La serata finale trasmessa il 6 luglio su Rai Movie dal MAXXI andrà nel mondo con Rai Italia da giovedì 9 luglio
Sei Nastri al Pinocchio di Matteo Garrone, premiato anche per la regia e il Geppetto di Roberto Benigni, ma è Favolacce di Damiano e Fabio D’Innocenzo la vera sorpresa di quest’edizione dei Nastri d’Argento, dedicata al compianto Ennio Morricone, compositore di capolavori assoluti e amato da un pubblico trasversale e internazionale.
Se Pinocchio vince per la scenografia (Dimitri Capuani), il montaggio (Marco Spoletini), il sonoro (Maricetta Lombardo) e i costumi di Massimo Cantini Parrini (che riceve il premio anche per Favolacce), il film scritto e diretto dai fratelli D’Innocenzo trionfa come miglior film e in altre 5 categorie: sceneggiatura (degli stessi D’Innocenzo), produttore (Pepito con Rai Cinema, premiati anche per Hammamet), fotografia (Paolo Carnera) e costumi di Cantini Parrini.
Fa il bis Pierfrancesco Favino che per il secondo anno consecutivo, dopo Il Traditore nel 2109, ritira il Nastro come miglior attore protagonista per Hammamet, in cui sfodera ancora una volta nel ruolo di Craxi la sua straordinarie capacità mimetiche e interpretative.
Il voto dei Giornalisti Cinematografici ha poi premiato Jasmine Trinca come migliore attrice protagonista (per La Dea Fortuna di Ferzan Özpetek, che ha ottenuto 3 Nastri ed è anche premiato per il ‘cameo dell’anno’ a Barbara Alberti) e Valeria Golino migliore attrice non protagonista (5 è il numero perfetto film d’esordio di Igort e Ritratto della giovane in fiamme di Cèline Sciamma).
Nell’ambito della commedia, è Figli di Giuseppe Bonito il film dell’anno, ottenendo riconoscimenti anche per i protagonisti: Paola Cortellesi (miglior attrice di commedia), al suo terzo Nastro consecutivo dopo Come un gatto in tangenziale nel 2018 e Ma cosa ci dice il cervello nel 2019, e Valerio Mastandrea (miglior attore di commedia). Un tris di premi nel ricordo del grande talento dello sceneggiatore Mattia Torre, autore del monologo da cui è tratto il film.
Oltre alla miglior attrice protagonista, La Dea Fortuna conquista anche i premi per la musica, con il Nastro a Pasquale Catalano per la miglior colonna sonora, in cui spunta anche la voce di Mina, (ex-aequo con Brunori Sas per Odio L’Estate) e per la miglior canzone con Che vita meravigliosa scritta e interpretata da Diodato.
I premi del Sindacato dei Giornalisti Cinematografici, nati nel 1946, ancora una volta e mai come quest’anno, sono dalla parte di chi lavora anche dietro le quinte, di quei professionisti, a volte “invisibili” ma fondamentali nella creazione di quel miracolo sempre nuovo che è un film. Ed è anche questo con questo spirito e la voglia di sottolineare la coralità di questo lavoro, il Nastro dell’Anno per Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, che premia il regista, il protagonista Elio Germano, i produttori e tutto il cast tecnico del film.
Nel palmarès anche il Nastro d’Oro a Vittorio Storaro e il Nastro alla carriera a Toni Servillo. A Claudio Santamaria va invece quest’anno il Premio Nino Manfredi, fortemente voluto da Erminia Manfredi e dalla città di Taormina che l’ha sempre ospitato.
I Giornalisti Cinematografici celebrano quest’anno l’amatissimo Pedro Almodòvar con il “Nastro d’Argento europeo” (a Dolor y Gloria) a quarant’anni dal suo esordio cinematografico con Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio e dopo una carriera costellata di successi che lo hanno consacrato come una vera icona del cinema mondiale.
Come sempre accanto ai grandi nomi, particolare attenzione per i giovani con il Premio Guglielmo Biraghi che va quest’anno a Giulio Pranno, bravissimo protagonista di Tutto il mio folle amore, con una menzione speciale al piccolo Federico Ielapi, che ha affrontato con grande talento un ruolo iconico come quello di Pinocchio.
Ancora per il talento giovane, il Premio Graziella Bonacchi che quest’anno è attribuito a Barbara Chichiarelli (Favolacce, La Dea Fortuna), nel ricordo di Graziella Bonacchi: un premio ad un talento emergente nel nome dell’agente che più ha sostenuto i giovani con affetto, competenza e amicizia. E ancora il Premio Nastri SIAE per la sceneggiatura a Emanuela Rossi (Buio) ed il Nuovo Imaie – Nastri d’Argento per il doppiaggio a Stefano De Sando, da oltre trent’anni voce di Robert De Niro, e Claudia Catani ed Emanuela Rossi per Maleficent, protagonisti dietro le quinte capaci di restituire con grande talento tutte le emozioni di un racconto cinematografico.
E ancora il Nastro della Legalità: in collaborazione con Trame – Festival dei libri sulle mafie diretto da Gaetano Savatteri il premio va ad Aspromonte La terra degli ultimi di Mimmo Calopresti che racconta un mondo a tratti nascosto, a molti sconosciuto, e la voglia di riscatto di un popolo. Premio speciale anche a Lorenzo Mattotti per La famosa invasione degli orsi in Sicilia e ai suoi produttori italiani, con Rai Cinema e Indigo Film che lo ha reso protagonista di un’importante campagna di promozione educational nelle scuole
La serata finale su Rai Movie andrà nel mondo con Rai Italia da giovedì 9 luglio. Sfileranno i protagonisti di una stagione che il lockdown ha fermato in un momento in cui il cinema italiano era al centro di una ripresa eccezionale fino ai due Orsi d’Argento a Berlino. Una ripresa che i Nastri augurano al cinema di recuperare presto sul set e anche in sala.
Comincia così da Hollywood il viaggio internazionale del grande cinema italiano premiato dai Giornalisti Cinematografici; seguiranno New York, il Sudamerica e dal 10 luglio l’Asia e l’Australia.