The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia è una delle quattro preaperture della dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma: un documentario scritto e diretto da Marco Spagnoli, che racconta il rapporto speciale che da sempre lega l’Italia alla Paramount Pictures, una delle più influenti case cinematografiche degli Stati Uniti, fondata nel 1912 dall’ungherese Adolph Zukor.
Realizzato con la preziosa collaborazione di Cinecittà Luce e del Centro Sperimentale di Cinematografia, The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia fa luce, innanzitutto, su due personalità ormai dimenticate, ma di notevole rilevanza per il rilancio dell’industria cinematografica di casa nostra: gli executive italo-americani Pilade Levi e Luigi Luraschi, arrivati in Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L’idea di produrre film europei finanziati da fondi americani, che si concretizza nella realizzazione di capisaldi del nostro cinema come i premiatissimi Le Notti di Cabiria, Romeo e Giulietta o Il Conformista, deriva proprio dall’intervento di questi due ambasciatori del cinema americano in Italia, artefici anche della creazione del mito della città eterna, essenziale per il rilancio turistico della capitale nel periodo post-bellico, grazie a successi come Vacanze romane. Preziose a tal proposito sono le testimonianze di Gioia Levi e Tony Luraschi, figli dei due executive, che raccontano episodi e gustosi aneddoti sulla vita dei loro genitori: una vita circondata da personalità illustri della storia del cinema e dedicata interamente alla settima arte.
Tante sono le testimonianze, tra critici, registi, attori, produttori, distributori, sceneggiatori italiani, che si succedono in The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia, esplorando la storia del cinema nazionale e internazionale e le scelte che hanno portato alcune opere cardine della cinematografia mondiale ad essere realizzate in Italia. Enrico Lucherini, Felice Laudadio, Roberto Faenza, Tonino Pinto, Claudio Masenza, Gianni Bozzacchi, Don Most, Massimo Cristaldi, Paola Corvino e Franco Mariotti, Greta Scarano, Andrea Delogu, Francesco Montanari, Francesco di Raimondo, Anna Pavignano sono alcuni degli intervenuti.
A narrare la storia di questo amore italo- americano è la voce di Adriano Giannini, mentre quelle di Luca Argentero, Stefano Fresi e Greta Scarano leggono estratti di lettere e diari di alcuni dei “protagonisti” del documentario. Materiali rari e inediti si alternano a materiale di repertorio, foto di scena e interviste, sottolineando come la Paramount abbia sempre voluto rendere il cinema un evento grandioso e indimenticabile per il pubblico, seguendo maniacalmente ogni singola fase di realizzazione dei suoi prodotti.
Spagnoli evidenzia, inoltre, come l’Italia sia stata, in termini produttivi, luogo di elezione delle produzioni Paramount (i tre capitoli de Il Padrino, tanto per fare un esempio), oltre che di campagne promozionali molto importanti (si pensi al cult Psycho di Alfred Hitchcock o al ben più recente Mission impossible 2, con Tom Cruise celebrato tra le bellezze di Taormina). Non dimenticando il ruolo fondamentale rivestito in America dalle sue attrici, divenute dei veri e propri simboli di un modo, tutto italiano, di fare cinema. Da Anna Magnani, amatissima dal drammaturgo Tennessee Williams e vincitrice dell’Oscar per l’interpretazione nel film da lui sceneggiato La Rosa Tatuata; a Sophia Loren e ai suoi numerosi successi americani, coronati dalla vittoria dell’Oscar con La ciociara; a Virna Lisi, messa sotto contratto per ricalcare la figura di Marilyn Monroe, ma incapace di adeguarsi allo studio system.
Un pezzo di storia italiana da riscoprire, raccontato con brio, passione e accuratezza. Un documento di grande interesse per tutti gli amanti della settima arte, perfetto per aprire la kermesse romana di quest’anno.
Alberto Leali