Il rivoluzionario della moda, alla Mostra del Cinema di Venezia per accompagnare il documentario sulla sua vita
La vita e la carriera dello stilista del futuro Pierre Cardin meritavano, prima o poi, di essere raccontate sullo schermo. Ci hanno pensato i registi e produttori P. David Ebersol e Todd Hughes, che hanno portato a Venezia 76 il documentario House of Cardin, distribuito da I Wonder Pictures e in anteprima mondiale Fuori Concorso alle Giornate degli Autori.
Il film, che dopo l’uscita in sala sbarcherà su Sky Arte, omaggia uno dei più grandi stilisti del mondo: novantasettenne, italiano naturalizzato francese, Pierre Cardin è l’uomo più longevo a capo di una maison di moda.
Avveniristico, precursore, anticonformista, Cardin ha sdoganato la moda unisex, ha portato la minigonna e le modelle asiatiche in passerella, ha vestito i Beatles, ha inventato il prêt-à-porter e il new look…
Le testimonianze di personaggi che con lui hanno lavorato, come Naomi Campbell, Jean-Paul Gaultier, Dionne Warwick e Sharon Stone, si alternano al ricco materiale inedito e d’archivio: “Mi sono commosso – rivela Cardin a Venezia – c’erano tante cose che non aveva mai visto prima“.
E a chi gli chiede se continua a lavorare, risponde: “Io lavoro tutti i giorni. È la mia ragione di vita ed è un piacere farlo!“.
Sì, perché a 97 anni, Pierre Cardin è più moderno e avventuroso di molti stilisti di oggi: “Per riuscire bisogna avere voglia di creare… e io non l’ho mai persa! Inoltre, non bisogna mai smettere di credere in se stessi“ – prosegue.
Tante le bellissime che hanno sfilato per lui, ma c’è un elemento che per Cardin rende davvero bella una donna: “l’interiorità, ciò che si ha dentro“.
La moda di oggi, si sa, non è più quella di un tempo e Monsieur Cardin è diplomatico nel commentare il lavoro dei suoi colleghi: alla domanda “Quali sono gli aspetti che le piacciono e non le piacciono della moda di oggi?“, lui risponde: “Ogni stilista ha la propria personalità e non può essere oggetto di critica!“.
Ma a chi gli chiede della nuova moda dettata dagli influencer e soprattutto dalla seguitissima Chiara Ferragni, lui storce il naso e risponde: “Oh, No! C’est nul. Di che nazionalità è? Umana? E’ nuda come un deserto!“.
Roberto Puntato