Abbiamo incontrato Stefania Sandrelli alla presentazione del nuovo libro di Angelo Longoni “L’amore migliora la vita”. Un’occasione perfetta per parlare di amore, famiglia ed esperienze di vita
Numerosi i vip accorsi alla presentazione del nuovo libro del regista, sceneggiatore e drammaturgo Angelo Longoni “L’amore migliora la vita” in occasione della rassegna Letture d’Estate ai Giardini di Castel Sant’Angelo. Tra questi anche una delle protagoniste più amate e premiate del nostro cinema, Stefania Sandrelli, con cui scambiamo quattro piacevoli chiacchiere.
Che rapporto ha con Angelo Longoni?
Lo conosco da una vita, ho visto molti suoi spettacoli. Lo stimo molto e ci vogliamo molto bene. In questa calda serata di luglio mio marito voleva vedere la partita ma io l’ho convinto a venire qui. Non ho letto quest’ultimo lavoro di Angelo, ma credo che sarà un libro importante. Leggere non è facile, perché non ne ho mai tempo. Ma è il caso di dirlo: leggere migliora la vita!
E’ d’accordo con l’affermazione del titolo del libro?
Assolutamente sì. Inoltre è molto bello ciò che Angelo ha detto durante la presentazione, ovvero che lui vuole che l’amore migliori la vita. E’ giusto avere qualche certezza in un mare di dubbi.
E l’amore come ha migliorato la sua vita?
L’ha guidata, in modo assoluto e totale.
Suo marito prima di divenire tale era un suo amico…
Sì, non succede quasi mai nella vita delle donne, ma io ho avuto sempre molti preziosi amici maschi, anche dei bei ragazzi. Credo molto nell’amicizia uomo/donna.
Come ha capito che quella amicizia si stava trasformando in amore?
Non l’ho capito (ride). O meglio, l’ho capito dopo molto tempo, casualmente. Ci siamo trovati a guardarci in un altro modo. D’altronde l’amore è anche fatto di momenti giusti, e forse il momento giusto era arrivato.
Stefania Sandrelli con Angelo Longoni (foto Alessandro Bacchiorri)
A proposito di amore, ricordo una curiosa storia romantica che ha coinvolto i suoi nonni…
Beh, io ho avuto dei nonni bislacchi. Mio nonno materno si chiamava Giglio Flori. Tutti i Flori avevano nomi di fiori e la loro famiglia era molto numerosa. Mio nonno era bigamo e mia nonna ha dovuto “rubarla”. E’ stata una famigliona patriarcale che mi ha insegnato molte cose. La mia libertà di vedute innanzitutto.
Che nonna è Stefania Sandrelli?
Sono spesso redarguita dai miei figli, e a ragione, ma sono molto amata dai miei nipoti e questo per me è importantissimo. Alla mia età, sono la cosa più bella che ho. Sento il desiderio di vederli tutti e poter ricostruire la mia grande famiglia, ma è sempre più difficile. Io amo la mia professione ma spesso sono stata costretta a rinunciare a stare con i miei figli perché dovevo girare lontano da casa. Amanda è stata quella che ha sofferto di più, ma poi abbiamo recuperato il tempo perduto e oggi il nostro rapporto è bellissimo.
A proposito della sua professione, ha sempre voluto fare cinema?
In realtà volevo fare la ballerina classica, infatti mi sono rovinata i piedi. Poi però il cinema mi ha colto quasi per caso.
Progetti futuri?
Mi trovo nel momento difficile delle letture e delle scelte, ma è bello vedere che resisto. Peraltro sono tutte cose molto interessanti e spero davvero di farcela. Il bello del mio lavoro è che c’è posto per tutti, perché il cinema rappresenta l’umanità e questa è estremamente varia.
Roberto Puntato