Al cinema dal 10 marzo distribuito da Academy Two
Raf, una borghese che si sta separando dalla sua compagna dopo dieci anni insieme, finisce al pronto soccorso in seguito ad una frattura del gomito avvenuta durante un banale incidente. Accanto a lei viene ricoverato Yann, un camionista ferito dalla polizia mentre partecipava alle proteste dei gilet gialli. Mentre un pronto soccorso già ampiamente sovraffollato viene preso d’assedio da manifestanti e polizia, gli animi dei due – parti opposte della società francese – si fanno incandescenti.
Girato con indubbio mestiere da Catherine Corsini, che si è da sempre distinta per opere di fine scavo psicologico, Parigi, tutto in una notte è un film che mescola abilmente commedia, dramma e impegno politico e civile.
Un cinema di personaggi vividi e pulsanti, di caratteri che si oppongono e sovrappongono, ma anche bruciante affresco di una Francia in preda al caos e spaccata dalle rivolte.
Come ambientazione, la regista sceglie un pronto soccorso, da sempre crocevia di storie e (melo)drammi, ma anche efficace strumento di indagine sociale. Come personaggi principali, invece, fa incontrare – e ovviamente scontrare – un’inquieta esponente della borghesia intellettuale (Valeria Bruni Tedeschi), alle prese con la separazione dalla propria compagna (Marina Fois), e un arrabbiato gilet giallo, ferito dalla polizia mentre si batteva per la propria classe (Pio Marmaï).
Attorno a loro, il film mette in campo numerosi altri personaggi, che aggiungono una serie di interessanti sottotrame a quella principale, componendo così un colorito e variegato quadro umano e sociale. Intanto, fuori dall’ospedale, gli scontri si fanno sempre più violenti, fino ad irrompere anche all’interno, generando ulteriore disordine.
Corsini conferisce alla pellicola un ritmo frenetico e appassionante, grazie a rapidissimi movimenti di macchina a mano e a spalla, che ben rendono il clima convulso di un instancabile pronto soccorso. Inoltre, non manca giustamente di evidenziare l’abnegazione e le fatiche improbe di un personale sanitario allo stremo delle forze e chiamato a far fronte a qualsiasi tipo di emergenza (e pensare che qui siamo ancora in epoca pre-covid!).
Parigi, tutto in una notte è un film riuscito nella sua gustosa varietà di registri, che pur non nascondendo le sue intenzioni metaforiche e il suo essere politicamente schierato, si rivela di immediato impatto sullo spettatore.
Paola Canali