Era prevedibile che il bestseller della youtuber Sofia Viscardi diventasse un film: un libro dal linguaggio giovane, scritto come il post di un social network; un diario rapido, scorrevole, che racconta una storia in cui il pubblico teen non fatica a riconoscersi.
Ecco allora che le avventure della timida e insicura Margherita, della sua migliore amica, la spigliata e vivace Olimpia, del goffo e dolce Samuele e del tenebroso e inquieto Tom rivivono sul grande schermo grazie alla regia della giovane cineasta Francesca Mazzoleni, che firma anche la sceneggiatura assieme a Paola Mammini e Pietro Seghetti.
Il risultato è un’opera certamente fedele al libro della Viscardi, che racconta l’adolescenza dall'”interno”, mantenendo intatte la spontaneità e la freschezza delle pagine. Nessun giudizio o forzatura, ma piuttosto un amore profondo verso i personaggi, descritti a tutto tondo e interpretati da giovani promesse (Margherita Morchio, Matilde Passera, Matteo Oscar Giuggioli, Brando Pacitto) che si fa fatica a immaginare in ruoli e contesti diversi da quelli descritti.
In un mix di tenerezza, ironia e piccoli drammi quotidiani, la Mazzoleni mette in scena un microcosmo di sentimenti, paure ed emozioni, tratteggiato con un accattivante naturalismo dai tocchi magici e sostenuto da una colonna sonora dreampop.
Giocando con i più classici topos del genere teen e sfruttando una Milano in continua trasformazione, proprio come i suoi protagonisti, la Mazzoleni si mette ad altezza di teenager e li fa parlare con il loro linguaggio, mediato dai social e dagli smartphone, riducendo all’osso la presenza dei grandi, che risultano molto meno affidabili dei loro figli (vedasi il ruolo di Francesca Inaudi).
Analizza, così, le dinamiche alla base dell’amicizia, i primi turbamenti amorosi, la perdita di fiducia nei confronti del mondo e di se stessi, le riflessioni di chi ha paura di vivere appieno le proprie emozoni… L’adolescenza narrata in Succede non ha quasi nulla di sregolato o svogliato, ma è come la sua protagonista Margherita: si pone continuamente domande esistenziali e riflette, anche molto, prima di agire.
Roberto Puntato