L’idea di Piccole avventure romane “nasce due anni fa, quando qui era ancora un cantiere. All’inizio pensavo di mettere in scena una Roma notturna e vitale, invece quella che racconto è una città morente“.
Lo dice Paolo Sorrentino alla conferenza stampa del suo nuovo corto realizzato in occasione del primo anno di vita della Rinascente in Via del Tritone. Un rapporto felice e consolidato, quello tra Rinascente e il regista napoletano, che proprio un anno fa aveva curato l’evento per la grande festa inaugurale dal titolo Seconda Pelle.
“Sono molto legato a Rinascente perché da bambino a Napoli, come ha anche raccontato De Crescenzo, era un luogo mitico. Quelle rare volte che mio padre ci diceva che ci saremmo andati, mi riempivo di gioia“.
Il regista de La Grande Bellezza torna, così, a parlare di Roma, dopo averne raccontato “gli ultimi disperati rantoli” nel film vincitore dell’Oscar: “Le atmosfere funeree rispecchiano una Roma in declino. Sono però fermamente convinto di quanto sia positivo che di fronte al morente sia nata Rinascente“, afferma Sorrentino.
Una scena del corto Piccole avventure romane
Il corto Piccole avventure romane è disponibile online dal 12 ottobre in una sezione specifica del department store, che, fino al giorno 24 ottobre, personalizzerà le sue vetrine sul tema del corto.
Si parte da un servizio di moda notturno sullo sfondo del Colosseo che ha per protagonisti un modello (Malcolm Lindberg) e una modella (Michela Begal) in biancheria intima. Poi il fotografo (Francesco Acquaroli) si allontana, perché colpito dal fascino di una prostituta (Lidia Vitale). I due ragazzi, lasciati soli, intraprendono così una passeggiata per il centro della città, fino a giungere al palazzo di Via del Tritone, dove, saliti al settimo piano, ammireranno l’alba dalla splendida terrazza affacciata sulla chiesa di Sant’Andrea delle Fratte. Ma li attende una sorpresa.
“E’ un po’ più di uno spot e un po’ meno di un film – racconta Sorrentino -. Non vengo dalla pubblicità e ne ignoro i meccanismi, ma sottolineo il fatto che si tratta di un corto, che diversamente da uno spot ha lo storybord firmato dal regista e non da altri“.
Piccole avventure romane, visto il titolo, potrebbe forse lanciare nuovi capitoli: “Sarebbe interessante se altri registi lo facessero – suggerisce Sorrentino -. Raccontare Roma si presta a molteplici modalità”.
Roberto Puntato