Presentato in anteprima al Bif&st 2023, vede nel cast anche Giorgia e Simone Corbisiero. Dal 13 aprile al cinema
“Scordato”, il nuovo film scritto e diretto da Rocco Papaleo e da lui interpretato insieme alla cantautrice Giorgia e a Simone Corbisiero, ha inaugurato la sezione competitiva “ItaliaFilmFest” della quattordicesima edizione del Bif&st.
Prodotto da Indiana Production, Less Is More Produzioni e Vision Distribution, in collaborazione con Sky, “Scordato” esce nei cinema il 13 aprile distribuito da Vision Distribution.
“Non spetta a me dirlo ma credo che ‘Scordato’ sia il mio miglior film ed una nuova occasione di riconnettermi con la mia terra – commenta Rocco Papaleo – ed è per questo che sono felice di confrontarmi con il pubblico del Bif&st con la speranza che venga apprezzata questa storia meridionale e poetica. Quindi sono veramente grato a Felice Laudadio e alla commissione che lo ha selezionato dandomi questa opportunità”.
Girato in Basilicata tra Lauria e Maratea, dopo una breve sosta a Salerno, “Scordato” segna il ritorno di Rocco Papaleo dietro la macchina da presa dopo “Basilicata Coast to Coast”, “Una piccola impresa meridionale” e “Onda su Onda”. Il film è sceneggiato da Rocco Papaleo insieme a Valter Lupo e ne sono interpreti anche Angela Curri, Giuseppe Ragone, Anna Ferraioli, Manola Rotunno e Antonio Petrocelli.
Sinossi
La vita di Orlando, mite accordatore di pianoforti, tormentato da dolori alla schiena, cambia quando incontra Olga, un’affascinante fisioterapista, che gli diagnostica una contrattura “emotiva” e gli chiede di portarle una sua foto da giovane, così che lei possa aiutarlo a risolvere i suoi problemi. L’insolita richiesta spingerà Orlando a mettersi in viaggio e a rivivere quasi come uno spettatore gli eventi della sua vita che lo hanno reso l’uomo solitario e “contratto” che è oggi.
Recensione a cura di Paola Canali
Rocco Papaleo realizza il suo film più maturo e riuscito: Scordato è una riflessione non banale sul passato e sul recupero della memoria per elaborarne i ricordi.
Un’autoanalisi sulla giovinezza perduta, su ciò che è stato e ciò che sarebbe potuto essere. E, allo stesso tempo, una presa di coscienza di come si è diventati dopo aver scelto di cancellare il passato e precludersi la felicità.
Il protagonista Orlando, infatti, non è riuscito a perdonare né a metabolizzare il dolore, infliggendosi una quotidianità immersa nel rancore.
L’inconsueta richiesta di una sensibile fisioterapista lo spinge a tornare alle origini, ad affrontare le sue contratture emotive e i suoi fantasmi del passato.
Scordato non è, però, solo un percorso “terapeutico” sul viale dei ricordi, ma è anche un ironico e scanzonato ritratto del Sud, a cui Papaleo intreccia perfino una piccola ricognizione storico-politica.
Una commedia intima e personale, che si scosta dai precedenti lavori di Papaleo regista per i toni pacati e nostalgici, ma che non manca di momenti ilari che rendono la visione adatta al pubblico più ampio.