La nuova produzione teatrale di Enrico Griselli per la regia di A.J Weissbard e la versione italiana di Vincenzo Incenzo in scena dal 3 novembre
Sul prestigioso palcoscenico del Teatro Sistina torna dal 3 novembre il celebre capolavoro di Lerner & Loewe’s, My Fair Lady, in un nuovo adattamento in italiano prodotto da Enrico Griselli.
Nei panni della fioraia Eliza Doolittle, che attraverso la sua determinazione e la sua sfrontatezza, riesce a diventare una signora della buona società e a far breccia nel cuore del severo professor Henry Higgins, c’è Serena Autieri, artista travolgente e a tutto tondo.
“Amo profondamente questo spettacolo – racconta l’Autieri in conferenza stampa – e sono trent’anni che desidero interpretare il ruolo di Eliza. Mi piace il fatto che non sia una vittima degli eventi, ma una donna che sa bene ciò che vuole, che prende in mano la sua vita con l’intento di trasformare il suo destino, alla ricerca di un riscatto sociale. My Fair Lady è una storia di emancipazione femminile, oggi più attuale che mai. Per questo è importante che arrivi alla famiglie, perché da questo spettacolo si esce persone migliori e con la gioia nel cuore. Sono grata al Sistina e a Massimo Romeo Piparo, che non ha mai avuto dubbi sulla possibilità di fare questo spettacolo. Da parte mia, sono felicissima e al contempo preoccupata, perché quello di Eliza è davvero un ruolo difficile e impegnativo. Il teatro, però, in tutte le sue forme, è la vera palestra dell’attore. Quando fai musical o commedia musicale, ti senti potente per tutto ciò che riesci a fare in scena. Ovviamente ci vuole un grande impegno fisico, ma diventi un vero atleta del palcoscenico, e questo non può che renderti felice”.
Il resto del cast è composto da Ivan Castiglione nel ruolo di Henry Huggins, Manlio Dovì nei panni del Colonnello Pickering, Gianfranco Phino che interpreta Alfred Doolittle, Fioretta Mari nei panni di Mrs. Higgins, Clara Galante come Mrs. Pearce e Luca Bacci come Freddy Hynsford- Hill.
La messinscena è affidata al visionario regista di fama internazionale A. J. Weissbard che afferma: “Abbiamo cercato di rispettare il testo originale nell’ambientazione storica, adattandone però lo spirito alla realtà di oggi. La nostra Eliza è una donna intelligente e moderna, che sa cosa vuole dalla vita. Abbiamo fatto di tutto per non renderla un personaggio monodimensionale”.
Il nuovo adattamento è opera delle capacità liriche e drammaturgiche di Vincenzo Incenzo e – assicura l’Autieri – non fa rimpiangere nemmeno per un secondo le versioni originali inglesi di brani celeberrimi. Incenzo concepisce infatti una profonda trasposizione linguistica che esalta il significato e il suono originari dell’Opera. La direzione delle musiche, pietre miliari della storia di Broadway, è affidata invece alla poliedrica esperienza del Maestro Enzo Campagnoli.
Altro grande lavoro è stato fatto sul dialetto parlato da Eliza, evitando di sceglierne uno che fosse troppo connotato ed inventando quasi una lingua nuova, che però raccogliesse le influenze di più regioni. Si è optato, così, per un dialetto definito “transappeninico”, tra l’umbro e il marchigiano.
Le coreografie sono affidate all’immaginazione poetica e alla versatilità plastica del regista e coreografo internazionale Gianni Santucci; mentre accuratissima è la ricostruzione dei costumi, opera della rinomata costumista Silvia Frattolillo.
Roberto Puntato