KIM ROSSI STUART E JASMINE TRINCA AL FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO. Gli attori a Lecce presentano una selezione dei loro film e ricevono l’Ulivo d’Oro
Kim Rossi Stuart e Jasmine Trinca “Protagonisti del Cinema Italiano”, la sezione che ogni anno il Festival del Cinema Europeo, diretto da Alberto La Monica, dedica ai personaggi più rappresentativi del nostro cinema.
I due attori saranno a Lecce, durante la manifestazione che si svolgerà al Multisala Massimo dal 9 al 14 aprile, e riceveranno l’Ulivo d’Oro alla Carriera.
Due diverse generazioni e due differenti percorsi che più di una volta si sono incrociati sul set.
Kim Rossi Stuart, figlio dell’attore Giacomo Rossi Stuart, è al fianco del padre a soli 5 anni in Fatti di gente perbene (1974) di Mauro Bolognini; Jasmine Trinca, scelta tra le alunne del suo liceo da Nanni Moretti per La stanza del figlio (2001), non pensava alla carriera di attrice bensì a quella di archeologa.
Nel corso degli anni, i due si sono ritrovati a lavorare insieme in Romanzo criminale (2005) di Michele Placido, in cui la Trinca è Roberta, fidanzata del Freddo, interpretato proprio da Kim Rossi Stuart; ancora una volta sua compagna in Piano, solo di Riccardo Milani (2007). E nel 2016 Kim Rossi Stuart la vuole di nuovo al suo fianco e di nuovo come sua fidanzata in Tommaso, il suo secondo film come regista. Insieme anche sul set di Meraviglioso Boccaccio di Paolo e Vittorio Taviani nel 2016.
Giovedì 12 aprile è la giornata di Kim Rossi Stuart. Eclettico attore e regista, comincia a muovere i suoi passi nel mondo del cinema e soli 5 anni e a 14 lascia la scuola per intraprendere la sua futura professione cominciando a studiare teatro. Kim Rossi Stuart raggiunge la popolarità con la miniserie tv Fantaghirò di Lamberto Bava.
Dopo piccoli ruoli in film di spessore come Il nome della rosa di Jean-Jacques Annaud e una prova d’attore con Franco Brusati in Lo zio indegno, è con Senza pelle di Alessandro D’Alatri e Cuore cattivo di Umberto Marino che si impone tra i nuovi talenti del cinema italiano. D’Alatri gli affida il ruolo di Gesù ne I giardini dell’Eden per il quale ottiene alla Mostra del Cinema di Venezia il Premio Pasinetti. Ma il vero e unanime riconoscimento arriva nel 2004 con Le chiavi di casa di Gianni Amelio che gli vale ancora una volta il Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia, un Nastro d’argento, un Golden Globes e il premio miglior attore anche al Festival di Valencia, e poi con Romanzo criminale di Michele Placido premiato ancora con il Nastro d’Argento.
Kim Rossi Stuart ha sempre preferito i film d’autore e il cinema impegnato, costellando la sua carriera di grandi successi, diretto da grandi registi: Roberto Benigni lo vuole come Lucignolo nel suo Pinocchio; è sul set di Al di là delle nuvole firmato da Michelangelo Antonioni e Wim Wenders, con Carlo Mazzacurati è interprete di Un’altra vita. Michele Placido lo chiama di nuovo per ricoprire il ruolo di Renato Vallanzasca in Vallanzasca – Gli angeli del male, per il quale si aggiudica un altro Nastro d’argento, il Ciak d’oro e il Premio Ennio Flaiano, nello stesso anno (2010) Kim Rossi Stuart è in Questione di cuore di Francesca Archibugi, e Piano, solo di Riccardo Milani, per il quale vince il premio come migliore attore al Bastia Italian Film Festival. Daniele Luchetti lo vuole interpretare suo padre in Anni facili, film parzialmente autobiografico.
Nel 2005 esordisce alla regia con Anche libero va bene, presentato al Festival del Cinema di Cannes e con il quale ottiene il Premio Miglior regista esordiente ai David di Donatello e numerosi altri riconoscimenti a Festival nazionali e internazionali; nel 2016 presenta Tommaso sue secondo film dietro la macchina da presa fuori concorso alla 73. Mostra del Cinema di Venezia. Il teatro è comunque sempre rimasto saldo nei suoi progetti.
Il Festival del Cinema Europeo presenta una selezione di dieci film che maggiormente hanno segnato la sua carriera, tra cui i due titoli da lui diretti: Anche libero va bene, (2006) e Tommaso (2016), insieme a Il ragazzo dal kimono d’oro di Fabrizio De Angelis, Cuore Cattivo di Umberto Marino (1994), Senza pelle di Alessandro D’Alatri (1994), Le chiavi di casa di Gianni Amelio (2004), Romanzo criminale di Michele Placido (2005), Piano, solo di Riccardo Milani (2007), Questione di cuore di Francesca Archibugi (2009), Vallanzasca-Gli angeli del male di Michele Placido (2011).
Sabato 14 aprile è la volta di Jasmine Trinca. Con il suo ultimo film, Fortunata di Sergio Castellitto, dopo il Premio come migliore attrice nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes e il Nastro d’Argento nel 2017, si è appena aggiudicata il David di Donatello 2018. Sempre con Castellitto e il suo Nessuno si salva da solo nel 2015 si è aggiudicata la candidatura sia ai David di Donatello sia ai Nastri d’Argento.
Per una giovane ragazza scelta tra migliaia liceali per La stanza del figlio e che aveva altre idee per il proprio futuro, quello del cinema è stato sicuramente un percorso brillante costellato da grandi prove attoriali che le hanno fatto conquistare numerosi e importanti riconoscimenti.
Nel 2003 riceve insieme a tutto il cast al femminile ancora un Nastro d’Argento per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana. Due anni dopo, nel 2006 è ancora Nanni Moretti a volerla ne Il Caimano. Nel 2009 è alla Mostra del Cinema di Venezia con Il grande sogno di Michele Placido (con il quale girerà anche Romanzo criminale), pellicola per la quale conquista il Premio Marcello Mastroianni. Altri due Nastri d’Argento nel 2013: uno per Un giorno devi andare di Giorgio Diritti e uno per Miele di Valeria Golino.
Una filmografia, quella della Trinca, che vanta oltre 20 titoli firmati dai più grandi autori del nostro cinema oltre ai già citati: Riccardo Milani (Piano, solo), Paolo e Vittorio Taviani (Meraviglioso Boccaccio), solo per citarne alcuni. Ha interpretato anche numeri corti (per Francesca Archibugi e Valerio Mastandrea) e serie tv. Al di là del nostro cinema la vediamo in Ultimatum di Alain Tasma, The Gunman di Pierre Morel e in Saint Laurent di Bertrand Bonello.
Attualmente l’attrice ha in post produzione due titoli italiani, Euphoria di Valeria Golino e Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, in cui interpreta Ilaria Cucchi. Sarà impegnata anche sul set di due film girati all’estero, The Man Who Saved Paris del canadese Robert Budreau, con Kristin Scott Thomas e Stanley Tucci, e Red Snake della francese Caroline Fourest, “un film di guerra sulla guerra delle donne”.
Durante il Festival del Cinema Europeo si rivedranno dieci dei suoi film più rappresentativi: La stanza del figlio di Nanni Moretti (2001), La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana (2003), Il grande sogno di Michele Placido (2009), L’Apollonide. Souvenirs de la maison close di Bertrand Bonello (2010), Un giorno devi andare di Giorgio Diritti (1995), Miele di Valeria Golino (2013), Une autre vie di Emmanuel Mouret (2013), Nessuno si salva da solo di Sergio Castellitto (2015), The Gunman di Pierre Morel (2015), Fortunata di Sergio Castellitto (2017).
Zerkalo Spettacolo