Dobbiamo essere grati a Nexo Digital se possiamo vedere in sala film come quelli di Makoto Shinkai, una delle voci più fascinose dell’anime nipponico. Dopo l’enorme successo di ‘Your name’, distribuito lo scorso gennaio con tanto di repliche non previste, arriva il primo film dell’autore, datato 2004, dal titolo ‘Oltre le nuvole- Il luogo promessoci’. Pur con diversi punti in comune, sia per stile che per elementi tematici, con ‘Your name’, ‘Oltre le nuvole’ è un film più semplice nella struttura, ma non meno complesso per snodi narrativi. La sensazione che abbiamo guardando il film, infatti, è che siamo affascinati da ciò che passa davanti ai nostri occhi, pur se non lo comprendiamo fino in fondo. L’iter narrativo di ‘Oltre le nuvole’, infatti, non è certo dei più agevoli, in quanto unisce, in maniera curiosa e piuttosto audace, science fiction, storia giapponese, teen movie, inserti onirici e racconto di formazione. Un’opera che, come ‘Your name’, è profondamente malinconica, perché riflette sui cambiamenti di un Giappone in crisi e spaccato a metà, che rimpiange ciò che non ha più, andando alla ricerca di qualcosa che possa riscattarlo. Tra i vividi colori che illuminano i paesaggi sconfinati e i volti dei protagonisti, tocca anche qui ai giovani salvare il destino del proprio Paese, attraverso il potere dell’amicizia, dell’amore, delle promesse e della fede. I personaggi di Makoto sono infatti divisi, come il Paese in cui vivono, e sono sempre alla ricerca di qualcosa, anche se non sanno esattamente di cosa. Sono inquieti, perché non sono in pace con la propria identità fratturata; sentono il bisogno di dover fare qualcosa che vada oltre i loro bisogni, ma che riguarda piuttosto l’intera umanità, che è in balia di un pericolo di cui non si accorge. Per rendere questa situazione di dubbio e sospensione costanti, Makoto si affida a una narrazione rarefatta e sfuggente, che ci catapulta in un sogno da cui sembra poco dopo di svegliarci, ma in cui invece ripiombiamo. Ecco perché le storie di Makoto sono sovente criptiche, impalpabili. Ed ecco perché non occorre soffermarsi più di tanto sulla trama, quasi irracontabile, ma sulle emozioni che le straordinarie immagini ci trasmettono: lasciarci trasportare, cioè, dalla bellezza accecante dei paesaggi, dalle atmosfere struggenti e nostalgiche e dalla mirabile abilità del montaggio visivo e sonoro. Sono questi i veri punti di forza di un film che costituisce un po’ le prove generali del più armonico ed emozionante ‘Your name’, ma che già delinea chiaramente il talento di un autore che, più che essere paragonato a Miyazaki, come molti superficialmente hanno fatto, possiede già una sua personale e riconoscibile poetica. Pertanto non perdete per nessun motivo ‘Oltre le nuvole’: resterà in sala solo 11 e 12 aprile.
Alberto Leali