Vincitore della Palma d’oro per il migliore attore (Kôji Yakusho) all’ultimo Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane dal 4 gennaio, distribuito da Lucky Red
Un Wim Wenders in stato di grazia firma un piccolo capolavoro alla Ozu, raccontando il quotidiano di un uomo che pulisce i bagni pubblici a Tokyo.
Il riferimento a Ozu non è un caso, visto che il protagonista di Perfect days ha lo stesso nome di quello dell’ultimo capolavoro del maestro giapponese, Il gusto del sakè.
Hirayama conduce una vita umile e semplice: lo spettatore vi entra piano piano, attraverso i meticolosi rituali che ne scandiscono le giornate, gli incontri del protagonista con parenti, colleghi e sconosciuti, la ricerca e la cura del bello in tutto ciò che vede, fa o ascolta.
Man mano che il film scorre, di lui conosciamo qualcosa in più: attraverso le attese, gli scambi umani, le contemplazioni, il riaffiorare improvviso del passato. Una sorta di estasi della lentezza, che traccia un percorso apparentemente sempre simile a se stesso, ma che, invece, riserva preziose rivelazioni.
Perfect days è un film fatto di piccole cose e piccoli gesti, eppure colmo di grandi speranze, umanità e poesia. È uno dei film più liberi e belli del regista di Paris Texas, perché è una sorta di documentario soggettivo che mescola il cinema muto a quello di Kaurismaki, le luci e i rumori della città alla musica di Patti Smith e di Lou Reed.
Wenders sposa lo sguardo e lo stile di Ozu, non perdendo mai di vista il suo protagonista, guardando il mondo attraverso i suoi occhi e creando empatia nel pubblico attraverso il racconto delle sue abitudini e delle sue passioni (la musica, i libri, la fotografia).
Kôji Yakusho, giustamente premiato a Cannes come migliore attore, crea con il suo personaggio un’intimità profonda, esprimendosi quasi completamente attraverso il linguaggio del corpo.
Dopo Tokyo-Ga, Perfect days è un altro viaggio di Wenders nella città giapponese, i cui luoghi vengono rivelati ed esplorati attraverso lo sguardo, contemplativo ma mai artefatto, del suo protagonista: un uomo che ha fatto pace con gli errori del passato e che ora vive una serena, dignitosa e perfetta quotidianità.
Paola Canali