Un matrimonio clandestino tra teatro, censura e insubordinazione, in scena dal 18 al 30 marzo 2025. Regia di Giancarlo Nicoletti
Dal 18 al 30 marzo 2025, la Sala Umberto di Roma ospita un’esperienza teatrale unica: Spettacolo Falso e Non Autorizzato (A Mirror), un’opera che mescola suspense, comicità e riflessione politica, sotto la regia di Giancarlo Nicoletti. Questo spettacolo, nato dall’ingegno della drammaturga Sam Holcroft, arriva in Italia dopo un trionfante successo in Gran Bretagna e promette di coinvolgere il pubblico in un gioco di ruoli e verità nascoste, dove la realtà si confonde con la finzione.
Ambientato in uno stato totalitario, lo spettacolo si apre con il matrimonio di Nina e Leo, una cerimonia che si trasforma presto in un pretesto per una performance clandestina. In un mondo dove la cultura è soggetta alla censura del governo, il pubblico diventa parte attiva di un evento non autorizzato, con la polizia pronta a fare irruzione in qualsiasi momento. Un meccanismo teatrale di “teatro nel teatro”, che mescola generi e livelli narrativi, in una riflessione sul confine tra arte e politica, sulla libertà di espressione e sul potere delle storie di cambiare il mondo.
Con un cast di attori noti e apprezzati, tra cui Ninni Bruschetta, Claudio “Greg” Gregori, Fabrizio Colica e Paola Michelini, lo spettacolo si distingue per il suo tono irriverente e la sua capacità di alternare momenti di grande comicità a tensioni palpabili. L’adattamento italiano, a cura di Giancarlo Nicoletti, è arricchito dalle scenografie di Alessandro Chiti, dalle musiche originali di Mario Incudine e dai costumi di Giulia Pagliarulo. Un lavoro che invita il pubblico a riflettere sul ruolo degli artisti e sulla condizione della libertà artistica in tempi di repressione.
Le note di regia di Nicoletti sottolineano l’attualità del tema trattato: un “ufficio censura” che controlla tutte le forme di espressione, una riflessione sulle modalità con cui i regimi autoritari manipolano la verità, e il costante gioco tra finzione e realtà che caratterizza il teatro. L’elemento centrale dello spettacolo è la sua struttura multilivello, che capovolge continuamente le aspettative, creando un’esperienza imprevedibile per il pubblico, costretto a diventare complice di una ribellione che potrebbe sfociare in un arresto.
In un mondo dove la censura minaccia di soffocare l’arte, Spettacolo Falso e Non Autorizzato diventa un atto di insubordinazione, una riflessione sul potere delle storie e sulla loro capacità di scuotere il mondo. Un’opera che, con il suo ritmo serrato e la sua ironia tagliente, sfida il pubblico a mettersi in gioco e a porsi domande cruciali sulla verità e sulla libertà di espressione.
Alberto Leali