Il milanese Paolo Cognetti vince il Premio Strega 2017 con il suo romanzo ‘Le otto montagne'(Einaudi), con ben 208 voti di stacco dagli altri autori concorrenti.
Un libro potente e profondo, una storia di amicizia tra due ragazzi, e successivamente due uomini, che cercano il loro posto nel mondo. Un inno d’amore per la montagna, assoluta protagonista della vicenda, e per la sua magia.
Pietro è un ragazzino solitario che vive a Milano. Con i genitori, amanti della montagna ma costretti ad abbandonarla per la città, passa le vacanze a Grana, un paesino che si affaccia sul Monte Rosa. Nel corso dell’estate, Pietro incontra Bruno, un ragazzino che pascola le mucche e conosce solo quel piccolo mondo. Fra loro, apparentemente così diversi, nascerà un’amicizia profonda.
Seconda classificata, con 119 voti, Teresa Ciabatti con la sua autofiction ‘La più amata’ (Mondadori), mentre la terza posizione, con 87 voti, va a Wanda Marasco, per la seconda volta al Premio Strega, con ‘La compagnia delle anime ferite'(Neri Pozza). Quarto posto per Matteo Nucci con ‘E’ giusto obbedire alla notte’ (Ponte alla Grazie), che ha ottenuto 79 voti, e infine Alberto Rollo con il suo ‘Un’educazione milanese’ (Manni), con 52 voti.
La cerimonia finale del Premio si è svolta nuovamente a Villa Giulia (Roma), dopo la breve parentesi della 70/a edizione all’Auditorium Parco della Musica di Roma.
660 i votanti in giuria: ai 400 Amici della Domenica e ai 40 lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti italiane associate all’ALI, si sono aggiunti 200 intellettuali e studiosi italiani e stranieri scelti da 20 istituti italiani di cultura all’estero e 20 voti collettivi espressi da scuole, università e biblioteche.
Una vittoria, quella di Cognetti, attesa e sicuramente meritata.
Roberto Puntato