L’orsetto Paddington, ospite della affettuosa famiglia Brown, vuole regalare alla lontana e amata zia Lucy un bellissimo libro pop-up su Londra per il suo compleanno. Svolge così una serie di lavoretti per mettere i soldi da parte per comprarlo, ma non sa che quel libro abbandonato in un negozietto di antiquariato nasconde in realtà un prezioso segreto e che fa gola al camaleontico attore Phoenix Buchanan (Hugh Grant). Il povero orsetto si troverà, così, coinvolto in una serie di disavventure.
Secondo capitolo dedicato all’irresistibile personaggio creato dalla penna di Michael Bond, Paddington 2 è un piccolo gioiello di comicità, tenerezza, avventura e allegria.
Il film di Paul King ha la capacità di aderire armoniosamente alla personalità di Paddington, orsetto ingenuo, gentile e dal grande cuore, trasmettendo al pubblico un’incredibile empatia e conquistandolo con la grazia del suo protagonista. Le buone maniere e le altrettanto buone intenzioni di questo “Candide” per ragazzi sfociano in divertentissime peripezie capaci di catturare ogni fascia di spettatori, dai più piccoli ai più grandi.
Ma il punto di forza di Paddington 2 è soprattutto una sceneggiatura ben costruita e ricca di personaggi e situazioni riusciti: con eleganza e misura, si fondono, infatti, gag e commozione, tensione e allegria, malinconia e vitalità, Frank Capra e Charles Dickens.
Paddington 2 annovera, inoltre, gli attori più amati del cinema e del teatro inglese: Hugh Grant, Brendan Gleeson, Jim Broadbent, Julie Walters, Sally Hawkins, Hugh Bonneville sono assolutamente perfetti e sembrano divertirsi un mondo. Gustoso, in particolare, il villain di Hugh Grant, che conquista con le sue trasformazioni, i numeri musicali (godetevi gli esilaranti e coloratissimi titoli di coda) e la comicità slapstick. Ma efficacissimo è anche il cuoco burbero e rissoso di Brendan Gleeson, che scoprirà grazie a Paddington le gioie dell’arte culinaria.
Humor, nostalgia, delicatezza, buoni sentimenti: sono questi gli elementi che rendono Paddington 2 un prodotto assolutamente da non perdere. Una fiaba che rapisce gli occhi (pienamente riuscita la mescolanza di live-action e CGI) e diletta il cuore.
Alberto Leali