Sophia Loren illumina l’ultima memorabile serata della X edizione delle Giornate del Cinema Lucano. Ecco cosa ha raccontato dinanzi alla folla di ammiratori che ha popolato l’Hotel Santavenere di Maratea
Sophia Loren ospite d’onore della X edizione delle Giornate del Cinema Lucano, che si è conclusa ieri sera nella splendida cornice dell’Hotel Santavenere di Maratea, rivelandosi uno degli eventi estivi più importanti della stagione.
La presenza di un’icona del cinema mondiale, nonché ultima delle dive viventi, ha infatti reso grandioso il festival lucano che è stato salutato da una pioggia di flash, applausi ed emozioni. Sophia Loren ha ricevuto, oltre a un prestigioso Premio alla carriera, la cittadinanza onoraria dal sindaco di Maratea, perché “diventi ambasciatrice della comunità marateota nel mondo“.
“Sophia Loren è stata incarnazione del riscatto del nostro Paese che risorgeva dalle tragedie e dai dolori della guerra, diventando l’attrice italiana per antonomasia. Riconosciuta dallo star system hollywoodiano quale magnifica esponente dell’arte cinematografica, che la portò a girare lungometraggi in tutto il mondo, divenne Diva, sapendo però trasformarsi nella grandiosa rappresentante di un’Italia laboriosa, affascinante e bella” è stata la bella motivazione che ha accompagnato il riconoscimento all’attrice.
L’emozionante incontro con Sophia Loren ha ripercorso le tappe più importanti della sua carriera con il racconto di alcuni affettuosi aneddoti della sua vita privata e professionale.
“Devo il mio amore per il cinema a mia madre, che era bellissima e fece anche della pubblicità come sosia di Greta Garbo. E’ stata un enorme sostegno per me – racconta l’attrice -. A Roma iniziai come generica in un film americano e da allora cercai di buttarmi in ogni progetto costruendo il mio percorso pezzettino per pezzettino. Non è stato facile, bisogna volerlo fermamente e faticare tanto. Il cinema non è tutto una festa, spesso i rapporti con i registi non sono affatto facili, ma bisogna avere la capacità di pensare solo a fare bene. Serietà, studio ed impegno sono fondamentali, non solo per fare gli attori, ma in ogni attività“.
Vincitrice di numerosissimi e prestigiosi riconoscimenti, Sophia Loren è stata la prima attrice italiana a vincere l’Oscar da protagonista per un film non americano, il celeberrimo La Ciociara (1961) di Vittorio De Sica, e a riceverne un secondo alla carriera nel ’91.
“Sono legatissima ad entrambi i miei Oscar: quello per una carriera che ancora oggi continua e quello per un film che ha segnato un momento storico per il cinema italiano e americano. Quest’ultimo non l’ho ritirato perché se dovevo svenire, preferivo farlo a casa e non sul palcoscenico. Fui informata della vittoria al telefono alle 6 del mattino da Cary Grant: iniziai a ridere come una pazza e a saltare per tutta la casa. Poi chiamai parenti e amici perché corressero subito a casa mia a festeggiare“.
Sophia Loren spende inoltre parole di lode per il cinema italiano, che “è sempre grande e amato nel mondo” e per gli italiani, che “sono allegri, affettuosi, disinvolti, bellissimi. Che sanno viaggiare bene e non hanno difetti!“.
E sui suoi prossimi progetti artistici, racconta del nuovo film con suo figlio Edoardo, che la dirigerà in “La vie de François”, tratto dal romanzo di Romain Gary, le cui riprese inizieranno il prossimo anno.
“Mi emoziono sempre davanti alla macchina da presa. E’ questo che mi fa piacere ciò che faccio, perché ho la possibilità di sfogarmi attraverso personaggi diversi, pur essendo sempre me stessa. Sono fiera di questo e mi viene sempre bene! La mia carriera è stata meravigliosa, non ho rimpianti per qualcosa che non ho fatto, c’è sempre tempo per nuovi e bei progetti“.
Alberto Leali