Elizabeth Sloane è una lobbista brillante, astuta, ambiziosa, che farebbe qualunque cosa pur di vincere. Quando il capo di una potente lobby delle armi si rivolge a lei per convincere l’elettorato femminile a opporsi a una legge più severa sul controllo armato, Elizabeth rifiuta ed entra a far la parte dello studio legale che rappresenta i sostenitori della legge. Ma la vittoria stavolta non sarà facile e la donna rischierà di porre fine alla sua carriera.
‘Miss Sloane’, avvincente thriller politico firmato dal regista candidato all’Oscar John Madden, analizza con cura il mondo degli affari governativi e delle lobby, soffermandosi soprattutto sulle tattiche usate dai lobbisti per influenzare le decisioni.
Il film si apre con un’audizione in Senato finalizzata a esaminare l’etica professionale di Elizabeth, a cui si intersecano continui flashback che mostrano le circostanze che l’hanno condotta davanti al comitato.
‘Miss Sloane’ è, però, anche, e soprattutto, il ritratto convincente di una donna sicura, instancabile, ossessionata dal bisogno di vincere. Elizabeth è sempre un passo avanti rispetto all’avversario e persino alla sua stessa squadra; pur di raggiungere il suo scopo è pronta a sacrificare la sua vita privata, la sua carriera, la sensibilità altrui e a spingersi al limite della legge con metodi non eticamente corretti. La carismatica, bellissima Jessica Chastain è perfetta nel ruolo e dimostra ancora una volta le sue straordinarie e versatili doti di attrice.
Madden sceglie per il film un ritmo veloce che coinvolge per tutti i 132′ di durata, mentre la sceneggiatura di Jonathan Perera disegna con cura tutti i personaggi e punta su dialoghi intelligenti, rapidi, ironici che ben delineano un mondo in cui la strategia è tutto.
Se può non convincere l’arzigogolato finale, si tratta di un difetto di poco conto in un’opera sicuramente riuscita e dall’ingranaggio abilmente rodato.
Alberto Leali