Nel cast Giuseppe Maggio, Margherita Vicario, Carolina Sala e Sandra Ceccarelli. Presentato in anteprima al Torino Film Festival e al cinema dal 15 dicembre
Il nuovo film di Pappi Corsicato “PERFETTA ILLUSIONE“, presentato Fuori Concorso al Torino Film Festival, arriverà in sala il 15 dicembre distribuito da Europictures.
Il film, con protagonisti Giuseppe Maggio, Carolina Sala, Margherita Vicario insieme a Sandra Ceccarelli, Maurizio Donadoni, Daniela Piperno, Giampiero Judica, Ivana Monti, è una produzione Mompracem con Rai Cinema, prodotto da Carlo Macchitella, Pier Giorgio Bellocchio, Manetti bros.
Sinossi
È la storia di un ragazzo, Toni (Giuseppe Maggio), che conduce con la moglie Paola (Margherita Vicario) una vita normale ma piena di entusiasmo e di passione. L’incontro casuale con la giovane e facoltosa Chiara (Carolina Sala) riaccenderà in lui la voglia di riscattarsi e costruire una nuova vita realizzando il suo sogno segreto di diventare un artista. Le vite dei tre si intrecceranno in un pericoloso triangolo amoroso che cambierà per sempre il corso delle loro vite.
Recensione a cura di Carla Curatoli
Mescolando melodramma, commedia e thriller psicologico, l’ultima fatica di Pappi Corsicato è una nuova e interessante riflessione su maschere, inganni, ambizioni e illusioni che affollano le nostre vite.
Corsicato conferma il suo stile carnale e colorato, certamente un unicum nel panorama italiano: attento a ogni dettaglio estetico e popolato da personaggi duplici e sfaccettati, il suo cinema, così lontano dalle mode, si dimostra sempre più vicino a quello di Fassbinder e Almodóvar.
Tutti i protagonisti di Perfetta illusione aspirano ad essere qualcun altro in un mondo che ragiona solo in termini economici ed utilitaristici, lasciando spazio solo alle loro bugie e ai loro inganni.
Giocando con generi e riferimenti, il colto Corsicato mette insieme un po’ di tutto: dal destino beffardo di Match Point alle Illusioni perdute di Balzac, senza dimenticare gli intrighi del noir e le divisioni di classe dell’affresco sociale.
Ne deriva un’opera che sa raccontare con acume l’inferno della coppia e gli egoismi personali, il dramma della normalità e l’ambiguo rapporto che abbiamo con i nostri presunti talenti.
Un film di prospettive distorte e spesso ribaltate, dove la parola coincide con la menzogna, ma anche con il sogno, e dove l’amore è sinonimo di desiderio, ma si rivela spesso una trappola.
A fare da sfondo, le geometrie di una metropoli austera – Milano – che si rivela ancor più illusoria dei sogni dei personaggi.
Bene il cast, tra cui spicca una Carolina Sala dal look alla Jean Seberg, e pregnante la metafora dell’uccellino che crede di stare per mangiare una mollica e invece si tratta di un sasso.