La Turandot di Ai Weiwei, la Carmen con i costumi di Fendi, l’Oedipus Rex narrato da Massimo Popolizio; e ancora la nuova creazione de Il Corsaro affidata a José Carlos Martinez, i ritorni de Il lago di cigni e di Notre-Dame de Paris sono solo alcuni dei titoli in programma nella nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma
Il programma della nuova stagione del Teatro dell’Opera di Roma intreccia più direzioni e obiettivi, inseguendo l’eccellenza musicale, la ricerca e la sorpresa, e la rilettura di grandi classici del repertorio lirico e di balletto.
Artisti di tutti i Paesi del mondo hanno accettato di essere protagonisti della nuova stagione del Teatro per condividere la loro idea contemporanea sul mondo lirico.
La stagione operistica
Martedì 10 dicembre il maestro Daniele Gatti inaugura con Les vêpres siciliennes la stagione lirica; la regia del nuovo allestimento è affidata a Valentina Carrasco, già apprezzata per una sua Carmen a Caracalla. Tra i principali interpreti Roberto Frontali, Dario Russo e Roberta Mantegna.
Prima opera del 2020 (dal 23 gennaio al 6 febbraio) I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini sarà il secondo titolo diretto dal maestro Daniele Gatti in un nuovo allestimento con regia, scene, costumi e luci di Denis Krief. Protagonisti saranno Anna Goryachova, Vasilisa Berzhanskaya, Mariangela Sicilia e Benedetta Torre.
Sarà in scena a febbraio (dal 18 al 29) anche l’Evgenij Onegin di Čaikovskij diretto da James Conlon. Lo spettacolo (in lingua originale) avrà la regia di Robert Carsen.
L’edizione della Turandot, in programma dal 25 marzo al 5 aprile, si annuncia come una lettura davvero nuova del capolavoro di Puccini così amato e tante volte rappresentato all’Opera di Roma. Il nuovo allestimento sarà curato in ogni aspetto (regia, scene, costumi) da uno dei più grandi artisti contemporanei, Ai Weiwei, che per la prima volta si cimenta con una regia teatrale.
Agli stessi anni della Turandot risale la Kát’a Kabanová, che Leoš Janáček terminò nel 1922. È la prima volta che questo capolavoro del musicista ceco è rappresentato a Roma. L’opera sarà presentata in un nuovo allestimento in coproduzione con la Royal Opera House di Londra, uno spettacolo che ha vinto quest’anno l’Olivier Award. A dirigere l’opera (dal 19 al 28 aprile) sarà David Robertson, regia di Richard Jones e scene e costumi di Antony McDonald.
A maggio (dal 22 al 31) torna un’opera del giovane Verdi raramente presente nella storia del Teatro dell’Opera, affidato alla regia di Damiano Michieletto, Luisa Miller (1849). Roberto Abbado tornerà sul podio per questo lavoro tratto da Schiller, da tempo considerato centrale nell’evoluzione stilistica di Verdi. Lo spettacolo ha le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti e le luci di Hans-Rudolf Kunz.
Alla fine di maggio sarà in teatro, a capo per la prima volta della nostra orchestra, il maestro Myung-whun Chung: dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, il massimo capolavoro non teatrale del compositore. Sotto la sua bacchetta canteranno il soprano Carmen Giannattasio, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu e il basso Roberto Tagliavini.
Dal 13 al 25 giugno sarà in programma la Carmen, diretta da Bertrand de Billy (al suo debutto all’Opera) con la regia di Emilio Sagi, le scene di Daniel Bianco, luci di Eduardo Bravo e coreografie di Nuria Castejón. Si tratterà però di un nuovo allestimento perché lo spettacolo (visto nel 2014) avrà costumi nuovi disegnati da Fendi.
Due importanti titoli di Stravinskij, legati alla sua stagione neoclassica ed entrambi diretti da Daniele Gatti, chiuderanno la stagione nella seconda metà di ottobre. Un nuovo allestimento del Rake’s Progress (La carriera di un libertino) dal 18 al 29, in un allestimento in tutto nuovo e con la regia di Graham Vick, e l’Oedipus Rex (23-24 ottobre), affidato alla narrazione, in un ruolo centrale del lavoro di un grande attore italiano, Massimo Popolizio.
Com’è ormai consuetudine, e per venire incontro alle attese del pubblico, due produzioni evergreen del Teatro dell’Opera di Roma incorniceranno l’inizio e la fine della stagione. In dicembre, con l’opera inaugurale, si alterneranno cinque recite di Tosca, nella versione 1900 della prima assoluta dell’opera, curata da Alessandro Talevi e diretta da Pier Giorgio Morandi; a novembre 2020 sarà in scena La traviata con la regia di Sofia Coppola, i costumi di Valentino, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, le scene di Nathan Crowley.
La stagione di balletto
La nuova stagione di balletto si compone di 5 spettacoli: la ripresa de Il lago dei cigni di Benjamin Pech da Marius Petipa e Lev Ivanov; una serata celebrativa dedicata all’innovatore Jerome Robbins con tre camei, Glass Pieces, In the Night, The Concert; la nuova creazione de Il Corsaro affidata a José Carlos Martínez; il trittico Suite en blanc/Serenade/Bolero, opere di Lifar, Balanchine, Pastor; e un grande classico del repertorio moderno, Notre-Dame de Paris, del geniale Roland Petit (con i costumi di Yves Saint-Laurent, scenografie di René Allio e musiche di Maurice Jarre).
La programmazione s’impreziosisce di guest internazionali che non si sostituiscono ai talenti del Teatro, ma che si alternano a essi. Gli ospiti che balleranno sul palcoscenico del Costanzi sono Amandine Albisson e Germain Louvet, entrambi étoile dell’Opéra di Parigi, Anna Tsygankova, principal dancer Dutch National Ballet, e Daniel Camargo, étoile internazionale per la ripresa de Il lago dei cigni; Eleonora Abbagnato (In The Night, Suite en blanc), étoile dell’Opéra di Parigi, con Zachary Catazaro, étoile internazionale per In the Night; Olesja Novikova, principal dancer del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Leonid Sarafanov, principal dancer presso il Teatro Michajlovskij di San Pietroburgo, e Isaac Hernández, lead dancer dell’English National Ballet per la nuova creazione de Il Corsaro; Friedemann Vogel principal dancer dello Stuttgart Ballet per Bolero insieme ad Eleonora Abbagnato, e Adamzhan Bakhtiyar, principal dancer del Teatro dell’Opera di Astana per Notre-Dame de Paris.
I protagonisti assoluti di questa nuova stagione sono l’étoile Rebecca Bianchi, i primi ballerini Susanna Salvi, Claudio Cocino e Alessio Rezza, i solisti e il corpo di ballo diretti da Eleonora Abbagnato.
La stagione estiva alle Terme di Caracalla
Per la prossima stagione di Caracalla, oltre a numerosi Extra che saranno annunciati volta per volta nel corso dei prossimi mesi, ecco i titoli dei quattro spettacoli in programma. Torneranno l’Aida verdiana, diretta da Jordi Bernàcer con la regia di Denis Krief, che andrà in scena tra pochi giorni (a partire da giovedì 4 luglio) e Il barbiere di Siviglia con la regia (2016) di Lorenzo Mariani e diretto da Stefano Montanari.
Lo stesso direttore sarà sul podio anche per La vedova allegra di Franz Lehár allestita nel febbraio scorso con molto successo al Costanzi da Damiano Michieletto, e che sarà modificata dallo stesso regista per gli spazi più ampi di Caracalla.
In scena sarà anche presentato un nuovo balletto, una serata Gershwin diretta da Gareth Valentine con le coreografie di Derek Deane, intitolata Strictly Gershwin.