Intervista ai fondatori di MaxEnio Hair Style, la location da sogno che fa impazzire lo showbiz
Il salone MaxEnio Hair Style si trova in una via del quartiere portuense di Roma: dall’esterno si vedono solo un lume antico e delle tende rosse, ma se si entra, sembra di immergersi nella Belle Époque.
E’ il frutto dell’estro creativo di due talentosi hairstylist, Max ed Ennio, coppia nella vita e nel lavoro, che hanno trasformato un ex negozio di giocattoli in una suggestiva oasi del relax, regalando ai loro clienti un‘indimenticabile esperienza visiva ed emotiva.
Tanti i volti noti passati sotto le loro mani e tanti i Festival del Cinema ai quali hanno partecipato. Il loro suggestivo salone è tra i 7 “da far perdere la testa”.
Da fuori sembra un negozio di antiquariato, ma è entrando che inizia la magia…
Max: Il nostro salone era un ex negozio di giocattoli che abbiamo trasformato in un piccolo mondo fuori dal tempo, in cui i nostri clienti possono rilassarsi, raccontarsi e soprattutto respirare aria di famiglia. Si distaccano così dalla routine quotidiana e passano alcune ore sereni e coccolati.
Ennio: Siamo qui da 10 anni e abbiamo restaurato tutto, dal soffitto al pavimento. Lo abbiamo arredato da soli, con oggetti comprati durante i nostri viaggi o presi da mercatini di antiquariato. Infatti, da fuori, non c’è nulla che richiama ad un salone per parrucchiere. Sembra più di vivere un viaggio in un’altra epoca.
A questo punto, chissà come sarà casa vostra…
Ennio: La nostra casa è nella stessa zona in cui lavoriamo e come il nostro salone ha un arredamento completamente antico. Inoltre è dotato di una terrazza da cui è possibile ammirare uno splendido panorama, che ci delizia gli occhi e ci dona tranquillità.
Max: Amo molto l’arredamento antico, ma ammetto che è stato Enio a trasmettermi questa passione. Prima, infatti, tendevo a mescolare antico e moderno.
Com’è stato il vostro primo incontro?
Ennio: Ci siamo conosciuti qui a Roma, è stato un colpo di fulmine e da quel momento non ci siamo più lasciati. Mi piaceva molto il suo modo di fare, mi faceva sentire importante. Prima avevo lavorato a Milano, Parigi e Montecarlo, poi Roma mi ha scelto e sono rimasto qui. Max mi rimprovera perché non ricordo mai le date, ma ammette anche che rispetto a lui sono avant garde e iperattivo.
Max: Io stavo con un’altra persona da 12 anni, ma le cose non andavano più bene. Dopo tutto quel tempo rompere non era facile, c’era la paura di lasciare il certo per l’incerto. Mi ha da subito affascinato la sua spiccata creatività, nonostante rappresentasse l’opposto del mio tipo ideale. Stare insieme è la nostra forza, è così che abbiamo raggiunto i nostri obiettivi.
E’ difficile vivere insieme ogni singola giornata, sia a casa che al lavoro?
Max: È difficile perché paradossalmente non c’è mai un “incontrarsi”. Litighiamo ovviamente, come tutti coloro che stanno insieme 24 ore su 24, ma ormai basta uno sguardo per capirci. Il bello è che quando siamo lontani e ci telefoniamo, sentiamo ancora le farfalle nello stomaco.
Tornando al vostro lavoro, quali Vip avete pettinato?
Max: Abbiamo pettinato Carol Bouquet, Massimo Ghini, Marta Marzotto, Jane Colonna, Gai Mattiolo, Eva Grimaldi, il bassista dei Simple Minds e molti altri. Peccato che anni fa non esistevano i cellulari con la fotocamera, avrei immortalato volentieri quei momenti.
Ennio: Prima del nostro salone, quando lavoravo a Piazza di Spagna, ho avuto la fortuna di pettinare Audrey Hepburn. Non dimenticherò mai la sua classe ed eleganza, una vera icona di stile. Diversamente da Max, però, non so se avrei mai fatto un selfie con i personaggi che abbiamo pettinato. Sono uno che tende a voltare pagina e a non guardare indietro. Non dimentico, ma faccio bagaglio delle mie esperienze.
Roberto Puntato