Nelle sale dal 17 ottobre, il film è prodotto dalla Casanova Multimedia di Luca Barbereschi e distribuito da Medusa Film
Esce nelle sale il 17 ottobre con Medusa Film, Se Mi Vuoi Bene, il nuovo film di Fausto Brizzi, con Claudio Bisio, Sergio Rubini, Dino Abbrescia, Lorena Cacciatore, Valeria Fabrizi, Flavio Insinna, Susy Blade, Maria Amelia Monti, Lucia Ocone, Cochi Ponzoni, Memo Remigi, Elena Santarelli e Gian Marco Tognazzi.
Trama
Diego (Claudio Bisio) è un avvocato di successo, un depresso cronico. Un giorno incontra Massimiliano (Sergio Rubini), proprietario di un eccentrico negozio di Chiacchiere che non vende nulla se non appunto conversazioni. Ed è proprio chiacchierando con lui che Diego capisce qual è la soluzione per uscire dalla sua palude emotiva: fare del bene a tutti i suoi cari. Diego individua chirurgicamente i problemi che secondo lui affliggono sua madre, suo padre, suo fratello, sua figlia, i suoi amici, perfino la sua ex moglie e, con la precisione di un cecchino bendato, finisce per rovinare l’esistenza ad ognuno di loro. Ma non tutto è perduto…
Recensione
Fausto Brizzi realizza forse il suo film più autobiografico, abbandonando la comicità tout court e scegliendo di trasporre uno dei suoi romanzi a cui è più affezionato.
Il risultato è una commedia gentile e all’insegna dei buoni sentimenti, un inno all’amicizia e al valore degli affetti nei momenti più difficili della vita di un uomo.
Un film che arriva al cuore grazie all’abilità con cui la sceneggiatura (di Brizzi, Herbert Simone Paragnani, Mauro Uzzeo e Martino Coli) mescola risate e sentimenti e alla bravura di un cast ben assortito, su cui svetta un Bisio particolarmente in forma.
Tanti sono i temi toccati, come depressione, solitudine, rapporto genitori/figli, crisi di coppia, incomunicabilità: nonostante ciò, Se mi vuoi bene non assume mai toni seriosi o drammatici, mantenendo una levità non priva di emozionanti momenti di riflessione.
I cinefili potranno trovarlo un film alla Frank Capra, gli altri un terapeutico invito a ritrovare il tempo perduto e a condividere la vita con gli altri. Perché oggigiorno, di un negozio di Chiacchiere avremmo tutti bisogno.
Roberto Puntato