Vincitore del Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2024 come Miglior Interprete di Monologo e del Premio Nazionale della Critica del 2011. In scena dal 29 gennaio al 2 febbraio
Dal 29 gennaio al 2 febbraio 2025, il palco del Teatro India ospiterà RADIO ARGO suite, una riedizione dell’acclamato spettacolo che, tredici anni fa, vide il connubio creativo di Peppino Mazzotta e Igor Esposito. Questo progetto teatrale, che ha conquistato pubblico e critica, torna in scena con una nuova veste, mantenendo intatta la potenza narrativa e drammaturgica che lo ha reso celebre.
Al centro della performance, una reinterpretazione dell’Orestea di Eschilo, firmata dal poeta e drammaturgo Igor Esposito. L’opera è affidata alla straordinaria interpretazione di Peppino Mazzotta, che ne cura anche la regia. Accompagnata dalle musiche originali di Massimo Cordovani, eseguite dal vivo con Mario Di Bonito e con la post-produzione sonora curata da Andrea Ciacchini, la pièce propone una partitura drammaturgica di grande intensità, che mescola libertà espressiva e fedeltà ai classici.
La narrazione si dipana attraverso sei testimonianze dirette, rievocando le vicende della leggendaria guerra di Troia, dall’uccisione di Ifigenia fino al destino di Oreste, passando per le voci di Egisto, Clitennestra, Agamennone e Cassandra. Ogni personaggio, come un fantasma che ritorna, dà voce a un passato enigmatico e a un presente intriso di tragedia.
Una voce universale tra passato e presente
«Una voce, sola, catturata da un microfono e lanciata nella notte, vaga di ripetitore in ripetitore alla ricerca di orecchie che vogliano ascoltarla; una voce che riluce, come il fuoco impetuoso e affannato che rimbalzò da Troia fino ad Argo», racconta Peppino Mazzotta. È attraverso questa voce che si materializzano passioni, inganni, guerre e sconfitte. La narrazione richiama antichi eroi e miti, ma lascia spazio a un amaro confronto con la nostra contemporaneità, dove l’innocenza è sacrificata in nome di interessi mascherati da ideali come la libertà e la democrazia.
Il parallelismo con l’oggi
«Tiranni in giacca e cravatta, colonnelli ossessionati e proclami deliranti – continua Mazzotta – riecheggiano nelle figure degli eroi greci e troiani. Le loro tragiche manie si intrecciano ai motivi futili o discutibili che muovono le guerre di ieri e di oggi. Elena, la donna il cui rapimento scatenò l’assedio di Troia, diventa il simbolo di tutto ciò che i potenti usano come pretesto per giustificare massacri e devastazioni, dando libero sfogo alle proprie oscure devianze».
RADIO ARGO suite non è solo un viaggio nella storia, ma anche una riflessione sulle dinamiche del potere e sugli orrori della guerra, che attraversano i secoli e si ripropongono in forme diverse, ma con lo stesso carico di distruzione e dolore.
Alberto Leali