David Kim è un vedovo americano di origini coreane che vive con la figlia adolescente Margot. Quando quest’ultima scompare misteriosamente, il padre si rivolge alla polizia, che sotto la guida del detective Rosemary Vick, inizia prontamente le indagini. Nel frattempo, David decide di entrare nel computer di sua figlia per reperire elementi che possano spiegarne la scomparsa, essendo del tutto ignaro della sua quotidianità e delle sue amicizie.
Entrare in un computer, ficcare il naso fra i contatti di Facebook o le foto di Instagram e Tumblr, spulciare la cronologia web, aprire i messaggi di iMessage o di posta elettronica: è ciò che noi spettatori facciamo durante la visione di Searching, curioso e originale esperimento cinematografico, che ci tiene incollati a uno schermo (o meglio a due) attraverso le più comuni operazioni che svogliamo davanti a un pc.
L’opera prima del regista americano di origine indiana Aneesh Chaganty, ex dipendente di Google così come il suo sceneggiatore Sev Ohanian, si svolge infatti interamente sugli schermi dei computer di David e Margot e ogni disvelamento della vicenda consiste nell’apertura di una nuova pagina web o in un evento visto in diretta streaming o da una web cam.
Conscio di come le nuove tecnologie abbiano irrimediabilmente cambiato le nostre vite, il regista costruisce un thriller dall’impianto classico (che rievoca i cult del genere, da Hitchcock a Nolan) in un contesto nuovo e attualissimo, unendo gli immancabili misteri e colpi di scena a un linguaggio narrativo inedito, ma che sentiamo estremamente vicino a noi.
Aneesh Chaganty dimostra di saper dosare perfettamente la suspense, non mostrando mai ciò che lo spettatore si aspetterebbe, ma tenendolo in un costante stato d’ansia, attraverso una trama che continuamente depista, rovesciando le carte in tavola.
La regia di Searching si adatta alla velocità delle nuove tecnologie, coadiuvata dal montaggio sorprendente e concitato di Nick Johnson e Will Merrick, che rendono la vicenda agile e appassionante. Ma bravissimo è anche il protagonista John Cho, vero nucleo emotivo della storia, che veste con efficacia il ruolo di un genitore che, click dopo click, scopre, con sorpresa e dolore, quanto poco sapesse di sua figlia. Searching sarà al cinema dal 18 ottobre con Sony Pictures.
Alberto Leali