L’adattamento teatrale di Giancarlo Fares (Le bal) con protagonisti Giuseppe Zeno e la new entry Silvia Salemi va in scena dal 26 settembre al 6 ottobre
Tratto dall’omonimo romanzo di Horace McCoy del 1935, Non si uccidono così anche i cavalli?, prima ancora che uno spettacolo teatrale, è stato un film del 1969 diretto dal grande Sydney Pollack, che ottiene anche un Oscar per il miglior attore non protagonista Gig Young.
Precursore inconsapevole dei reality dei nostri giorni, Non si uccidono così anche i cavalli? è un testo crudele, grottesco, emozionante, che sottolinea il sacrificio in cambio del successo. Un’opera di drammatica attualità sul cinismo dello show business, mondo illusorio e indifferente.
Dopo il successo nella scorsa stagione teatrale, Non si uccidono così anche i cavalli? torna alla Sala Umberto di Roma, nell’adattamento teatrale di Giancarlo Fares, con protagonisti il confermatissimo Giuseppe Zeno e la new entry Silvia Salemi, nel ruolo di Gloria.
A spingere Fares verso questa nuova avventura è stato il successo ottenuto con Le bal. L’Italia balla dal 1940 al 2001, spettacolo nel quale il ballo e la musica si fanno drammaturgia.
Lo spettacolo, vincitore del Premio Camera di Commercio Riviere Liguri per il maggior successo ottenuto nel 52.mo Festival di Borgio Verezzi, narra la storia di una folle maratona di ballo dove i partecipanti, disperati e in cerca di fama, ballano per giorni e notti senza interruzioni, diventando oggetto di scommesse da parte del pubblico. La speranza è quella di vincere un premio in denaro, ma soprattutto di farsi notare dai registi e produttori presenti in sala. Il mattatore Joe è l’organizzatore della maratona, mentre Gloria è una delle volitive concorrenti in gara: entrambi fanno parte del mondo dello spettacolo, entrambi ne sono vittime e alle volte vestono i panni dei carnefici.
La musica e le canzoni in stile swing, elettro-swing e jazz manouche sono composte appositamente per lo spettacolo dal pluripremiato cantautore romano Piji. I musicisti suoneranno dal vivo interagendo con le voci degli attori in scena. Le coreografie sono di Manuel Micheli, già maestro coreografo di charleston e boogie–woogie nel programma televisivo della Rai Ballando con le stelle.
Alberto Leali