Dal 21 dicembre 2018 al 27 gennaio 2019 il palco del Teatro Sistina di Roma accoglierà la versione originale di Rugantino, una delle commedie musicali più celebri scritte da Garinei & Giovannini. Protagonisti Enrico Montesano e Serena Autieri
Un grande classico della romanità e della storia del teatro, uno spettacolo evento con uno dei più importanti attori italiani: per tutte le feste di Natale il Sistina rende omaggio alla propria storia con l’amatissimo Rugantino di Garinei & Giovannini, interpretato dal mattatore Enrico Montesano, presentando al pubblico, dopo 40 anni, l’allestimento storico originale del 1978 con le indimenticabili musiche del Maestro Armando Trovajoli e le scene e i costumi di Giulio Coltellacci.
In scena dal 21 dicembre 2018 al 27 gennaio 2019, lo spettacolo è stato fortemente voluto dal direttore artistico del Sistina, Massimo Romeo Piparo, per celebrare la tradizione del teatro, onorando la memoria dei padri fondatori, Pietro Garinei e Sandro Giovannini.
Questa edizione di Rugantino rappresenta dunque un ritorno alle origini davvero imperdibile: rivivere un pezzo di storia del teatro romano, ritrovando tutto il talento di un gigante come Montesano che nell’immaginario collettivo “è” Rugantino. Per l’attore lo spettacolo sarà inoltre l’occasione di riproporre la sua inimitabile ed esuberante interpretazione di una delle maschere più amate da generazioni di spettatori, ma anche di festeggiare il suo esordio, quaranta anni fa, sul palco del Sistina, tempio della commedia musicale italiana, di fronte a un pubblico che mai in tutta la sua carriera ha smesso di dimostrargli il proprio affetto.
Al fianco di Montesano ci sarà la splendida Serena Autieri, per la prima volta nei panni di Rosetta, ruolo che fu di Alida Chelli. Ad interpretare Mastro Titta ed Eusebia, che nel ’78 avevano il volto di Aldo Fabrizi e Bice Valori, saranno invece i bravissimi Antonello Fassari, al debutto nel cast di una commedia musicale, ed Edy Angelillo.
A Natale, dunque, il pubblico del Sistina si troverà magicamente trasportato nella Roma del 1800 con una commedia musicale che non invecchia mai, ma che ritrova sempre elementi di attualità: popolare e divertente, amaro e commovente, ironico e nostalgico, lo spettacolo riesce a parlare al pubblico di oggi con i suoi personaggi indimenticabili.
E la maschera di Rugantino, il popolano chiacchierone, provocatore e un po’ sbruffone ma dal cuore buono, che Montesano interpreta magistralmente con il suo estro comico, sa ancora conquistare tutti perché credibile e vera, agli occhi dei romani ma non solo. A rendere unica l’atmosfera le indimenticabili musiche del Maestro Trovajoli, con brani tutti da cantare, da “Roma nun fa la stupida stasera” a “Ciummachella” a “Tirollallero”.
La trama:
Roma, 1830, sotto il papato di Pio VIII: Rugantino, giovane popolano un po’ spaccone e nullafacente, vive di espedienti aiutato da Eusebia, che lui spaccia per sua sorella. I due riescono a ottenere vitto e alloggio prima di un anziano prelato che quando muore non lascia loro nulla, poi dal boia dello Stato Pontificio Mastro Titta, che si innamora di Eusebia e ne è presto ricambiato. Rugantino invece brucia di passione per la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano, e scommette che riuscirà a sedurla prima della Sera dei Lanternoni. Dopo varie peripezie e stratagemmi, Rugantino seduce la ragazza ma imprevedibilmente se ne innamora: per questo in un primo momento non fa parola con gli amici della sua impresa, poi però cede alla vanagloria ferendo i sentimenti di Rosetta. Quando Gnecco viene ucciso da un criminale, Rugantino si fa trovare accanto al cadavere e si autoaccusa dell’omicidio, affermando di aver compiuto il fatto per amore di Rosetta. Il protagonista, imprigionato e condannato a morte, sarà giustiziato da Mastro Titta: forte dell’amore di Rosetta, Rugantino dimostrerà affrontando la morte di essere un vero uomo.
Zerkalo Spettacolo