Dopo quattro anni di pausa, l’acclamata serie sceglie di concentrarsi sulla storia d’amore fra Denise (Lena Waithe) e Alice (Naomi Ackie)
Dopo una pausa di quattro anni, Master of None di Netflix torna (dal 23 maggio) con una terza stagione molto diversa dalle precedenti per toni e narrazione.
In gran parte incentrata su Denise (Lena Waithe), la terza stagione, intitolata Master of None Presents: Moments in Love, è una sorta di sequel spirituale dell’amato episodio del “Ringraziamento” della seconda stagione, che ha offerto uno sguardo sull’infanzia del personaggio e sul suo eventuale coming out.
Vedremo, così, Denise, diventata un’autrice di successo, esaminare i contorni della sua relazione con Alicia (interpretata da Naomi Ackie) e fare i conti con le conseguenze della sua “adolescenza ritardata”.
Inoltre, come si apprende da Variety, la terza stagione di Master of None distoglie l’attenzione dal protagonista delle prime due stagioni, Dev, interpretato dal co-creatore della serie Aziz Ansari, che vedremo solo in una breve apparizione.
Ansari rimane, però, dietro la macchina da presa, co-sceneggiando e dirigendo tutti e cinque gli episodi della terza stagione, che spesso includeranno sequenze tortuose e silenziose tra Waithe e Ackie.
Nel centrare la stagione su una coppia nera e queer, la serie sceglie anche di esplorare le questioni della fertilità e della fecondazione in vitro, comprese le frustrazioni e le assurdità burocratiche che ne derivano.
Resta da vedere se il ritmo e il tono dello show, molto diversi dalle stagioni precedenti, piaceranno ai fan, ma la Waithe, che oltre ad attrice è anche co-sceneggiatrice di questa stagione, afferma che, delle tre, è quella più simile allo spirito della serie, perché vista interamente attraverso l’obiettivo di Ansari.