Riapertura dal 2 giugno e proroga fino al 30 agosto 2020. A partire da venerdì 19 giugno, prolungano gli orari di apertura dalle 8:00 alle 23:00 durante la settimana e fino all’una di notte nel fine settimana
Il pubblico potrà tornare presto ad ammirare lo splendore delle opere di Raffaello, riunite eccezionalmente alle Scuderie del Quirinale in occasione della mostra “Raffaello 1520 – 1483”.
Le porte dello spazio espositivo romano riapriranno dal 2 giugno, una data che avrebbe dovuto sancire la conclusione della rassegna e che invece – in coincidenza con le celebrazioni per la Festa della Repubblica – rappresenterà un nuovo inizio per il grande evento con cui l’Italia rende omaggio al sommo artista rinascimentale, nell’anno del cinquecentenario della sua morte.
La mostra, sospesa per circa tre mesi a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, resterà aperta fino al 30 agosto 2020, in virtù di una lunga proroga resa possibile grazie alla disponibilità e alla solidarietà delle istituzioni museali e dei collezionisti che hanno prestato le opere.
Per l’occasione, l’orario sarà prolungato tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00 e allo scopo di assicurare la tutela della salute dei visitatori e dei dipendenti, in occasione della riapertura le Scuderie del Quirinale applicheranno misure di sicurezza straordinarie
Il 6 aprile 1520 muore a Roma, a trentasette anni, Raffaello Sanzio, il più grande pittore del Rinascimento. La città sembra fermarsi nella commozione e nel rimpianto, mentre la notizia della scomparsa si diffonde con incredibile rapidità in tutte le corti europee.
S’interrompeva non solo un percorso artistico senza precedenti, ma anche l’ambizioso progetto di ricostruzione grafica della Roma antica, commissionato dal pontefice, che avrebbe riscattato dopo secoli di oblio e rovina la grandezza e la nobiltà della capitale dei Cesari, affermando inoltre una nuova idea di tutela.
Sepolto secondo le sue ultime volontà nel Pantheon, simbolo della continuità fra diverse tradizioni di culto, forse l’esempio più emblematico dell’architettura classica, Raffaello diviene immediatamente oggetto di un processo di divinizzazione, mai veramente interrotto, che ci consegna oggi la perfezione e l’armonia della sua arte.
A distanza di cinquecento anni, la mostra “Raffaello 1520-1483”, realizzata dalle Scuderie del Quirinale insieme alle Gallerie degli Uffizi, racconta la sua storia e insieme quella di tutta la cultura figurativa occidentale che l’ha considerato un modello imprescindibile.
Curato da Marzia Faietti e da Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, il progetto ha beneficiato della collaborazione con la Galleria Borghese, il Parco Archeologico del Colosseo e i Musei Vaticani.
La rassegna, di ampiezza mai tentata finora, presenta capolavori provenienti dai più importanti musei e da collezioni nazionali ed internazionali tra cui: Gallerie Nazionali di Arte Antica, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Galleria Borghese, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Fondazione Brescia Musei, e poi ancora Musei Vaticani, Louvre, National Gallery di Londra, Museo del Prado, Museo Nacional de Artes decorativas di Madrid, Patrimonio Nacional, National Gallery of Art di Washington, Metropolitan Museum di New York, Albertina di Vienna, British Museum, Royal Collection, Ashmolean Museum di Oxford, Musée des BeauxArts di Lille.
Un’occasione irripetibile per vedere riunite nello stesso luogo opere celeberrime e amatissime in tutto il mondo come: la Madonna del Granduca e la Velata delle Gallerie degli Uffizi o la grande pala di Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna; opere mai tornate in Italia dal momento della loro esportazione per ragioni collezionistiche come la sublime Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, la Madonna della Rosa dal Prado o la Madonna Tempi dalla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera; dipinti straordinari e iconici come il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre. Per la prima volta, si potranno ammirare nello stesso luogo i ritratti dei due papi che consentirono a Raffaello di dimostrare il suo immenso potenziale artistico negli anni romani: quello di Giulio II dalla National Gallery di Londra e quello di Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi dagli Uffizi, presentato per la prima volta dopo un accuratissimo restauro, durato tre anni, a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, intervento che ne ha restituito la nettezza luministica e cromatica originale e l’incredibile forza descrittiva dei dettagli.
La mostra, articolata secondo un’idea originale, propone un percorso che ripercorre a ritroso l’avventura creativa di Raffaello, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alla nativa Urbino. Un incalzante flash-back che consente di ripensare il percorso biografico partendo dalla sua massima espansione creativa negli anni di Leone X.
Risalendo il corso della vita di Raffaello di capolavoro in capolavoro, il visitatore potrà rintracciare in filigrana la prefigurazione di quel linguaggio classico che solo a Roma, assimilata nel profondo la lezione dell’antico, si sviluppò con una pienezza che non ha precedenti nella storia dell’arte.
Alle Scuderie saranno riuniti per la prima volta più di cento capolavori autografi o comunque riconducibili a ideazione raffaellesca tra dipinti, cartoni, disegni, arazzi, progetti architettonici. A questi saranno affiancate altrettante opere di confronto e di contesto (sculture e altri manufatti antichi, sculture rinascimentali, codici, documenti, preziosi capolavori di arte applicata) per un ammontare complessivo di 204 opere in mostra, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.
Il suo breve, luminoso percorso ha cambiato per sempre la storia delle arti e del gusto: Raffaello rivive nelle sale dell’esposizione che lo celebra come genio universale. Un evento così atteso che già nella prima settimana di febbraio ha registrato un record di prevendite. Oltre 70.000 i biglietti venduti con richieste provenienti da tutto il mondo. Una preziosa occasione di visibilità internazionale per il Paese, che richiama in Italia un gran numero di turisti, di specialisti e di appassionati.
Allo scopo di offrire al maggior numero di persone la possibilità di ammirare le splendide opere del maestro urbinate, le Scuderie del Quirinale, a partire da venerdì 19 giugno, prolungano gli orari di apertura dalle 8:00 alle 23:00 durante la settimana, e fino all’una di notte nel fine settimana.
Sarà possibile acquistare i biglietti per le nuove fasce orarie a partire dalle 12:00 di giovedì 18 giugno. Inoltre, in base al nuovo regolamento definito dopo l’emanazione del DPCM dell’11 giugno 2020, sarà possibile ampliare il numero massimo di visitatori per fascia oraria – con ingresso scadenzato ogni 5 minuti – da 6 a 8 persone.