Da lunedì 8 maggio, quattro serate in prima visione su Rai 1 per la nuova serie ‘Maltese- Il romanzo del commissario’, una coproduzione Rai Fiction- Palomar con Maze Pictures – ZDF Enterprises e Dramedy Productions, prodotta da Carlo degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti, per la regia di Gianluca Maria Tavarelli e sceneggiatura di Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli. ‘Maltese’ segna l’atteso ritorno sul piccolo schermo di Kim Rossi Stuart che incarna un personaggio coraggioso, ispirato a tanti investigatori realmente esistiti che hanno votato la loro vita alla giustizia e alla lotta contro la criminalità.
La vicenda si svolge a Trapani nel 1976. Dario Maltese, commissario lacerato da un dolore del passato, è costretto a tornare in quella Sicilia da cui era fuggito, per indagare sulla morte del suo migliore amico, commissario capo della questura di Trapani, che stava indagando su un caso riguardante la mafia. In una terra in cui tutti sembrano disposti a chiudere gli occhi, negli anni dell’eroina e dei grossi flussi di denaro sporco, Maltese va alla ricerca della verità, anche a costo della vita. Ad aiutarlo, ci saranno il giornalista Mauro Licata, interpretato da Francesco Scianna, e la fotografa Elisa Ripstein (Rike Schmid).
Nel cast anche Valeria Solarino, Eros Pagni, Michela Cescon, Antonio Milo, Enrico Lo Verso, Paolo Ricca, Marco Leonardi, Roberto Nobile, Rosario Terranova, Claudio Castrogiovanni, Francesco Colella, Pippo Pattavina, Filippo Luna, Alessandro Schiavo e la piccola Cloe Romagnoli.
Alla sede Rai di Viale Mazzini a Roma si è svolta il 4 maggio la conferenza stampa della serie. Ad introdurre ci ha pensato il direttore di Rai fiction Tinni Andreatta: ‘Maltese rientra nella tradizione dei grandi prodotti Rai e al contempo ha uno stile da serialità internazionale. Non a caso la qualità visiva e della scrittura e ha suscitato l’interesse della ZDF Enterprises. Non si tratta di una storia vera, ma imbevuta di realtà, ispirata a personaggi veri e ad avvenimenti realmente accaduti a Trapani. Maltese è un eroe solitario, con una ferita interiore e con una forte morale, che va avanti senza remore. Si è subito pensato a Kim Rossi Stuart per il ruolo del protagonista, perché volevamo il ritorno di un grandissimo attore che sapesse creare personaggi memorabili. ‘Maltese’ utilizza più generi per raccontare qualcosa di più profondo. La Rai non a caso ha dato prova di saper declinare bene e diversamente il poliziesco’. Andrea Fabiano, Direttore di Rai1, afferma: ‘Maltese va in onda a ridosso della settimana della legalità e dell’anniversario della strage di Capaci. La serie chiude la memorabile stagione Rai della fiction, riempendo di soddisfazione noi e i nostri partner. È un prodotto a cui teniamo moltissimo e che classifichiamo fra i grandi eventi Rai, sia per l’importanza della storia che per il ritorno sul piccolo schermo di Kim Rossi Stuart’. Interviene poi il fondatore di Palomar Carlo Degli Esposti: ‘Voglio fare il filologo e cercare le radici dei grandi successi Rai. ‘La piovra’ è uno di questi, e abbiamo voluto adoperare lo stesso meccanismo che ha reso celebre quella serie, ovvero scrivere con grandi scrittori un racconto con meccanismi che hanno alla base fatti di cronaca. Il prodotto italiano inizia a essere fruito anche all’estero: questo è un onore e una grande responsabilità per tutti noi’. ‘La serie è stata un viaggio molto faticoso– afferma il regista Tavarelli-; la TV sta cambiando velocemente e con questa serie, facendo un grande lavoro di squadra, abbiamo voluto una storia sfaccettata che riuscisse a emozionare, a commuovere, a ricordare. Il tutto incastonato in un grande romanzo che fosse al passo coi tempi, che andasse nella direzione in cui la TV sta andando‘. ‘Maltese non è un personaggio vero, ma tanti personaggi veri – afferma il protagonista Kim Rossi Stuart– Il mio percorso per interpretarlo è stato diverso da quello che faccio di consueto: ci siamo accordati con Degli Esposti su un’idea di massima che si ispirava al modello ‘La piovra’ e poi, due anni dopo, ci siamo ritrovati con una sceneggiatura fra le mani che era molto più profonda e complessa di quello che mi aspettavo, perché spesso si pensa che i set TV siano meno impegnativi di quelli del cinema. Invece ho avuto a che fare con un essere umano pronto a sacrificare se stesso per una vocazione verso il proprio mestiere. Ninni Cassarà è stato il mio principale riferimento e ho notato assonanze molto evidenti con Maltese. Uomo colto, raffinato che ha scelto di combattere in prima linea. Ma mi hanno ispirato anche le immagini fotografiche di Falcone e Borsellino, la celebre foto del loro sorriso, la sigaretta di Borsellino…Mi sono molto lasciato trasportare da queste suggestioni’. Rike Schmid afferma: ‘Il mio personaggio cerca di far luce sulla realtà ed è convinta che le immagini possano mostrare la verità perché mostrano luce e ombra dell’animo umano. Ho pensato a Letizia Battaglia e mi hanno ispirato tanto le sue foto’. ‘Per il mio personaggio mi sono ispirato a Mario Rostagno– afferma Francesco Scianna– oltre che a Falcone e Borsellino. Ho voluto restituire sullo schermo la loro umanità e intelligenza, quel bisogno di verità e quel coraggio di affidare la propria vita a una missione. D’altronde vivevo la mia infanzia in quella Sicilia quando accadevano i tragici fatti raccontati nella serie’. Interviene poi Valeria Solarino: ‘Io interpreto Giulia Melendez, una donna borghese che sente il peso di una Sicilia collusa e negazionista nei confronti del fenomeno mafia. Un personaggio schiacciato dalla famiglia, che cercherà di venirne fuori. Sembra dura, ma in realtà è sola e fragile, vittima delle sue ribellioni e delle sue scelte sbagliate’. Conclude il produttore Max Gusberti: ‘Per chi come me ha vissuto le stagioni della fiction, ‘Maltese’ presenta spunti molto interessanti. Spesso si è sopraffatti dalla forza della produzione americana e dalla grande capacità dei loro plot. Di ‘Maltese’ però mi colpisce la capacità di raccontare il paese con le immagini e con una grande forza evocativa. È una serie che non vuole solo intrattenere, ma traghettare le storie del Paese verso l’interesse del pubblico più giovane’.
Alberto Leali