Al cinema dal 1° gennaio 2022 con Warner Bros. Pictures
Matrix rappresenta certamente una delle saghe di fantascienza che più ha segnato il passaggio al nuovo millennio, rielaborando in chiave cyberpunk una serie di topos classici e influenzando, grazie alla narrazione visionaria e agli effetti speciali innovativi, molto cinema a seguire.
Dopo i due discussi capitoli successivi allo storico film del 1999, il franchise delle sorelle Wachowski torna a quasi vent’anni di distanza con Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss pronti a riprendere i panni dei loro iconici personaggi Neo e Trinity.
In cabina di regia troviamo, invece, la sola Lana Wachowski, a cui spetta raccogliere la pesante eredità di Matrix e le aspettative di un pubblico affamato di nostalgia.
Da qui la scelta di infarcire Matrix Resurrections di citazioni, flashback ed elementi di metacinema, guardando al glorioso passato della saga, senza però rinunciare a scrivere una nuova pagina per l’Eletto.
Così, la parte più riuscita di questo quarto capitolo è sicuramente il primo atto, che riesce abilmente a contaminare il fattore nostalgia con evocativi elementi scenici e registici.
Man mano, però, che la narrazione procede, il film perde mordente, facendosi prolisso, verboso e didascalico. La regia di Lana Wachowski, inoltre, perde l’ispirazione del primo atto e le scene d’azione si fanno confuse e non certo all’altezza delle migliori del franchise.
Matrix Resurrections riacquista punti, però, grazie alla bella storia d’amore tra Neo e Trinity, che diviene finalmente centrale, colorandosi di inaspettata tenerezza e struggente poesia.
Ottime, pertanto, risultano le performance di Keanu Reeves e Carrie-Ann Moss, capaci di rendere credibile l’intensità del rapporto che lega i loro personaggi. Esse vanno, però, a scontarsi con quelle di un cast non proprio all’altezza di quello originale: se interessante risulta lo psicologo di Neil Patrick Harris, a non convincere sono soprattutto il Morpheus dandy di Yahya Abdul-Mateen II e la nuova versione dell’Agente Smith di Jonathan Groff.
Nonostante ciò, Matrix Resurrections è un film di buon intrattenimento, che non mancherà di emozionare i fan della saga anche solo riproponendo atmosfere e personaggi iconici. E se la trama è a volte un po’ forzata, nel suo costante tentativo di dare un senso a ciò che accade nel corso della storia, è anche vero che fornisce risposte soddisfacenti ad alcuni dei più grandi misteri del Matrix Universe.
Maria Grande