico, per realizzare un teatro d’opera al passo con una società che cambia velocemente.
Espressione di una consolidata identità del Teatro, la prossima stagione 2021-22 dell’Opera di Roma, grazie a una rete di grandi coproduzioni internazionali, offre al pubblico melodrammi della tradizione insieme a opere raramente eseguite, con l’apertura affidata a una prima rappresentazione assoluta, Julius Caesar di Giorgio Battistelli, con la direzione di Daniele Gatti per la regia di Robert Carsen.
Preapertura
La stagione sarà anticipata, in autunno, da due spettacoli di preapertura: dal 14 al 19 settembre per il balletto, un capolavoro del repertorio moderno, Notre-Dame de Paris del geniale Roland Petit – ripreso da Luigi Bonino, Direttore Artistico del Repertorio Roland Petit – che apparirà per la prima volta sul palcoscenico del Costanzi. Accanto alle stelle della compagnia romana, diretta da Eleonora Abbagnato, nel ruolo principale il danzatore kazako Bakhtiyar Adamzhan. Le musiche di Maurice Jarre, su base registrata, sono state eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Kevin Rhodes.
Per l’opera, dal 17 al 26 ottobre, Giovanna d’Arco, titolo di Giuseppe Verdi che al Costanzi ha visto una sola precedente edizione nel 1972 e che qui sarà affidato a un nuovo allestimento con la lettura musicale di Daniele Gatti (nel 1983 aveva debuttato come direttore d’orchestra con quest’opera) e la visione scenica immaginifica di Davide Livermore. Nino Machaidze sarà Giovanna, Francesco Meli Carlo VII, mentre Roberto Frontali e Dmitry Beloselskiy saranno rispettivamente Giacomo e Talbot. Dirige il Coro del Teatro dell’Opera il maestro Roberto Gabbiani. In scena anche il Corpo di Ballo.
Stagione di Opera
La stagione operistica del Teatro dell’Opera di Roma sarà dunque aperta, il 20 novembre, con una prima rappresentazione assoluta, commissionata dal Lirico romano a uno dei maggiori compositori di oggi, Giorgio Battistelli. Partendo dalla tragedia di Shakespeare, Ian Burton ha realizzato il libretto di Julius Caesar, tragedia in musica, affidata alla poetica visione di Robert Carsen. Sarà il maestro Daniele Gatti, sul podio dell’Orchestra dell’Opera, a tenere a battesimo questa nuova composizione che segna il suo congedo come direttore musicale. Nel cast internazionale Clive Bayley che sarà l’imperatore romano, Elliot Madore e Julian Hubbard che interpreteranno rispettivamente Brutus e Cassius.
Immancabile anche in questa stagione la Tosca così come la vide Puccini nella prima assoluta del 1900. Dal 4 dicembre (con una ripresa nel novembre 2022) torna in scena l’opera simbolo del Teatro Costanzi, con la regia di Alessandro Talevi ricostruita sull’allestimento originale di Adolf Hohenstein. Alla direzione dell’Orchestra il maestro Paolo Arrivabeni. Nel ruolo di Floria Tosca per la prima volta da noi Saioa Hernández, mentre il Barone Scarpia sarà interpretato da Roberto Frontali. Nei panni del pittore e rivoluzionario Mario Cavaradossi torna a Roma Vittorio Grigolo, sul palcoscenico che lo ha visto debuttare a soli tredici anni nel mondo dell’opera nel ruolo del pastorello proprio nell’edizione memorabile di Tosca con Luciano Pavarotti del 1990.
Grande attesa per Kát’a Kabanová di Leoš Janáček che arriva per la prima volta al Teatro Costanzi in un allestimento in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, firmato da Richard Jones, che gli è valso l’Olivier Award 2019. Sul podio il maestro David Robertson. Dal 18 al 27 gennaio si potrà dunque ascoltare e vedere uno dei maggiori lavori teatrali del Novecento, in cui conflitti sociali di un mondo autoritario e drammi interiori della protagonista s’intersecano fino a condurre alla tragedia finale. Come protagonista il ritorno di Corinne Winters, impegnata in questi giorni nelle recite di Madama Butterfly al Circo Massimo. Nel cast anche Charles Workman (Boris Grigorijevič), Susan Bickley (Marfa Kabanová), Julian Hubbard (Tichon Kabanov).
A febbraio (dall’8 al 17) finalmente in forma scenica Luisa Miller del giovane Verdi affidato alla regia di Damiano Michieletto. Lo scorso maggio Michele Mariotti aveva diretto per la prima volta il melodramma tragico in tre atti, trasmesso in streaming su Operaroma.tv. Questo lavoro tratto da Schiller, da tempo considerato centrale nell’evoluzione stilistica di Verdi, segnerà la prima direzione a Roma del maestro Mariotti dopo la nomina quadriennale a Direttore musicale del nostro Teatro dal novembre 2022. Lo spettacolo ha le scene di Paolo Fantin e i costumi di Carla Teti. Michele Pertusi sarà il conte di Walter, Antonio Poli Rodolfo, Daniela Barcellona Federica, Marco Spotti Wurm, Amartuvshin Enkhbat, giovane baritono mòngolo, debutta come Miller, Roberta Mantegna ritorna in stagione come Luisa. Si tratta di un allestimento in collaborazione con l’Opera di Zurigo.
L’edizione della Turandot, in programma dal 22 al 31 marzo, si annuncia come una lettura davvero nuova del capolavoro di Puccini così amato e tante volte rappresentato all’Opera di Roma. Il nuovo allestimento sarà curato in ogni aspetto (regia, scene, costumi, video) da uno dei più grandi artisti contemporanei, Ai Weiwei, che per la prima volta si cimenta con una regia teatrale. Una scelta lontana dalla sua consueta ricerca artistica, ma che Ai Weiwei ha accettato anche perché, giovanissimo, era stato una comparsa nella Turandot di Zeffirelli al Metropolitan. Da quei giorni newyorchesi un lungo cammino di artista, e di oppositore del governo cinese, lo ha condotto a essere una figura di assoluto spicco nel mondo culturale di oggi. Leggere l’immaginario mondo cinese di Gozzi, e poi di Puccini, da parte di un artista cinese sarà motivo di straordinario interesse. Sul podio dell’Orchestra ritorna la direttrice Oksana Lyniv dopo il debutto romano dello scorso maggio. Nel ruolo della principessa si alterneranno Oksana Dyka ed Ewa Vesin, mentre in quello di Calaf Bryan Hymel e Arsen Soghomonian.
I Puritani, l’ultimo capolavoro della fulminea carriera di Vincenzo Bellini, ritorna in forma scenica dal 19 al 30 aprile, dopo il concerto dello scorso gennaio che aveva realizzato visualizzazioni da record sul nostro canale You Tube. Sul podio dell’Orchestra dell’Opera anche stavolta il maestro Roberto Abbado. Alla regia di questo nuovo allestimento Andrea De Rosa, che ha già firmato numerose produzioni di successo al Costanzi. Nel ruolo di Elvira Valton il ritorno di Jessica Pratt, tra le più apprezzate interpreti del repertorio belcantista. Nei panni di Lord Arturo Talbo il tenore americano Lawrence Brownlee si alternerà con Francesco Demuro. Sir Riccardo Forth sarà interpretato da Franco Vassallo, Sir Giorgio Valton da Nicola Ulivieri e Lord Gualtiero Valton da Roberto Lorenzi.
Dal 3 all’11 giugno un classico verdiano, Ernani, un melodramma ricco di bellissime e famose arie come “Ernani, involami” e di popolari momenti corali come “Si ridesti il Leon di Castiglia”, in cui il grande compositore anticipa caratteri e psicologie che svilupperà nelle creazioni successive, quelle definite “della maturità”. Alla base della storia l’opera teatrale di Victor Hugo “manifesto” del romanticismo francese. Sul podio il maestro Marco Armiliato; la regia di questo allestimento che aveva inaugurato la stagione 2013/14 è firmata da Hugo de Ana, che ha ideato anche scene e costumi. Sulla scena un cast internazionale: Francesco Meli (Ernani), Luca Micheletti (Don Carlo), Evgeny Stavinsky (de Silva), Angela Meade (Elvira).
Ultimo titolo della stagione operistica una vera perla. Dal 4 al 13 ottobre sarà possibile ascoltare Alceste di Gluck, opera di estremo fascino e di rara esecuzione: sulle scene del Teatro dell’Opera manca dal 1967. Sul podio il maestro Gianluca Capuano, specialista del repertorio del Settecento. La regia di questo allestimento della Bayerische Staatsoper è firmata da Sidi Larbi Cherkaoui che firma anche la coreografia. Nella sua visione, i danzatori della compagnia Eastman sono un’estensione del Coro, una sorta di coro muto. Nel cast Stanislas de Barbeyrac (Admète), Marina Viotti (Alceste), Luca Tittoto (Grand Prêtre) e Patrik Reiter (Evandre).
Stagione di Balletto
Dal 19 dicembre al 2 gennaio la rilettura in chiave contemporanea di uno dei titoli ballettistici più amati di sempre, Lo schiaccianoci, creata da Giuliano Peparini appositamente per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma nel 2015. Con questo balletto, divenuto un cult del periodo natalizio, festeggeremo insieme l’ultimo dell’anno e saluteremo l’arrivo del 2022. La partitura musicale di Čajkovskij è eseguita dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal maestro Nir Kabaretti. Protagonisti di questo balletto in due atti, tratto da un racconto di E.T.A. Hoffmann, su adattamento dello stesso Peparini, le étoiles Alessandra Amato e Rebecca Bianchi e i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino e Alessio Rezza.
Torna nella stagione 2021-22 del Balletto, dal 25 febbraio al 3 marzo, la formula ormai consueta del trittico dedicato ai lavori di tre maestri. La serata si apre con Herman Schmerman del geniale William Forsythe che sulle musiche di Thom Willems ha creato nel 1992 un balletto senza trama diviso in due atti, con il solo scopo di veder danzare ballerini talentuosi con i costumi disegnati da Gianni Versace. Il secondo brano della serata è Walking Mad creato dallo svedese Johan Inger nel 2001 e presentato a Roma nel marzo 2018. Sulle note del Bolero di Ravel e di Für Alina di Pärt, Inger porta in scena un muro che divide, si muove e si apre generando spiragli di comunicazione. In chiusura From Afar, creazione del coreografo Nicolas Blanc, su musica di Ezio Bosso con le scene di Andrea Miglio e i costumi di Anna Biagiotti. È una storia che mette in relazione presenza e assenza, vicinanza e distanza. Musiche su base registrata.
Dal 10 al 15 maggio si rianima la magia de Il Corsaro rivisto dall’estro coreografico di José Carlos Martínez che venne bruscamente interrotto dalla chiusura dei teatri nel marzo 2020. Spettacolo di grande eleganza, grazie anche alle scene e ai costumi disegnati da Fancesco Zito, ha vinto il Premio Danza&Danza 2020 come “Spettacolo classico dell’anno”. Stelle internazionali del calibro di Marianela Núñez, Maia Makhateli, Kimin Kim e Vadim Muntagirov si alternano con i danzatori capitolini. L’Orchestra del Teatro dell’Opera è diretta dal maestro Alexei Baklan.
A settembre 2022 una celebrazione di uno dei coreografi più creativi e innovativi della scena internazionale, ormai di casa al Costanzi nelle ultime stagioni. Dal 13 al 18 va in scena la Serata Preljocaj che si apre con la ripresa di Annonciation che il coreografo francese di origine albanese ha creato nel 1997. Sulle note del Magnificat di Vivaldi porta in scena un momento chiave della cultura cattolica, l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. Completa e impreziosisce la serata una creazione per la compagnia romana, Nuit Romaine, una nuova straordinaria collaborazione con l’Alta Moda di Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior. Interpreti d’eccezione Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel. Musiche su base registrata, da Vivaldi e Händel a Bach, passando per Schubert e Rossini, fino ad arrivare a Wagner e Ligeti.
La stagione di balletto 2021-22 si chiude con il titolo più importante del repertorio romantico, Giselle. Dal 21 al 27 ottobre sarà occasione di un sentito e affettuoso omaggio alla sua più leggendaria interprete, Carla Fracci, nella versione coreografica da lei firmata proprio all’Opera di Roma nel 2004, ripresa da Julio Bocca e Gillian Whittingham. Cavallo di battaglia per tutte le danzatrici, la signora Fracci aveva debuttato al Costanzi proprio danzando Giselle nel 1964 accanto a Henning Kronstam. Accanto ai talenti romani della compagnia di danza, una coppia di fuoriclasse come Natalia Osipova e Cesar Corrales. Il maestro Kevin Rhodes dirige l’Orchestra dell’Opera nella musica di Adolphe Adam, una delle prime a essere composte espressamente per un balletto.
Oltre l’Opera
Domenica 10 aprile, negli spazi della “Nuvola” di Fuksas, La Passione di Bach nella messa in scena di Romeo Castellucci evita ogni tentazione verso la rappresentazione, cercando un nuovo senso di rivelazione. La Matthäeus-Passion diretta dal maestro James Conlon si inserisce nel solco della ricerca costante del nostro Teatro al di là della tradizione verso nuove forme di espressione. Di questo allestimento, in coproduzione con Eur Spa, Castellucci firma regia, scene, luci e costumi. Charles Workman sarà l’Evangelista e Krzystof Bączyk Jesus, con la partecipazione di Maria Grazia Schiavo e Veronica Marini (soprani), Vivien Shotwell (mezzosoprano) e Krystian Adam (tenore).
Dal 3 al 7 dicembre 2021, va in scena al Teatro Nazionale, in coproduzione con AsLiCo, Acquaprofonda, un’opera contemporanea per ragazzi composta da Giovanni Sollima sul tema dell’inquinamento delle acque. Il libretto di Giancarlo De Cataldo è una preziosa occasione per occuparsi di un tema attualissimo e di grande impatto sulla vita quotidiana di tutti, affidata interamente ai talenti di “Fabbrica” Young Artist Program. Il team creativo proviene dalla seconda edizione di questo innovativo progetto: alla regia Luis Ernesto Doñas, alle scene Chiara La Ferlita, ai costumi Elisa Cobello. Nel cast invece i talenti dell’edizione in corso: Agnieszka Jadwiga Grochala, Irene Savignano, Rodrigo Ortiz, Alessandro Della Morte e Arturo Espinosa.
Ci sarà spazio anche per l’arte figurativa, grande amore della tradizione del Teatro Costanzi. Dal 22 aprile al 24 maggio negli spazi del Palazzo dei Congressi, in collaborazione con Eur Spa, sarà possibile visitare la mostra Casta Diva, dedicata ai fondali storici dell’Archivio del Teatro dell’Opera di Roma.
Film-Opera
Infine vedrà la luce il terzo progetto legato al format Film-Opera. Dopo il grande successo televisivo di Barbiere e Traviata con la direzione di Daniele Gatti, Mario Martone questa volta presterà il suo estro registico a una delle opere più amate: La bohème di Puccini, affidata alla bacchetta di Michele Mariotti.
OperaCamion
Ritornerà finalmente nelle piazze di Roma e del Lazio, uno degli appuntamenti estivi più attesi, il progetto OperaCamion con il suo tir itinerante appositamente attrezzato per contenere le scene e ospitare i cantanti. Affidato alla squadra composta da Gianluigi Toccafondo e Fabio Cherstich anche il titolo di quest’anno: Tosca, l’opera romana per eccellenza, particolarmente adatta a essere diffusa fra un pubblico non abituato a frequentare il teatro d’opera.
Stagione estiva alle Terme di Caracalla
Dopo l’eccezionale esperienza al Circo Massimo, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma tornerà sul palcoscenico tradizionale delle Terme di Caracalla con un cartellone ricco e diversificato. Una straordinaria apertura con un titolo mai eseguito in Italia, Mass di Leonard Bernstein, affidato alla lettura scenica di Damiano Michieletto con la direzione del maestro Diego Matheuz. A seguire le riprese di due fortunati allestimenti, Il barbiere di Siviglia di Rossini in stile hollywoodiano firmato da Lorenzo Mariani con la direzione di Stefano Montanari e la Carmen di Bizet, diretta da Bertrand de Billy, che la regista Valentina Carrasco ha voluto ambientare in Messico. Le emozioni della grande danza sono assicurate con le suggestive atmosfere di Notre-Dame de Paris di Petit.
Come ogni anno, ricca la proposta degli “Extra” sempre accolti con entusiasmo dal pubblico. Si parte con ben dodici serate di Claudio Baglioni e il suo Dodici note, la pop star David Garrett con il tour Alive e l’imperdibile Gala Roberto Bolle and Friends.
Lezioni di Opera
Riprenderanno le Lezioni di Opera tenute da Giovanni Bietti che, stagione dopo stagione, ha conquistato un pubblico sempre più numeroso di appassionati ai quali illustra, con una terminologia chiara e mai superficiale, il contesto e le particolarità del linguaggio musicale di opere e autori in cartellone.
“Fabbrica” Young Artist Program
Continuerà nella stagione 2021-22 anche l’attività di “Fabbrica” Young Artist Program che permette agli artisti prescelti di collaborare già a molte produzioni del Teatro e di vivere “dall’interno” il modo in cui si mette in scena un melodramma. I giovani talenti inseriti nel progetto hanno modo di perfezionarsi sotto la guida dei vari artisti che realizzano gli spettacoli della stagione e anche di mettersi alla prova in lavori autonomi.
Opera Giovani
Oltre ad alcune recite riservate alle scuole, proseguiranno con lo slogan “Vietato ai maggiori di 26 anni”, anche le prove generali dedicate al nostro pubblico giovane, sempre più numeroso, che potrà accedere pagando solo 15 euro oppure sottoscrivendo uno speciale abbonamento.